La Fp Cgil ha indetto un'assemblea dei dipendenti davanti a Palazzo Zanca.Troppe le incertezze su futuro e stipendi. Messinambiente è a corto di risorse e il Commissario Di Maria annuncia difficoltà già da domani. Intanto su WhatsApp i lettori segnalano già diversi disservizi.
L'appuntamento alle 9 (mercoledì mattina) davanti Palazzo Zanca. I lavoratori di Messinambiente si riuniranno in assemblea per l'intera mattinata, una mobilitazione indetta dalla Fp Cgil che denuncia la totale mancanza di certezze sul pagamento dei dipendenti e i dubbi sul futuro organizzativo del settore dell’igiene ambientale, dopo lo scioglimento delle Ato.
«Ancora non abbiamo contezza di ciò che sarà – affermano la segretaria generale Clara Crocé e il segretario di settore Carmelo Pino. Con l’ordinanza sindacale approvata nelle scorse settimane è stata deciso l’affidamento alla società di via Dogali in attesa della composizione delle Srr, ma ad oggi non sappiamo di ulteriori passi avanti, e a dicembre il servizio scadrà». La sindacalista, pur condividendo idee e programmi dell’assessore al ramo Daniele Ialacqua, rispetto al mantenimento dell’azienda pubblica, battaglia quest’ultima che la Fp Cgil porta avanti dal giorno successivo alla decisione adottata dalla giunta Buzzanca di porre in liquidazione MessinAmbiente, ritiene comunque necessario conoscere chiaramente le posizioni e gli atti che intende adottare l’Amministrazione Accorinti. «Vogliamo richiamare l’attenzione della Giunta, del Consiglio comunale, oltre, ovviamente che del primo cittadino – concludono i sindacalisti – per capire veramente, da qui a breve, quali saranno i passaggi da portare avanti. I lavoratori della partecipata non intendono attendere un minuto di più. Si tratta del loro futuro e pretendono delle legittime risposte»
I problemi però non finiscono qui per la società che si occupa della gestione rifiuti in città. Le casse sono ormai praticamente prosciugate, l'ultimo trasferimento di risorse da parte del Comune risale al mese scorso e il milione e trecento mila euro è bastato appena per pagare stipendi e parte dei debiti che si continuano ad accumulare. Il Commissario Armando Di Maria è tornato a Palazzo Zanca per chiedere che intenzioni abbia il Comune perchè così non si potrà andare avanti. Già domani la Seap, società che porta i rifiuti in discarica, ha annunciato il blocco, quindi partiranno solo i pochi mezzi di Messinambiente. CIò significa che circa 200 tonnellate di immondizia resteranno sulle strade. E sarà di nuovo corsa contro il tempo per evitare il peggio. Tra due giorni finirà il carburante e dunque la raccolta potrebbe fermarsi completamente. Di Maria resta in attesa di notizie. E mentre la gestione rifiuti è ciclicamente in emergenza, questa sera il Consiglio comunale dovrebbe approvare il regolamento per la Tares, la nuova tassa sui rifiuti. Una tassa che sarà molto salata per i cittadini che si troveranno a dover coprire l'intero costo del servizio. Un servizio che però, allo stato attuale, continua a far acqua da tutte le parti.In photogallery le foto condivise dai lettori su WhatsApp in cui vengono già evidenziate diverse situazioni di disagio per la mancata raccolta dei rifiuti che in alcune zone periferiche si protrae da diversi giorni. Viene anche segnalata la situazione di abbandono degli alberi, le cui fronde arrivano a coprire anche i semafori, creando condizioni di insicurezza nella circolazione. Evidente sintomo di inciviltà è quello che si osserva nella foto che documenta l'abitudine di venditori ambulanti di carciofi sul viale Giostra che alla fine della loro giornata lavorativa lasciano una distesa di rifiuti sulla carreggiata. Che dire poi dei residui della potatura delle palme a Ganzirri-Torre Faro abbandonate sul marciapiede per giorni? A chi va, è il caso di dirlo, la palma dell'inciviltà? In ultima istanza riteniamo che questa poco edificante qualifica vada a chi avrebbe dovuto controllare la corretta esecuzione dei lavori.
F.St.
i soddi!
vedete che LUI ha una storia