I lavori inizieranno la prossima settimana. Per il titolare Vincenzo Malvaso il desiderio è quello di fare un regalo alla città
La facciata di palazzo Zanca tornerà a risplendere grazie al regalo che l’azienda “Archiservizi” ha deciso di fare all’amministrazione comunale. La ditta che si occupa del recupero e della conservazione monumentale, la prossima settimana, nei giorni 4 e 5 luglio, effettuerà interventi di pulizia della zoccolatura lapidea dell’ingresso del Municipio, incivilmente imbrattato con scritte vandaliche da parte di chi non sa come trascorrere meglio il proprio tempo. I lavori, che verranno eseguiti in modo assolutamente gratuito, hanno ottenuto il benestare della Soprintendenza ai beni culturali di Messina.
“Ci siamo proposti – ha affermato il titolare della società, Vincenzo Malvaso – perché avevamo voglia di fare un regalo alla città. E’ importante poter offrire un aspetto decoroso di quei palazzi che rappresentano il cuore storico ed istituzionale di Messina”. Un obiettivo che l’amministrazione, come spiegato anche dall’assessore alle manutenzioni Pippo Isgrò, intende portare avanti in modo continuato. Sperando che sin da subito si cominci con il piede giusto. Si sta inoltre lavorando al progetto di un impianto fotovoltaico, già approvato dalla Soprintendenza, e dopo la pausa estiva, è infine programmata la sistemazione dei soffitti di piano terra per eliminando le desuete linee elettriche, telefoniche e di riscaldamento.
Per consentire il regolare svolgimento degli interventi, mercoledì 4 e giovedì 5 sarà istituito il divieto di sosta lungo il marciapiede antistante il prospetto principale di Palazzo Zanca. La prima pietra del civico Palazzo, progettato dall’architetto Antonio Zanca, fu posta l’8 dicembre del 1915 ma l’inizio dei lavori, scoppiata la prima guerra mondiale, fu protratto sin dopo la conclusione del conflitto per giungere al completamento nel 1924. Inaugurato il 26 luglio di quell’anno, come è evidenziato nella prima monografia storica su Palazzo Zanca, edita nel 2005, l’immobile occupa una superficie di 12 mila metri quadrati e costò, all’epoca della sua realizzazione,18 milioni di lire. (EDP)