Molti professionisti segnalano continui disservizi ed anomalie nel rilascio delle concessioni edilizie con riguardo alla determinazione e modalità di versamento degli oneri concessori. L’Ordine degli Ingegneri di Messina richiede il ritiro della Delibera di giunta numero 421 del 5 giugno 2014, uno snellimento delle procedure e formula una proposta di rateizzazione al fine di fare chiarezza sulle modalità di versamento degli oneri concessori, eliminando interpretazioni personali degli uffici, che possono generare potenziali ricadute patrimoniali a carico dei professionisti e dei cittadini
Doveva servire a snellire le procedure. L’ultima riorganizzazione del Dipartimento Edilizia Privata, invece, ha comportato l’aggiunta di adempimenti e la creazione di doppioni di servizi, creando incertezze sulle somme e le modalità di versamento degli oneri concessori, oltre che ritardi sui tempi per il rilascio di concessioni edilizie. E’ quanto hanno segnalato molti ingegneri al proprio Ordine di riferimento da quando all’interno del Dipartimento è stato istituito il servizio Oneri Concessori, prima gestito dallo stesso servizio rilascio concessioni edilizie. Succede adesso, per come lamentato, che al termine dell’istruttoria tecnica, regolamentata in modo stringente dall’articolo 2 della Legge Regionale 17/1994, si debba rincorrere la pratica contemporaneamente presso due uffici (Ufficio Oneri ed Ufficio Rilascio Concessioni).
“Questo è una evidente complicazione del procedimento – afferma il presidente dell’Ordine degli Ingegneri, Santi Trovato – laddove l’importo degli oneri, per legge, è determinato dall’istruttoria tecnica e la semplice ripartizione delle somme dovute, ove non versate in unica soluzione, di certo non presuppone competenze tali da giustificare lo sdoppiamento del servizio creando un ulteriore, inutile e dannoso passaggio burocratico. A rendere ancora meno trasparente la procedura adottata, l’Ufficio Oneri Concessori in via informale e senza alcuna comunicazione ufficiale alla Ditta, rilascia (consegna solo se sollecitato dalla ditta o dal professionista incaricato) un facsimile con l’indicazione degli importi degli oneri concessori, calcolati comunque già da altri uffici dello stesso Dipartimento, della eventuale rateizzazione con le relative fidejussioni. Quindi una semplice operazione di copiatura della documentazione presente in atti, non volendo considerare ‘attività professionale retribuita’ la semplice operazione di copiatura e di operazione aritmetica di suddivisione, dell'importo già calcolato, in rate uguali senza interessi. Solo dopo la compilazione della ‘scheda contabile’ da parte del servizio Oneri Concessori è permesso al servizio Concessioni Edilizie di poter predisporre il titolo abilitativo al quale, la stessa scheda contabile deve essere allegata”.
Ciò che non è chiaro è che “il facsimile di scheda contabile consegnato a diverse ditte non corrisponde alle modalità di versamento impartite con le delibere comunali, laddove la delibera di giunta numero 421 del 5 giugno 2014 all’allegato 1 (modalità di versamento oneri concessori) prevede una ripartizione diversa rispetto al modello che viene consegnato. Infatti il facsimile di scheda contabile, consegnata, si ribadisce, informalmente ai professionisti, prevede per gli ‘Oneri di Urbanizzazione’ oltre al minimo non rateizzabile (30% dell’intero importo) che deve essere pagato prima del rilascio della concessione edilizia, una ripartizione della somma residua in quattro rate uguali, di cui la prima da versare sempre prima del rilascio del titolo, le altre tre rate da versare entro 6, 12 e 18 mesi dalla comunicazione di inizio lavori. La delibera citata invece prevede per gli oneri di urbanizzazione la prima rata pari al 30% dell’importo dovuto, da versare prima del rilascio del titolo abilitativo e la parte rimanente divisa in 3 rate di uguale importo da versare entro 6, 12 e 18 mesi. Evidentemente vengono date indicazioni superficiali o errate a chi deve fare le rateizzazioni (ditta e progettista) e di conseguenza, si ritiene, anche all’ufficio Concessioni Edilizie, con possibili ricadute patrimoniali. Per quanto riguarda il costo di costruzione, nel facsimile di scheda contabile è riportata la suddivisone in due rate, la prima da versare entro i 60 giorni dalla comunicazione di inizio dei lavori e l’altra entro 60 giorni dalla comunicazione di fine dei lavori. Anche in questo caso si opera in maniera difforme rispetto alla citata delibera di giunta laddove la stessa prevede che la prima rata deve essere versata alla comunicazione di inizio dei lavori, e/o prima del rilascio del provvedimento e non entro i 60 giorni dalla comunicazione di inizio degli stessi. Tutto questo ingenera confusione, incertezze e probabili danni economici/patrimoniali all’operato dei liberi professionisti che, interfacciandosi con gli uffici e seguendo l’indicazione del facsimile della scheda contabile di fatto disattendono le modalità previste dalla citata delibera comunale, cui invece bisognerebbe attenersi”.
Per questo, l’Ordine degli Ingegneri invita l’amministrazione ad adottare immediati provvedimenti “al fine di ricondurre il procedimento del rilascio dei titoli abilitativi (concessioni edilizie) nell’ambito della efficacia, efficienza e trasparenza, che deve contraddistinguere le pubbliche amministrazioni, e nel rispetto della Legge 241/1990 e delle Leggi regionali 10/1991 e 17/1994 (procedimenti per il rilascio delle concessioni edilizie), eliminando passaggi burocratici inutili, che spesso si circostanziano in semplici copiati e doppioni di servizi, che aggravano inconfutabilmente i tempi di conclusione degli stessi procedimenti. Tale situazione è resa ancora più surreale laddove la proposta da cui discende la Delibera di giunta è stata istruita proprio dal Servizio Oneri Concessori. Sorge il dubbio, visto il comportamento degli Uffici, che qualcuno ritenga illegittima (e forse lo è in alcune parti) quella Delibera di giunta. In tal caso si invita il Dirigente pro tempore e l'Assessore delegato a ritirarla immediatamente, allineandola ai contenuti di legge e di regolamento, prevedendo la modifica con il minimo non rateizzabile per gli Oneri di Urbanizzazione al 25% e tre rate a 6, 12 e 18 mesi e per il Costo di Costruzione due rate a 60 giorni dall’inizio e fine lavori, evitando al contempo duplicazioni di modulistica previste da altre delibere dello stesso Ente”.
andrebbero riportati i nomi di coloro che inducono all’errore, verificando il perché sbagliano e fanno sbagliare.
andrebbero riportati i nomi di coloro che inducono all’errore, verificando il perché sbagliano e fanno sbagliare.