Secondo i tredici consiglieri neo eletti, la struttura funziona bene in via del Vespro. Al Margherita, invece, si potrebbe prevedere un PTA - Piccolo Pronto Soccorso per Emergenze, con osservazione breve e astanteria, ovvero un progetto più complessivo nei settori della riabilitazione motoria – cardiologica - respiratoria. E sarebbe possibile anche la convivenza con la Biblioteca Regionale e la Soprintendenza ai Beni Culturali
Il paventato trasferimento del polo ambulatoriale di via del Vespro nei locali dell’ex Ospedale Margherita continua a destare preoccupazione ed allarme. Come più volte evidenziato, la struttura, sita in pieno centro cittadino, funziona in maniera precisa, continua ed ottimale. Grazie alla presenza di un team di medici specialisti in più di venti settori, infatti, il polo ambulatoriale di Via del Vespro fornisce un servizio essenziale per l’intera utenza della città e della provincia.
Parte da questa considerazione la nota dei tredici neo consiglieri comunali del Partito Democratico, che hanno chiesto un incontro all’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino, “poiché è assolutamente necessario che si mantenga attiva la struttura di via del Vespro e si desista dall’intenzione di volerla trasferire nei locali dell’ex Ospedale Margherita”.
Il futuro del Margherita, secondo i tredici consiglieri, è diverso: “In un’ottica di ristrutturazione e riconversione – scrivono – lo stesso Ospedale potrebbe avere un duplice sviluppo. Da un lato, infatti, si potrebbe prevedere un PTA – Piccolo Pronto Soccorso per Emergenze, con osservazione breve e astanteria, ovvero un progetto più complessivo nei settori della riabilitazione motoria – cardiologica – respiratoria; dall’altro, sarebbe possibile portare avanti un progetto culturale investendo nella realizzazione di un polo culturale di riferimento sia per la città che per la regione, ad esempio con l’allocazione della Biblioteca Regionale, nonché degli uffici della Soprintendenza ai Beni Culturali”.