A Messina sit dei sindacati davanti la Prefettura. Salta la raccolta a Barcellona, aderiscono allo sciopero anche i lavoratori della Dusty
Anche a Messina e provincia i lavoratori del settore rifiuti incrociano le braccia, aderendo allo sciopero generale proclamato in tutto il Paese.
A Messina Fp Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti si ritroveranno davanti la Prefettura per il sit in, dalle 9 alle 12. La richiesta è al Governo perché corregga la modifica all’art. 177 del Codice degli appalti “che mette a rischio migliaia di posti di lavoro e, in attesa della revisione annunciata nel PNRR delle norme sulla concorrenza, avvia la stagione del disfacimento del comparto dell’igiene ambientale.”
“Chiediamo responsabilità a chi quotidianamente promette ai cittadini qualità nel servizio e tutele per i lavoratori. Chiediamo che si sviluppi l’economia circolare, così come previsto nel PNRR, affinché il settore implementi la sua capacità impiantistica diventi sempre più industrializzato. Occorre un maggiore dimensionamento aziendale e impedire l’eccessiva frammentazione come l’articolo 177 impone. È il tempo di garantire ai lavoratori, alle aziende dei servizi pubblici e a tutte le comunità locali azioni incisive per lo sviluppo di un settore fondamentale e smettere di inseguire lo sciagurato progetto di “privatizzazione spezzatino”, senza nessuna regola e senza nessuna tutela per i lavoratori”. scrivono in una nota Cgil, Uil e Cisl.
I disagi nel servizio di raccolta della spazzatura per oggi saranno inevitabili. Salta il servizio anche a Barcellona e nel circondario, dove il servizio è affidato alla Dusty e i cui lavoratori aderiscono allo sciopero generale.
“Saranno garantiti i servizi essenziali quali la raccolta e il trasporto dei
rifiuti solidi urbani pertinenti alle utenze scolastiche, le mense pubbliche
e private di enti assistenziali, gli ospedali, le case di cura, gli hub
vaccinali, le comunità terapeutiche (compreso lo spazzamento della viabilità interna), gli ospizi, i centri di accoglienza, gli orfanotrofi, le stazioni ferroviarie, marittime ed aeroportuali, le caserme, le carceri e gli uffici pubblici – fa sapere l’azienda – Non saranno assicurati i servizi di spazzamento e lavaggio delle strade né quelli relativi alla raccolta differenziata (sia essa Porta a Porta, sia di prossimità stradale); così come le isole ecologiche mobili, gli Eco punti di raccolta e i Centri comunali di raccolta che potrebbero essere operativi a singhiozzo. “
Quando una categoria di lavoratori protesta bisogna essere solidali perché potrebbe significare che qualcosa non va. Da cittadino che quotidianamente osserva come vengono pulite le strade e come viene fatta la raccolta differenziata allora la mia solidarietà viene meno e mi chiedo quali disagi vivano questi lavoratori.