Ricordi di guerra nel deserto libico al centro del libro "La voce del Ghibli"

Ricordi di guerra nel deserto libico al centro del libro “La voce del Ghibli”

Redazione

Ricordi di guerra nel deserto libico al centro del libro “La voce del Ghibli”

mercoledì 19 Marzo 2025 - 15:49

Il messinese Angelo Salvo recupera il diario del padre nel segno della memoria. La presentazione giovedì 20 marzo

MESSINA – Un pezzo di memoria sottratto all’oblio. “La voce del Ghibli. Ricordi nostalgici dal deserto libico” (Dario De Bastiani editore) è un libro del messinese Angelo Salvo (nella foto con il fratello Michele, socio di Tempostretto). Un libro che pubblica il diario del padre, Giuseppe Salvo, di Termini Imerese, classe 1916, volontario del regio esercito e spedito nell’Africa settentrionale nel 1940. Il suo diario, racconta Angelo Salvo, diventa “una testimonianza degli orrori della guerra tra angosce, privazioni e pericoli”.

Locandina presentazione libro

Il volume viene presentato giovedì 20 marzo, alle 17.30, nell’auditorium della biblioteca dei frati cappuccini di Messina, in via delle Mura (adiacente la chiesa Madonna di Pompei). Introduce Giuseppe Lipari, presidente di “Intervolumina”. Ne discute con l’autore Daniela Melfa (Università di Messina). Letture a cura di Vera Faraone.

“Una terribile lotta per la sopravvivenza senza perdere la propria umanità”

Scrive Angelo Salvo: “In questo concitato diario, durante la guerra in Libia dal 1940 al 1943, le immagini violente della battaglia si alternano sia con le figure amorevoli dei familiari, sia con gli scorci evocativi del suo paese natale, mentre i suoi pensieri rincorrono affannosamente la voce del Ghibli, come se volessero gareggiare col temibile vento, innescando una terribile lotta per la sopravvivenza”. E “rimane intatto il filo che lega la sua avventura africana ai doveri di militare e ai principi di fedeltà al giuramento, senza mai venire meno al suo profondo senso di umanità”.

Laureato in Scienze politiche e specializzato in cooperazione allo sviluppo, Angelo Salvo intende avviare una trilogia che coniughi il suo amore per il continente africano con la rielaborazione delle proprie radici familiari. Questo è il primo capitolo.

Da Termini Imerese alla Libia

Così viene presentato il libro: “Abbandonati gli agi di casa e le prospettive concrete di un lavoro “da
scrivania”, il protagonista intraprende una strada tormentata, e nello stesso tempo audace, che affronterà a testa alta con coraggio e fermezza, condividendo i rischi con i suoi compagni d’armi.
Con questo spirito, Giuseppe Salvo parte da Termini Imerese nel dicembre 1940 per Libia.
Una parentesi che segnerà per sempre la vita del protagonista, il quale, pur non rinnegando l’attaccamento al suo Paese e ai valori dell’onore e della lealtà, riuscì a trasmettere alla sua famiglia princìpi di pace, tolleranza, giustizia e altruismo.
Quello di Giuseppe Salvo sarà un percorso difficile e pieno di insidie dove, in mezzo a cruente battaglie e indicibili privazioni, scorrono immagini di paesaggi familiari, tanto cari al protagonista, teneri pensieri confidenziali e scenari infiniti di una terra “impossibile”, popolata da un’umanità che ancor oggi continua a lottare per la propria sopravvivenza.
Sarà il deserto il luogo dove la sua anima inquieta troverà finalmente pace e dove il travaglio interiore riconquisterà l’agognato sollievo?”.

2 commenti

  1. non è per niente un bel ricordo l’invasione della libia

    era il fascismo

    solo vergogna

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  2. L’Italia aveva invaso e conquistato la Libia nel 1911 , con il governo Giolitti, sottraendola all’impero ottomano . Il Fascismo nacque nel 1919 e andò al potere nel 1922. Prima di scrivere, meglio studiare .

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