Ecco come i messinesi usano l'app dedicata alla raccolta differenziata dei rifiuti
MESSINA – I dati sulla raccolta differenziata a Messina, secondo il Comune, continuano ad essere lusinghieri. E anche i servizi varati per facilitarla stanno andando più che bene. Lo spiega Palazzo Zanca, diffondendo i dati dell’app Junker, lo strumento digitale presentato a maggio scorso e messo a disposizione dei cittadini per riuscire a differenziare sempre meglio. L’applicazione digitale, spiega il Comune in una nota ufficiale che riportiamo, è stata scaricata dal 28% degli utenti, tra i dati, relativi all’uso dell’app, tra i più alti a livello nazionale.
“Una grande soddisfazione per la nostra comunità e un importante passo che ci avvicina al nostro obiettivo del 65% di raccolta differenziata”, commentano il sindaco Federico Basile, l’assessore alle Politiche Ambientali Francesco Caminiti e la presidente di Messinaservizi Bene Comune Mariagrazia Interdonato.
” Ad oggi l’app è stata scaricata gratuitamente da oltre 31mila famiglie, pari al 43 per cento dei nuclei familiari residenti. Si tratta di un risultato straordinario, che pone la città di Messina ben al di sopra della media nazionale di diffusione dell’app, pari al 28 per cento. Tra le utenze domestiche, il numero più alto di download è stato registrato nelle aree del Centro (37 per cento) e del Nord (35 per cento. Più indietro la diffusione dell’app nella zona Sud della città, che è ferma al 22 per cento”.
25 mila ricerche in soli 3 mesi
La funzione più apprezzata è quella che consente di localizzare sulla mappa i punti di interesse presenti nel Comune, ossia le isole ecologiche e tutti i punti di raccolta dove è possibile conferire i rifiuti che non possono essere differenziati a casa (come RAEE, oli vegetali esausti, abiti, batterie scariche o farmaci scaduti). Grazie a Junker app, infatti, i cittadini possono verificarne con un clic non solo la posizione, ma anche gli orari di apertura. In soli quattro mesi sono state registrate ben 16mila ricerche su mappa. Nello stesso lasso di tempo, i cittadini di Messina si sono rivolti all’app ben 9.000 volte per sapere come differenziare correttamente un prodotto specifico. In caso di dubbi, infatti, basta inquadrare il codice a barre dell’imballaggio o, se non presente, scattare una foto al prodotto, per sapere in tempo reale di quali materiali è composto e come vanno conferite le singole parti. Una piccola accortezza, che tuttavia – moltiplicata per migliaia di volte – ha contribuito a ridurre la quantità di rifiuti indifferenziati e allo stesso tempo migliorare la qualità della raccolta differenziata sul territorio.
Non solo. Interpretando alla perfezione lo spirito collaborativo della piattaforma, gli abitanti di Messina hanno segnalato al team di Junker ben 100 prodotti mancanti, che, grazie al loro aiuto, sono stati aggiunti al database, a vantaggio di tutti gli italiani.
La classifica dei prodotti più ricercati
Ma quali sono le tipologie di prodotti che più mettono in crisi gli abitanti di Messina? Al primo posto si trovano i capi di abbigliamento (abiti, scarpe e accessori), per i quali dal 1° gennaio 2022 è diventato obbligatorio predisporre una raccolta differenziata, inducendo i cittadini a porsi domande sul giusto conferimento. Seguono i rifiuti in legno (cassette e piccoli oggetti), gli imballaggi di polistirolo e la carta per carne/pesce/affettati. Al quinto posto campeggia un altro grande “classico” di Junker: i gusci dei molluschi, per i quali il dilemma “umido o indifferenziato” è sempre dietro l’angolo. Arrivano poi gli accessori per il bagno e/o la cucina e i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Da segnalare anche le ricerche su come conferire correttamente i medicinali scaduti, con le relative confezioni, e i prodotti tossici e/o infiammabili, come le bombolette spray o i solventi.
