Ieri sera si è tenuta una riunione al Dipartimento Acqua e Rifiuti dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente per decidere il percorso da seguire
“Se non ci saranno altri intoppi il servizio di raccolta dei rifiuti della città di Messina sarà privatizzato entro dicembre 2020”. L’annuncio arriva direttamente dal sindaco Cateno De Luca, che per dare questa importante comunicazione sceglie ancora una volta la sua pagina Facebook .
“Nelle more che il Presidente della Regione Siciliana ci faccia sapere se intende porre al CGA un quesito in merito agli effetti del fallimento di MessinaAmbiente in applicazione della Madia- spiega il primo cittadino – abbiamo finalmente definito la procedura per l’affidamento del servizio della raccolta dei rifiuti”.
La riunione in cui di fatto si sono gettate le basi per la privatizzazione del servizio si è tenuta ieri sera al Dipartimento Acqua e Rifiuti dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, durante la quale il Direttore ing. Salvatore Cocina – alla presenza dell’Assessore all’Ambiente e Rifiuti Dafne Musolino, del Direttore Generale della SRR Arturo Vallone, dell’esperto del Sindaco Salvo Puccio e della funzionaria regionale Rosalba Consiglio, “ha anticipato verbalmente – secondo quanto riporta De Luca – la risposta che verrà ufficializzata alla nostra richiesta in merito allo svolgimento della gara per l’affidamento del servizio di gestione del ciclo integrato dei rifiuti”.
“Chiarito infatti che è già scattata l’interdittiva prevista dall’art. 14 della Legge Madia a seguito del fallimento di Messinambiente, l’ing. Cocina ci ha confermato – continua il primo cittadino -che si deve procedere alla pubblicazione della gara per l’affidamento all’esterno del servizio in questione. Il Direttore ha anche chiarito che la gara verrà bandita dalla stessa SRR perché il piano di intervento del Comune di Messina prevedeva già l’affidamento dei servizio al privato e con la risoluzione di legge del contratto della MessinaServizi, Messina si ritrova in una situazione di inadempimento, con un piano Aro approvato ma con un servizio che deve essere nuovamente affidato”.
Il settore dei rifiuti passerà quindi in mano ai privati, così come De Luca ripete sin dal suo insediamento nello scranno più alto di Palazzo Zanca, ma con un cambio di rotta rispetto a quanto invece aveva messo nero su bianco nel suo programma elettorale, in cui proponeva una gestione in house.
I “Liberisti nostrani”. E si fanno pure la foto sprizzando gioia da tutti i pori.
Privatizzare un “servizio pubblico” è incostituzionale. Ma sappiamo benissimo che tutto questo è dovuto alle regole criminali U.E., dove tutti gli Enti Locali sono in dissesto e quindi, non avendo capacità (o avendo altri interessi …) di far funzionare bene il servizio pubblico, si trovano costretti a privatizzare per fare “momentaneamente cassa”.
L’unico scopo del “Privato” è il “PROFITTO a TUTTI i COSTI”. E quali sono i “costi”?
Il costo del lavoro. Per cui ci saranno sicuramente:
1) Licenziamenti, mobilità e nuovi contratti di lavoro al ribasso;
2) Aumento della tariffe (come è già avvenuto in tutta Italia dove il servizio è stato privatizzato, grazie alle regole liberiste criminali dei Trattati U.E.);
3) La vendita della raccolta differenziata sarà ad esclusivo vantaggio del “Privato”, anziché andare al Comune (cioè alla collettività).