L'obiettivo è quello di ridurre le formalità burocratiche, offrendo alle imprese del settore marittimo/portuale misure alternative con l’impiego di tecnologie avanzate, efficaci nella direzione della riduzione dei tempi commerciali di sosta inoperosa e dunque direttamente funzionali ad accrescere la competitività del sistema portuale nazionale
La Capitaneria di Porto ha introdotto l’impiego del sistema informatico PMIS (Port Management Information System) per l’espletamento delle pratiche amministrative, collegate all’arrivo, alla sosta ed alla partenza delle navi nel/dal porto di Messina.
L’obiettivo è quello di ridurre le formalità burocratiche, offrendo alle imprese del settore marittimo/portuale misure alternative con l’impiego di tecnologie avanzate, efficaci nella direzione della riduzione dei tempi commerciali di sosta inoperosa e dunque direttamente funzionali ad accrescere la competitività del sistema portuale nazionale.
Il PMIS trova originaria legittimazione nel disposto del decreto legislativo 16 febbraio 2011, n.18, di recepimento della direttiva europea 2002/59/CE relativa all’istituzione di un “sistema comunitario di monitoraggio e di informazione sul traffico navale”. La medesima fonte sancisce che lo scambio di informazioni tra armatori, proprietari, agenti raccomandatari, compagnie o comandanti delle navi, le autorità marittime, le agenzie delle dogane e gli altri uffici interessati, debba avvenire attraverso il sistema telematico PMIS, da integrare con il Safe Sea Net, quale sistema cui è affidato lo scambio di informazioni riguardanti il traffico navale tra i Paesi comunitari, tramite l’EMSA (Agenzia europea per la sicurezza marittima).
Le possibilità di offrire al naviglio mercantile in transito dai porti nazionali una modalità semplificata per assolvere alle formalità amministrative di arrivo e partenza assume, oggi, il ruolo strategico di un importante servizio all’utenza.
Viaggiamo solo con 20 anni di ritardo