Per il consigliere comunale Libero Gioveni, l’eliminazione dell’ufficio “è stata una follia”. Soprattutto in virtù dell’iter da seguire per l’elenco di opere presentate al Governo. L’edilizia è sempre più paralizzata
Dal recupero della Real Cittadella al piano particolareggiato di Capo Peloro; dalla nuova viabilità di collegamento Granatari – via Marina all’adeguamento e riqualificazione della via Panoramica dello Stretto; dalla variante Faro Superiore – Tono al completamento della viabilità Torrente Papardo – Faro Superiore. Sono solo alcune delle opere presenti nell’”Agenda Messina”, il documento che il sindaco, Renato Accorinti, ha presentato al presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, per chiedere un aiuto al rilancio della città.
Una serie di opere che erano di competenza dell’ex Ufficio Programmi Complessi, cancellato dall’amministrazione comunale. Per il consigliere comunale Libero Gioveni si tratta di una scelta “schizofrenica, incoerente e contraddittoria” che genera “conseguenze negative sul possibile sviluppo della città”.
Gioveni giudica deleterio, oggi più che mai, il provvedimento dell’Amministrazione di sopprimere un ufficio “così importante e strategico”. “Assistiamo sempre più inermi – afferma il consigliere – ad una paralisi nel settore dell’edilizia e il sindaco, anziché agire con determinazione per invertire questo trend negativo, sembra andare dalla parte opposta. Come si può pensare – si chiede l’esponente Udc – di presentare al capo del Governo un elenco di progetti da sostenere quando gli stessi adesso gravano e giacciono indisturbati sulle scrivanie di un sottodimensionato ufficio dei lavori pubblici (già di per sé oberato di progetti più semplici ma ancora fermi al palo), composto da soli 4 tecnici e persino tutti precari?”
L’auspicio di Gioveni è che il sindaco Accorinti, “in coerenza con le dichiarate intenzioni di sviluppare questi progetti riportati nell’’Agenda Messina’, disponga l’immediata riapertura e il conseguente potenziamento dell’Ufficio Programmi Complessi, al fine di gettare delle basi certe per una reale ripresa dell’economia cittadina”.