Prosegue l'operazione Maregrosso. Venerdì la demolizione di un manufatto

Prosegue l’operazione Maregrosso. Venerdì la demolizione di un manufatto

Marco Ipsale

Prosegue l’operazione Maregrosso. Venerdì la demolizione di un manufatto

Tag:

lunedì 06 Agosto 2012 - 10:32

"Abbiamo numerosissimi fronti aperti - ha dichiarato l'assessore Pippo Isgrò -. Nonostante ciò, a Maregrosso, non ci fermiamo. Tra pochi giorni abbatteremo una costruzione abusiva di quasi 600 metri quadri, da settembre ripartiremo a pieno ritmo"

Venerdì 10, alle ore 9, prenderanno il via a Maregrosso le operazioni di demolizione del manufatto abusivo, di 580 metri quadrati, della ditta “Cattafi Francesco”. I lavori, che rientrano nel programma di bonifica della zona, saranno realizzati su disposizione dell’assessore alle manutenzioni, Pippo Isgrò, dalla squadra movimento terra dell’Autoparco comunale, coordinata dal geom. Marco Mancuso, e dalla dirigente, arch. Maria Canale. Lo scorso 30 luglio la ditta Cattafi, già interpellata dalla sezione tutela del territorio della polizia municipale, non ha provveduto alla demolizione del manufatto. Pertanto il dipartimento attività edilizie e repressione abusivismo, dopo aver ricevuto nei giorni scorsi opportuno parere legale sull’inoppugnabilità dell’ordinanza di demolizione, ha diffidato la ditta Cattafi. L’assessore Isgrò ha così definito le procedure per l’eliminazione del manufatto, informando gli organi competenti.

“Stiamo espletando le ultime procedure burocratiche per avviare la demolizione sin da venerdì – ha dichiarato l’assessore Pippo Isgrò -. Se non faremo in tempo, sarà questione di un paio di giorni dopo, ma il dado è tratto, verrà liberato un altro pezzo di fronte a mare. A Maregrosso, le operazioni procedono a rilento perché disponiamo di una squadra con due soli ruspisti e abbiamo tantissimi fronti aperti. Stiamo lavorando sulla frana di Gescal perché era un punto critico che richiedeva la massima urgenza e che si doveva affrontare prima dell’arrivo della stagione delle piogge. Abbiamo fatto un sopralluogo alla vecchia scuola di Santa Lucia sopra Contesse, dove si conta di realizzare un Centro di Aggregazione Giovanile. Abbiamo ripulito un tratto della spiaggia di Sant’Agata, il torrente Marmora e definito il progetto per il lungomare di Rodia. Presto interverremo a Portella Castanea per rimuovere delle pietre cadute in strada da un costone. Ci siamo impegnati nella rievocazione della battaglia di Lepanto e lo stiamo facendo per l’organizzazione della Vara”.

“Nonostante tutti questi interventi – continua Isgrò – l’operazione Maregrosso va comunque avanti. Dopo la demolizione del manufatto di 580 metri quadri, passeremo ad una costruzione di 60 metri quadri in via Adrano della ditta “Stracuzzi Silvano”. Poi chiederemo il dissequestro del fabbricato della ditta marmista “Vadalà”, alla fine di via don Blasco, per procedere con la demolizione. Si dovrà procedere allo smaltimento di resti di olive in salamoia che si trovano in un edificio da abbattere nello slargo di via Adrano. Infine dobbiamo smantellare un piccolo manufatto di 30 metri quadri. Da settembre, contiamo di ripartire a pieno ritmo”. (Marco Ipsale)

3 commenti

  1. been, ma tra una carnevalata e una lapide commemorativa, consiglio da cittadino contribuente, di cominciare a fare servizi utili pagati con le mie tasse, ovvero asfaltare le strade e pulire i torrenti e tombini prima delle piogge, . Tutto il resto viene dopo caro isgrò, le gitarelle le potrà far fare privatamente e spese sue, quando scadrà il mandato

    0
    0
  2. puzza di bruciato 6 Agosto 2012 17:26

    Ma come ancora ci sono manufatti da demolire…. se da mesi l’assessore ci martella dicendo che finalmente ci siamo riappropriati di maregrosso…. ed il merito è Suo, facendisi riprendere dalle telecamere, per crearsi un currulum, in tutte le “salse”, per la grande caparbietà utilizzata negli sgomberi e demolizione… Se gli sviluppasse il naso come pinocchio non avremmo bisogno di ciucci per le campate del ponte… una domanda: “Ma quannu vinn’annati faffalluni?”

    0
    0
  3. Ai commentatori di tempo Stretto sembra poco, per quel poco dico BRAVO Pippo ISCRO’. Ai miei concittadini delusi,ricordo che pulire MAREGROSSO,dalle attività abusive e non,dal degrado decennale,è una scelta politica difficile,che può essere l’INIZIO di un uso del territorio finalizzato a produrre ricchezza per le future generazioni.Ma noi messinesi siamo civilmente pronti all’interesse generale? NO, il cammino è lungo e faticoso,le pressioni speculative sono dietro l’angolo,a molti interessa fare soldi e subito.Noi messinesi non facciamo tesoro delle esperienze negative,ci siamo fottuti una parte della nostra terra,molto più adatta a creare ricchezza per i giovani messinesi,Ganzirri con i suoi laghi,le sue colline e la sua costa,Torre Faro a cavallo tra i due mari e la leggenda,Mortelle con le sue collne e la sua spiaggia,li c’era la nostra MILANO MARITTIMA,con la grande differenza a nostro favore di un territorio più vasto,con il mare e i suoi fondali per gli appassionati,il vento dello Stretto per gli appassionati di vela,il mitico e mozzafiato paesaggio del Pilone,i laghi per le attività sportive e i suoi molluschi,il verde e il paesaggio delle colline a ridosso dei laghi e del mare per i grandi alberghi,campi di golf e tennis,le grandi spiagge di Mortelle fino al bivio per Faro Superiore,per centinaia di stabilimenti balneari e acquapark. Avevamo tutto per una MESSINA MARITTIMA, ne abbiamo fatto un dormitorio senza servizi,la seconda e terza casa per due mesi estivi,dove di bello c’è solo il panorama per pochi. A QUESTO PUNTO MEGLIO IL PONTE.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007