Tutte le info a portata di mano
“Il risultato ottenuto a Messina – sottolinea Noemi De Santis, responsabile comunicazione di Junker app – sintetizza perfettamente le ragioni del successo della nostra piattaforma in tutta Italia. Junker agisce infatti come un alleato di cittadini, amministrazione comunale e azienda di gestione dei rifiuti, innescando un efficiente circolo virtuoso. Grazie all’app gli utenti hanno sempre a portata di mano tutte le informazioni per gestire in modo corretto i propri rifiuti, ogni sera ricevono una notifica che ricorda loro quale frazione esporre per il giorno successivo e vengono prontamente aggiornati tramite messaggi in app su eventuali cambiamenti nel servizio di raccolta. Questa maggiore connessione favorisce una raccolta differenziata sempre più accurata”.
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Che significa? Differenziata giusta, anche se imposta e fatta male.
In altre città la raccolta è fatta meglio, le famiglie non hanno i balconi o le stanze piene di rifiuti, e nemmeno i negozi sono costretti con i cassoni accanto ai tavoli.
PS: nota di rilievo, il porta a porta non è adatto a tutte le zone della città, soprattutto il centro.
L’immagine che usate in presentazione di questo articolo è dei carrellati presenti da dicembre 2023 a Mili S. Pietro. Si tratta di una palese e grave violazione della legge che disciplina la raccolta dei rifiuti che prescrive che la raccolta sia esclusivamente puntuale, ovvero effettuata in corrispondenza di ciascuna abitazione. La giustificazione addotta (a voce, mai per iscritto) sarebbe che nelle strade a scalinata che esistono nel paese gli operatori non possono lavorare in condizioni di sicurezza e salute. Di fatto a Mili S. Pietro e nei diversi altri posti dove questo accade si scarica sugli utenti l’incapacità del gestore del servizio di assicurarlo con lo stesso livello di efficienza del resto della città (altrove in Sicilia in simili situazioni il servizio viene svolto nella regolarità utilizzando soluzioni alternative per raggiungere le utenze) e magari addirittura le piccole ‘discariche’ che di fatto si creano attorno ai carrellati illegalmente messi in strada vengono additate come esempio di inciviltà della gente che “non differenzia”. Vorranno multare tutti gli abitanti? O anche tutti quelli che passano e si disfanno dei rifiuti senza differenziare tanto, di fatto, è consentito? E pure, prima di tutto, chi ha messo i carrellati in strada riportandoci di fatto all’era del cassonetto?
Buongiorno, in ogni caso ho cambiato foto perché non era rappresentativa dell’articolo.
Su questi problemi scrivete a info@tempostretto.it. Grazie
Cordiali saluti
Ci sono alcune attività commerciali che se ne infischiano della differenziata e conferiscono secondo il colore di loro gradimento (tanto li lasciano tutti in strada) e con la complicità di alcuni addetti non hanno problemi.. ed io sto a staccare l’etichetta di carta dalla bottiglia di plastica.. Ah potete spiegare che i tovaglioli di carta del cibo vanno nell’umido e non nella carta..
DESCRIZIONE ENFATICA ! LA RACCOLTA DIFFERENZIATA E’ IN AUMENTO ??? CHE SIGNIFICA ? CHE LE TONNELLATE RACCOLTE AUMENTANO ! MA NESSUNA NOTIZIA SULLA QUALITA’ DEL PRODOTTO DIFFERENZIATO ! In effetti i Messinesi si sono abituati a gettare nei contenitori sacchetti anche molto grandi in cui è difficilissimo stimare se la raccolta differenziata è fatta bene ! Non c’è alcun dato che dimostri la “bontà” del prodotto . E nessuno si è preoccupato di convincere i Messinesi ad agire in modo razionale. I contenitori, quelli in dotazione a tutte le famiglie, ai condomini e alle imprese commerciali sono intasati da enormi sacchetti, vanificando il volume del contenitore. In particolare succede con il cartone, ovvero nei contenitori sono introdotti cartoni interi, anche voluminosi. In sostanza la raccolta del differenziato, della plastica, del cartone è un VERO FALLIMENTO ! E NON E’ ENFASI !!!
I soldi ricavati dove sono?
Leone da tastiera e seguace del sindaco che mi metti il pollice verso non ti vergogni ,io che chiedo dove sono finiti i soldi della differenziata?
C’e’ troppa gente che butta il vetro chiuso in sacchetti di plastica. E’ cosi difficile e faticoso gettare il vetro nel vetro e il sacchetto nella plastica ? Poi, molti non vogliono capire che lo stendino, il girello, pezzi di mobili, eccetera, non vanno lasciati accanto ai bidoni della differenziata, bensi portati all’isola ecologica.