A causare il rinvio la sospensione dell'erogazione dell'energia elettrica. "Che sarebbe però terminata alle 16, mentre il consiglio era convocato alle 18:30" - denuncia Magistri, che sottolinea anche altre anomalie
Ha suscitato parecchie polemiche il rinvio del Consiglio Comunale straordinario convocato per oggi pomeriggio, avente a tema la riconversione della centrale Edipower a CSS. Il rinvio è stato deciso a causa di una sospensione dell’erogazione di energia elettrica da parte di Enel. Sospesa anche la riunione della II commissione consiliare, che avrebbe dovuto ascoltare nella tarda mattinata i pareri dell’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità – e dell’Ordine provinciale dei Chimici di Messina.
Sulla decisione si è espresso il consigliere Simone Magistri, che ha denunciato alcune anomalie: “Non si può non vedere il mero intento dilatorio ed ostruzionistico del suddetto rinvio, atteso che la seduta di Consiglio Comunale avrebbe dovuto svolgersi alle ore 18,30, dunque quando il disservizio avrebbe dovuto essere già rientrato da oltre due ore. Ad essere rinviata è stata altresì un’importante seduta della II Commissione Consiliare, nonostante le attività previste avrebbero comunque potuto svolgersi, anche senza l’ausilio dell’energia elettrica, atteso che la verbalizzazione dei relativi interventi avviene su carta. Si rileva altresì come, nonostante la prevista interruzione nell’erogazione di energia elettrica, gli uffici comunali saranno domani regolarmente aperti ed i loro dipendenti saranno comunque al loro posto.”
Molte perplessità aleggiano dunque sulla decisione, che Magistri sostiene essere, di fatto, una scelta politica: “E’ chiaro come ancora una volta la Presidenza del Consiglio Comunale impedisca al Consiglio Comunale di potersi liberamente esprimere su una proposta di delibera presentata quasi tre mesi orsono, disattendendo altresì una richiesta di convocazione sottoscritta da ben sei consiglieri comunali. Viene così rinviato, con un atto certamente non ortodosso, un pronunciamento importante e significativo del Consiglio su una questione che attiene alla salute dei cittadini ed alla qualità del nostro ambiente, ostacolando altresì l’esercizio delle prerogative consiliari. Ed il tutto solo ed esclusivamente per non prendere posizione su una questione ormai non più rinviabile.
Inoltre, cosa altrettanto grave, viene fissato un Consiglio Comunale aperto per il giorno successivo – giovedì 24 settembre – in cui procedere ad una nuova audizione di tutti i soggetti già sentiti sul tema dalla competente commissione consiliare, senza procedere all’assunzione tramite apposita deliberazione di alcuna posizione sul punto. Il tutto, ancora una volta, per allungare il brodo e non decidere, con un inutile ed ulteriore esborso di denaro pubblico a carico della collettività milazzese”.
Contro il rinvio ha preso posizione anche il gruppo “No inceneritore del Mela“, sulla falsariga delle contestazioni di Magistri: “Temporeggiare è da sempre una strategia politica” – si legge nella nota del comitato, – “utile quando non si vogliono affrontare questioni importanti subito, magari perché si temono risultati non desiderati. Certo è che si tratta di una strategia di bassa lega, quantomeno sotto il profilo morale, quello che dovrebbe indurre i politici a prendere le migliori decisioni per le donne e gli uomini che rappresentano e anche velocemente, quando si tratta di questioni importanti. Domani, giovedì 24, si terrà un Consiglio Comunale aperto sul tema dell’inceneritore. Ma qual é l’impatto sulle casse del Comune della convocazione di un consiglio con lo stesso oggetto di una commissione consiliare di studio che si riunisce ormai da settimane, versando i dovuti gettoni di presenza? Il presidente del consiglio risponda a questo grande richiamo alla moralità e dia urgentemente ai consiglieri la possibilità di deliberare su un tema vitale, come quello dell’inceneritore”.
Giovanni Passalacqua