Il presidente ADASC, rinfrancato dalla buona riuscita del corteo, riprende le proposte del sindaco Formica sul risanamento del territorio e lancia una provocazione: “Perché mancava l’amministrazione di San Filippo del Mela?”
“Abbiamo scritto una pagina della storia del territorio”. Così Peppe Maimone, presidente ADASC e del Coordinamento ambientale Milazzo-valle del Mela, ha commentato la manifestazione svoltasi domenica pomeriggio ad Archi. Maimone, con una lunga esperienza di lotte ambientali alle spalle, è stato uno degli organizzatori del corteo contro il progetto di riconversione Edipower, insieme al comitato “No inceneritore del Mela”.
“Un serpentone umano, di oltre 3000 persone, ha invaso Archi, il centro abitato che soffre maggiormente per la vicinanza al polo industriale” – commenta il presidente ADASC, – “accanto ai cittadini tanti sindaci, assessori, consiglieri comunali del comprensorio e qualche deputato e senatore. La presenza di molti amministratori del territorio è un segnale importante, siamo convinti che oggi si sono gettate le basi per creare un grande percorso di collaborazione fra amministrazioni, associazioni e cittadini per il bene comune”.
Stessa soddisfazione per la riuscita della manifestazione è espressa dal comitato “No inceneritore del Mela”: “Grazie di cuore a tutti. Ieri alla manifestazione contro l'inceneritore eravamo oltre 3000 e saremo sempre di più, saremo una valanga che sommergerà ogni progetto di avvelenarci con un mega-inceneritore. Questo non è che l'inizio, è lo stimolo per continuare con determinazione a lavorare ogni giorno per bloccare questo pericoloso progetto e ridurre l'impatto ambientale e sanitario cui siamo sottoposti. La valle del Mela (e dintorni) si è svegliata, basta con l'inquinamento”
Per Maimone l’unica nota negativa è stata l’assenza del sindaco di San Filippo del Mela al corteo: “Alla manifestazione del popolo è stata invitata tutta la deputazione del territorio, ma alcuni erano assenti ingiustificati: tra questi l'amministrazione di San Filippo del Mela. Tale assenza crea sospetti e preoccupazioni fra la popolazione: perché non partecipare con i cittadini, fra i cittadini e per i cittadini ad una grande giornata per la difesa del territorio?” Il presidente del Coordinamento ha aggiunto anche una nota sulla Raffineria, chiedendo cosa si è fatto a un anno dall’incendio al serbatoio 513.
Infine, Maimone coglie la proposta lanciata dal sindaco di Milazzo, Giovanni Formica, sulle prospettive di occupazione e sviluppo offerte dal risanamento del territorio: “Interessante il fronte comune dei sindaci sulle bonifiche e risanamento che rappresentano il futuro per l'intero comprensorio. Ringraziamo i sindaci, le amministrazioni comunali, la deputazione presente, le tante sigle associative e soprattutto tutti i cittadini liberi che hanno deciso insieme a noi di intraprendere questa battaglia per la vita. La manifestazione è stata solo l'inizio di un lungo percorso che dovrà portare a ottenere uno sviluppo del territorio ecosostenibile e, soprattutto, meno veleni e più salute”.
Giovanni Passalacqua