Durante l’incontro sono stati snocciolati alcuni dati significativi
Verificare lo stato di attuazione del programma da parte di MessinaServizi e fare il punto della situazione in tema di contrasto all’abbandono dei rifiuti sul suolo comunale. Con questi due obiettivi sindaco Cateno De Luca ha convocato ieri mattina il tavolo permanente dei rifiuti, alla presenza dell’assessore all’ambiente e rifiuti Dafne Musolino; del CdA della MessinaServizi; del dirigente Dipartimento Tributi Cama e funzionario Arena; del dirigente Dipartimento Ambiente Dell’Acqua, del Commissario della Polizia Municipale Sezione Annona Giovanni Giardina; del Coordinatore Settore Rifiuti Ispettore Cosimo Peditto; del Comandante della Polizia Metropolitana; degli esperti del Sindaco Roberto Cicala e Salvo Puccio; e della Ditta Inpost aggiudicataria del servizio di distribuzione dei kit della Raccolta Differenziata.
I numeri dell’attività di Polizia Municipale e Polizia Metropolitana
Durante l’incontro sono stati snocciolati alcuni dati significativi, resi noti dal primo cittadino nella sua pagina Facebook.
La Polizia Municipale, settore rifiuti e ambiente, ha esibito i frutti di un’intensa attività di vigilanza e repressione sul territorio che ha consentito, nel periodo tra il 14 e il 19 luglio 2019 di elevare i seguenti verbali di contestazione: 11 verbali per abbandono di rifiuti (discarica) per l’importo di € 600,00 ciascuno; 20 verbali per abbandono di rifiuti accanto al cassonetto filostrada, dell’importo di € 150,00 ciascuno; 40 verbali per conferimento fuori orario dell’importo di € 103,00 ciascuno. In totale 71 verbali in 5 giorni.
La Polizia Metropolitana a sua volta ha eseguito 67 verbali di errato conferimento e ha portato avanti l’attività di prelievo forzoso delle carcasse di automobili: su 162 carcasse censite, 62 sono state rimosse forzosamente, 25 sono state rimosse dai proprietari spontaneamente, 9 sono risultate provviste di assicurazione e 15 sono state rottamate come rifiuto.
Raccolta differenziata
Nel corso della riunione è stato fatto il punto sulla prima fase del porta a porta , con la consegna dei kit nella zona sud.
«Sul fronte della verifica del cronoprogramma della distribuzione delle attrezzature della Raccolta Differenziata – spiega De Luca – la Società Inpost ha comunicato che nel lotto Messina Sud è stato coperto, in due settimane, il 65% del territorio, con la consegna di n. 4.442 kit per la RD (ogni kit si compone di 5 pezzi) e la consegna di carrellati a circa 100 condomini, dove – commenta il sindaco – si sono verificati i maggiori rallentamenti per la scarsa collaborazione da parte degli Amministratori».i
De Luca sfida gli amministratori
C’è tensione tra il primo cittadino e gli amministratori di condominio. Quest’ultimi hanno impugnato l’ordinanza sindacale 122 del 23 aprile 2019, ma in attesa che il Tribunale amministrativo si pronunci De Luca va dritto per la sua strada e sfida i capo condomini.
«La società – afferma – procederà alla consegna dei kit su tutto il territorio comunale nel rispetto dei termini contrattuali, previo avviso a mezzo comunicazione inviata per pec agli Amministratori della data di consegna». Subito dopo lancia il guanto di sfida : «Ho dato disposizione al Dipartimento Ambiente e Sanità di redigere, di concerto con la MessinaServizi, un avviso nel quale si renderà noto che la mancata presenza alla data di consegna equivarrà a rifiuto con conseguente applicazione delle sanzioni previste nell’Ordinanza Sindacale anche per la eventuale mancata esposizione della targa condominiale».
Le utenze fantasma
Il sindaco spiega che grazie all’attività di distribuzione dei kit sono cominciate ad emergere le utenze fantasma : «il dato – scrive sulla sua pagina Facebook – è destinato ad aumentare con il procedere della consegna, che consentirà finalmente al Comune di Messina di avere una anagrafica tributaria aggiornata e completa».
Caro sindaco, la sua battaglia sui rifiuti è giustissima e speriamo che dia buoni frutti in tutti i fronti, però, secondo il mio umile parere, è un abuso È una forzatura comandare nella proprietà privata xké i condomini o le case singole pagano tasse e hanno pagato l’acquisto del terreno in cui sorgono le proprie case. Lei fa bene a provare a cambiare il volto di questa città ma nn è giusto togliere il problema dalle strade e metterlo, forzatamente, dentro le case dei cittadini che già pagano la tassa sui rifiuti e oltre, secondo la sua ordinanza, devolvono pure vedere parti di condomino, adibite a spazi per far giocare i bambini per mettere dei bidoni di spazzatura e permetter a estrani di entrare con i mezzi per la raccolta con il rischio che vengono danneggiate autovetture o altro entrando in aree private. Tutto questo mi sa di una forzatura bella e buona, altre città, per esempio, Reggio Calabria fanno la raccolta differenziata già da anni superando il problema dei rifiuti, ma con i bidoni fuori dei condomini accanto alle abitazioni e non nella proprietà privata. In Italia la proprietà privata è un bene inalienabile e primario e decidere chi deve entrarci a qualsiasi titolo è solo e soltanto il proprietario e nessun altro.
La stimo per quello che sta facendo per Messina ma questo non lo condivido.
Distinti saluti.
Tutto previsto. Quello da me scritto a maggio si sta puntualmente verificando. Il furbo del Nisi ha trovato il capro espiatorio, l’ennesimo, per giustificare la propria incapacità amministrativa. Il tar distruggerà questo goffo tentativo di iniziare la raccolta differenziata, organizzata in modo tale da fallire ignominiosamente. Come tutto ciò che questa pseudo giunta, più abituata alle lande desolate che alle città, cerca di portare avanti.
…lasciando stare le xxxxxxx di Fabrizio, esistono altri sistemi, super collaudati per la raccolta dei rifiuti indifferenziati e differenziati. Ad esempio contenitori chiusi con porta apribile mediante scheda personalizzata per l’inserimento dei rifiuti che vengono pesati e con addebito del costo per ogni introduzione. Contenitori alloggiati sulla strada o sui marciapiedi o in spazi appositamente ricavati. Sembra di capire che l’amministrazione messinese ha fatto scelte destinate a fallire o a determinare problemi insolubili. Allora c’è da chiedere qual è la base di queste scelte tra le diverse attuate in tanti e diversi comuni italiani. Se conoscessimo queste scelte, forse potrebbe evitare di fare apprezzamenti così approssimativi.