Questa mattina a Palazzo dei Leoni l'assessore regionale all'Energia e ai Rifiuti Claudio Torrisi ha incontrato i primi cittadini dei comuni della provincia per discutere della gestione rifiuti e del passaggio dalle Ato alle nuove società
Eliminare le perplessità e chiarire gli ultimi dettagli di un percorso che sembra essere ormai alle battute finali. Questi gli obiettivi dell’incontro sulla gestione dei rifiuti programmato oggi a Palazzo dei Leoni dal Presidente Ricevuto, dagli assessori Bisognano e Torre insieme ai sindaci dei 108 comuni della provincia. A rispondere alle domande dei primi cittadini l’assessore regionale all’Energia e ai Rifiuti Claudio Torrisi che ha spiegato l’urgenza di chiudere l’era Ato per passare alla costituzione delle SRR, le nuove società d’ambito che avranno il compito di coordinare il sistema di gestione dei rifiuti dopo il fallimento di quello portato avanti in questi anni. “Il passaggio ormai è vicino, la trasformazione rientra in un percorso normativo nazionale ed europeo, è vicina anche la scadenza della legge regionale in vigore per liquidare le Ato e gli uffici regionali stanno predisponendo il lavoro per portare al termine questo percorso”, ha spiegato l’assessore. La scadenza è prevista per il prossimo 30 settembre, la novità del nuovo sistema è che la gestione sarà nelle mani degli enti locali e le 18 SRR avranno funzione di coordinamento sui rispettivi territori di competenza. Con la nuova gestione si punterà a rendere autonomi i vari territori anche sotto il punto di vista del conferimento in discarica e dovrebbero finalmente finire anche i problemi con la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea che intanto ha adeguato i suoi impianti ai nuovi bandi.
Molto chiare le idee dell’assessore Torrisi, un po’ meno invece quelle dei sindaci che oggi erano presenti all’incontro. In pratica i comuni dovranno approvare entro il 30 settembre la costituzione della Srr della quale faranno parte, ma già in molti hanno chiesto di poter cambiare per esigenze territoriali.
“Questo sarà un passaggio che dovrà avvenire dopo la nascita delle nuove società” ha spiegato Torrisi, ma è proprio questo il punto che lascia perplessi i primi cittadini. “Come si fa a creare i piani d’ambito se non si sa quali comuni ne faranno parte?” ha chiesto il sindaco di Villafranca Matteo De Marco. “Non comprendiamo tutta questa fretta, sembra di rivivere una situazione che somiglia molto al periodo in cui si crearono le Ato. Non possiamo più permetterci gli stessi errori che tutti stiamo pagando in termini di danni economici”.
I comuni vogliono sapere chi pagherà i debiti, vogliono garanzie, in questo momento in tanti corrono il rischio di sforare il patto di stabilità per una gestione che sta costando centinaia di migliaia di euro ad ogni singolo comune. Il sindaco di Acquedolci Gallo ha proposto ai colleghi di sottoscrivere un documento per chiedere una proroga, “non siamo in condizione di capire dove stiamo andando, non abbiamo avuto il tempo di esaminare le carte, non possiamo approvare le Srr alla cieca” ha puntualizzato. Gallo ha anche proposto una “gita” a Roma per sensibilizzare il governo nazionale sul problema siciliano considerato anche che il 31 dicembre scadrà l’ordinanza del Consiglio dei Ministri per l’emergenza rifiuti nella nostra regione. Sembra dunque che non sarà un passaggio indolore. E chi non approverà le nuove società si ritroverà con i commissari. “Una forma di estorsione” l’ha definita il sindaco di Castelmola Orlando Russo, “pare ci stiano dicendo o approvi lo statuto o ti commissariamo”.
Insomma restano tanti i nodi da sciogliere. E ciò dovrà accadere mentre la Regione si prepara alle elezioni, Messina sarà senza il suo primo cittadino se Buzzanca si dimetterà e con tempi che a quanto pare sono strettissimi. (Francesca Stornante)
Martedì, 28 agosto, 2012 – 16:33