Se dovessimo tornare indietro nel tempo grazie ad un oggetto o ad un’attività in particolare, ebbene sarebbe sicuramente possibile sfogliando le pagine di un album di figurine
C’era una volta, tanto tempo fa… beh, dopo tutto neanche poi così tanto tempo fa. Basta tornare indietro a poco più di vent’anni fa per giungere a un periodo degno di una rivisitazione odierna di Ritorno al futuro: erano gli albori di internet, i computer erano ancora considerati come un prodotto di lusso e, se si era fuori casa bisognava sperare di trovare una cabina telefonica per poter telefonare (il primo cellulare di massa, il mitico Nokia 3310, uscì sul mercato solo verso la fine del 2000, prima i dispositivi mobili erano scomodissimi, enormi e costavano talmente tanto che solo pochi eletti potevano permetterseli).
Se dobbiamo parlare di ricordi d’infanzia, in questo clima quasi preistorico, sicuramente non possiamo non raccontare alle nuove generazioni di comitive di ragazzini che giocavano in strada a palla, con la corda o con le figurine. Nessun cellulare, praticamente nessun supporto elettronico (pensate che i primi Game Boy sono arrivati in Italia solo nel 1990, erano in bianco e nero, non c’erano molti giochi a cui giocare e non tutte le famiglie potevano permetterselo).
Le figurine… “celo, celo, manca!”
Se dovessimo tornare indietro nel tempo grazie ad un oggetto o ad un’attività in particolare, ebbene sarebbe sicuramente possibile sfogliando le pagine di un album di figurine. Vi ricordate quella piccola stretta al cuore aprendo ogni pacchetto, sperando di trovarvi solo le immagini che vi mancavano? E cosa dire degli scambi dei doppioni con gli amichetti?
Ogni volta che ci si faceva regalare un album di figurine in edicola era un po’ l’inizio di una grande avventura. Il più delle volte finiva tutto a prendere polvere nella libreria della cameretta o direttamente nel cesto dell’immondizia, ma ogni tanto si riusciva a completare un’intera collezione e allora il nostro album, finalmente completo, diventava un vero e proprio trofeo!
Le figurine più famose
Stilare una lista di quelle che sono le figurine più famose della storia è praticamente impossibile, come impossibile è stabilire quale sia la prima figurina ad essere stampata, anche perché i primi esemplari erano semplicemente dei talloncini di cartone dai fini pubblicitari (come quelli prodotti a metà Ottocento dai grandi magazzini di Parigi Bon Marchè, o le famose serie della collezione Liebig stampate per quasi un secolo).
Per quanto riguarda il mercato italiano, un nome su tutti domina la scena del mondo delle figurine nostrane: Panini. Ovviamente la produzione nel nostro Paese era già iniziata ben prima che l’azienda dei fratelli Panini entrasse in azione (a proposito, sapete che tutto iniziò con un piccolo chiosco di giornali a Modena nel 1945?), ma furono loro a rivoluzionare tutto: furono loro i primi ad inventarsi la carta autoadesiva su cui ancora oggi le figurine vengono stampate (tanto da diventare i primi produttori al mondo); fu loro il primo album di una competizione sportiva ad essere stampato e distribuito al livello mondiale (quello riferito ai mondiali di calcio Messico 1970), nonché sempre loro la collezione più longeva di figurine di calcio, con raccolte dei campionati nazionali, europei e mondiali (i Calciatori Panini durano ininterrottamente dalla stagione 1961-62).
Andare a sfogliare i vecchi album di figurine vuol dire rispolverare i ricordi di una bella infanzia, fatta di sogni e speranze. Se dovessimo guardare il nostro io bambino, sarebbe soddisfatto di ciò che abbiamo fatto? Forse sì, forse no. Ma il messaggio fondamentale è che non bisogna mai dimenticare quel senso di spensierata attesa che provavamo nel tentare di completare la nostra collezione preferita. Chiaro?