La MessinaServizi di Iacomelli: le due mosse per la differenziata, i progetti

La MessinaServizi di Iacomelli: le due mosse per la differenziata, i progetti

Francesca Stornante

La MessinaServizi di Iacomelli: le due mosse per la differenziata, i progetti

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lunedì 14 Maggio 2018 - 05:43

Il nuovo Direttore generale è a lavoro da due mesi. Lo abbiamo incontrato per capire quali progetti e obiettivi ha messo a punto, quale visione strategica ha deciso di adottare con la nuova società rifiuti e come gestirà questo difficile settore

Tante idee, un cronoprogramma ben chiaro e scandito da obiettivi da raggiungere già nel giro di pochi mesi, una visione manageriale e un lavoro che è già iniziato a pieno regime per costruire un nuovo modo per gestire i rifiuti messinesi. E’ sotto questa guida che la nuova MessinaServizi Bene Comune ha iniziato a muovere i suoi primi passi. Le redini sono nelle mani di Aldo Iacomelli, il direttore generale arrivato in città lo scorso 1 marzo dopo una selezione pubblica che lo ha visto avere la meglio su tutti i candidati che si erano presentati per l’incarico di direttore generale. Iacomelli, prima ancora di accettare l’incarico e arrivare in città, aveva “studiato” la situazione messinese, anche da lontano aveva provato a capire in quale contesto si sarebbe inserito e adesso che sono trascorsi poco più di due mesi ha già iniziato a piantare i primi semi della sua governance.

Per Iacomelli c’è un obiettivo che si può e si deve raggiungere: aumentare la percentuale della raccolta differenziata. Per il dg di MessinaServizi però non si tratta di chissà quale traguardo da libro dei sogni, anzi la ricetta che dovrebbe segnare la svolta è già pronta, bisogna solo per metterla in atto. Le mosse sono due: organico e nuovo impianto di Pace. In che cosa consistono? E’ Iacomelli a spiegarlo: «Bisogna iniziare a mandare l’organico in impianti ad hoc e non più in discarica. La frazione umida appositamente differenziata non deve più finire in discarica e da giugno ho in programma di cambiare il modo di raccogliere l’umido a cominciare dal I e VI quartiere, dove già è attivo il porta a porta, e dalle attività commerciali. Intanto bisogna passare dai sacchetti di bioplastica, che purtroppo spesso contaminano l’organico, a sacchetti di carta appositi che distribuiremo nelle zone coinvolte. Questo ci consentirà di togliere immediatamente almeno 10 tonnellate al giorno di organico dalla discarica e l’obiettivo è di arrivare almeno a 20 tonnellate al giorno dopo l’estate. Questo in cosa si traduce? Che portiamo meno spazzatura in discarica e potremo risparmiare tra i 60 e i 70 euro a tonnellata se invece mandiamo l’umido in impianti di compostaggio. Calcolatrice alla mano, se in un anno non portiamo 20 tonnellate al giorno in discarica, risparmiamo almeno 500 mila euro sui 10 milioni di euro che Messina spende per la discarica.. Ed è sicuro che si potrebbe fare molto di più».

Quindi per Iacomelli, il cambio di passo sta nel “togliere l’organico dalla munnizza”. La seconda mossa riguarda invece l’impianto di Pace che a quanto pare, dopo anni di attesa, è pronto per partire. «Il nuovo impianto ci consentirà di separare e trattare il materiale che arriva dalla raccolta differenziata e di gestire direttamente la pressatura e l’invio ai cari consorzi nazionali della filiera della differenziata. Questo ci potrà consentire non solo di gestire in autonomia tutte le fasi che rigurardano i rifiuti messinesi, ma possiamo diventare piattaforma di riferimento per la Sicilia orientale. L’obiettivo è ottenere l’accreditamento Conai in modo da poter innescare un’economia virtuosa che deriva sia dal trattamento della differenziata che potrà arrivare da altri Comuni, che dal risparmio che avremo nel gestire in house tutte le operazioni».

Con queste due mosse, dice Iacomelli, Messina potrebbe arrivare dall’attuale 14% di differenziata al 20% dopo l’estate e al 35% già a fine anno.

Ma la carne al fuoco è tantissima. Intanto si sta lavorando sul Piano industriale triennale che disegnerà la pianta organica di MessinaServizi, i servizi e i progetti. Il Piano sarà pronto a giugno e sarà la prossima amministrazione comunale a dover immediatamente prendere in mano la delicatissima questione rifiuti che a questo punto è ad una fase cruciale di svolta perché con MessinaServizi l’obiettivo è di delineare un modo nuovo di gestire il comparto e di non replicare i vecchi sistemi che nel tempo non hanno funzionato. C’è il sempre caldissimo fronte che riguarda i lavoratori e su cui il nuovo Dg ha già le idee chiare: «Intanto voglio attivare subito la contrattazione di secondo livello con i sindacati perché ritengo che in questo percorso sia fondamentale il contributo dei lavoratori. Ci sono però delle azioni da mettere in atto subito: ridurre il costo del personale di almeno 1 milione di euro, che non significa togliere i soldi dalle tasche dei lavoratori, ma efficientare una macchina che costa troppo. In che modo? Per esempio tagliando gli straordinari, perché è impensabile che un’azienda faccia 31 mila ore di straordinario in un anno, ma inserendo incentivi e forme nuove di premialità».

Nell’agenda di Iacomelli c’è anche la necessità di dimezzare il costo delle manutenzioni dei mezzi, frutto di un parco mezzi vetusto: «Saranno necessari investimenti sui mezzi. Intanto Comieco ci finanziaerà 3 vasche e un compattatore per carta e cartone per le attività commerciali. Stiamo facendo una gara per comprare 6 nuove spazzatrici. Entro l’anno acquisteremo almeno 20 nuovi mezzi».

Saranno dunque mesi di lavoro intenso. Il prossimo 21 maggio partirà la pulizia delle spiagge e una campagna ad hoc per questi mesi estivi, sono pronti investimenti sulla sicurezza dei lavoratori e anche le nuove divise estive che manderanno in cantina le tute arancioni per passare al giallo e rosso che identificano MessinaServizi. A settembre si partirà con il porta a porta nei grandi condomini del V quartiere. E poi ancora un’app per le segnalazioni dirette dei cittadini con una sorta di pronto intervento, l’idea di trasformare i sorveglianti in ispettori ambientali che possano controllare il territorio e sanzionare gli incivili, un progetto per le scuole a partire dal prossimo anno scolastico.

Insomma, questi primi due mesi di lavoro per il nuovo Dg Aldo Iacomelli sono già bastati per mettere a fuoco quali sono le priorità. La sfida è iniziata, solo il tempo dirà se questa volta la strada è davvero quella giusta.

Francesca Stornante

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