Santi Formica: "Renzi e Crocetta vogliono imporci un inceneritore inutile"

Santi Formica: “Renzi e Crocetta vogliono imporci un inceneritore inutile”

Giovanni Passalacqua

Santi Formica: “Renzi e Crocetta vogliono imporci un inceneritore inutile”

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mercoledì 01 Giugno 2016 - 15:05

Il deputato forzista ha sottolineato il pressing dei governi nazionale e regionale per giungere alla costruzione di 5 termovalorizzatori in Sicilia. Ma restano dei punti da chiarire. E, intanto, la differenziata non andrà oltre il 15% fino all'anno prossimo

L’annuncio è arrivato pochi giorni fa dallo stesso governatore Rosario Crocetta: i 5 inceneritori si faranno, ed entro due mesi partiranno le manifestazioni di interesse. Un’altra accelerazione, arrivata su spinta del governo Renzi, come conferma il deputato regionale PD Giancarlo Vullo. Ma il pressing non è gradito dalle opposizioni.

“Assistiamo ormai da mesi a un vero e proprio pressing da parte del governo Renzi e dei suoi epigoni” – scrive Santi Formica – “non passa giorno senza che giungano notizie di incontri a livello romano, nel tentativo di risolvere la disastrosa situazione dei rifiuti in Sicilia, che si concludono con il solito, immancabile diktat: bisogna costruire i termovalorizzatori. Ma sono veramente necessari ?”

In effetti, restano diversi punti oscuri. Il più importante è dato dalla quantità di rifiuti che gli inceneritori dovrebbero smaltire. Il governo centrale ha richiesto una capacità di 800 mila tonnellate, mentre la soluzione Crocetta prevede 5 impianti da 150 mila tonnellate ciascuno, 750 mila in tutto.

Ma i rifiuti, in Sicilia, superano i 5 milioni di tonnellate; per questo è fondamentale incrementare la raccolta differenziata, ferma al 12%. Il governo centrale ha pensato anche a questo, imponendo alla Regione un aumento del 3% entro 12 mesi. E lo stesso Crocetta si è affrettato a minacciare l’invio dei commissari nei Comuni che non rispetteranno le percentuali. D’altra parte, non manca molto agli obiettivi necessari per evitare le sanzioni dell’Unione Europea: il 65%. La stessa percentuale su cui è stata calcolata l’utilità – e la capacità – dei futuri termovalorizzatori.

“Da anni ormai si sarebbero dovuti costruire gli impianti di trattamento meccanico-biologico” – insiste il deputato di FI – “invece, nella drammatica situazione in cui versiamo, il governo spinge per la costruzione di termovalorizzatori che necessitano di almeno cinque anni di tempo, e che dunque non risolveranno alcuna emergenza. Perché l’emergenza andava affrontata puntando su un vero piano dei rifiuti che avesse come obiettivo principale il riciclo, e non l’incenerimento”.

Tra l’altro, alla luce delle cifre fornite dai governi nazionale e regionale, va chiarito il ruolo che assumerebbe l’inceneritore nella valle del Mela; un impianto che, secondo il progetto di A2A, avrebbe una capacità di 510 mila tonnellate. “Come si intende alimentare un termovalorizzatore così grande? Da dove verranno i rifiuti?” – chiosa Formica.

Il deputato conclude esprimendo qualche dubbio sulla liceità delle procedure autorizzative adottate per il progetto di riconversione della centrale Edipower: “Se si vogliono costruire tali impianti bisogna bandire gare di evidenza pubblica, obbligatorie per legge; invece A2A e il governo Renzi, con la complicità di Crocetta, vogliono aggirare l’ostacolo, passando per una procedura di VIA, competenza del Ministero. Ma, se siamo ancora in uno Stato di diritto, allora la legge deve essere uguale per tutti, senza canali privilegiati”.

Giovanni Passalacqua

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