Legambiente del Longano si affiancherà agli altri movimenti contrari all'inceneritore nella protesta indetta per il prossimo 13 Marzo. Una denuncia costante, la loro, che trova nuovo fondamento nelle parole del presidente Carmelo Ceraolo: “Basta giocare con la salute pubblica, l’incenerimento è una pratica sbagliata e dannosa. I nuovi impianti sono un danno per l'economia circolare”.
Anche Legambiente del Longano scenderà in piazza il prossimo 13 Marzo per ribadire la propria contrarietà all’inceneritore. Una denuncia costante, la loro, che forte degli ultimi esiti referendari tornerà ancora una volta a chiamare alla protesta i cittadini. Saranno loro infatti, dichiarano gli attivisti, a doversi porre al centro della questione poiché loro per primi vivono il territorio a 360 gradi.
Le ragioni degli ambientalisti sono semplici: “la Valle del Mela è già inquinata da una attività industriale chimica ultradecennale. Su un ambiente così compromesso, riteniamo fuori da ogni logica costruire un impianto come l’inceneritore, che naturalmente nella sua attività produce sostanze inquinanti, prima fra tutte la diossina”.
Riciclare in modo ecologico e ridurre l’accumulo di rifiuti per uno sviluppo sano del territorio. Questo il pensiero cardine del movimento.
“L’esposizione alle emissioni da incenerimento rifiuti –dichiara il presidente di Legambiente del Longano Carmelo Ceraolo- aumenta il rischio relativo di malformazioni congenite e di numerosi tumori maligni: lo si legge persino sul sito ufficiale del Ministero della Salute. La Regione difenda i cittadini della valle del mela e delle zone adiacenti. E’ evidente –prosegue- che l’incenerimento è una pratica sbagliata e pericolosa, utile solo a mascherare le inefficienze di molte pubbliche amministrazioni. Le buone pratiche nel campo della gestione dei rifiuti sono note da tempo, bisogna andare verso una società a Rifiuti Zero, bisogna almeno provarci per evitare di bruciare il nostro territorio”.
Protestare, dunque, ma proponendo anche alternative. Il prossimo 13 Marzo, infatti, non si andrà solamente ad esternare la propria contrarietà, punto focale dell’incontro sarà anche la ricerca di metodi di smaltimento rifiuti a impatto zero per l’ambiente.
Salvatore Di Trapani