Oltre 150 firme per una proposta di accordo tra il supercondominio e Messinambiente, con l'obiettivo di riprendere la raccolta dei rifiuti, interrotta quattro mesi fa
Il network di associazioni "Vento dello Stretto”, insieme ad alcuni residenti della via Scite (Emilio Miceli e Liliana Parisi), ha affrontato le problematiche riguardanti la via, dichiarata privata, ma che da 40 anni rappresenta un’arteria importante della viabilità cittadina, garantendo un collegamento alternativo tra viale Italia e via Pietro Castelli.
I residenti hanno ribadito come la quasi totalità degli abitanti della zona non intende procedere con la chiusura della strada tramite cancelli, ma al contrario, vorrebbe accelerare l’iter per la municipalizzazione della stessa.
Vento dello Stretto, tramite il suo presidente Ferdinando Croce, e Daniele Travisano (consigliere della IV Circoscrizione), ha inteso portare avanti le richieste dei residenti che, tra le altre cose, a causa sempre della natura giuridica della strada, si sono visti sottratto il servizio di pubblica raccolta da ormai 4 mesi. La brusca interruzione del servizio ha causato notevole disagi alle circa 200 famiglie -tra queste molte persone anziane- che vi risiedono.
E' stata a tal proposito presentata una proposta -supportata da oltre 150 firme di residenti- di accordo tra il Supercondominio e MessinAmbiente utile a ripristinare il servizio di raccolta rifiuti nella zona attraverso un meccanismo virtuoso e sinergico caratterizzato dalla collocazione di appositi contenitori per la differenziata dinanzi i rispettivi condomini. L’accordo scritto infatti, darebbe la possibilità a MessinAmbiente di poter accedere nella via nonostante la stessa sia privata.
La proposta, ad avviso dei rappresentanti del movimento, rappresenta anche uno stimolo per altre zone residenziali della Città dove non viene più espletato il tradizionale servizio di raccolta.
Ma, non si sa per quale motivo, la raccolta rifiuti non è ripresa in via Scite(strada di uso pubblico tra due strade comunali), con grave disagio dei suoi abitanti, mentre proseguiva in via Ducezio Parco Mira,strada privata e senza sbocco. Ora, dopo 5 anni di sacrifici, siamo stati forniti di carrellati e aspettiamo con ansia la raccolta porta a porta che ponga fine a questa situazione ingiusta e penalizzante