Rifiuti Reggio Calabria. Discarica a cielo aperto San Gregorio, ruspe in azione

Rifiuti Reggio Calabria. Discarica a cielo aperto San Gregorio, ruspe in azione

Elisabetta Marcianò

Rifiuti Reggio Calabria. Discarica a cielo aperto San Gregorio, ruspe in azione

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lunedì 29 Marzo 2021 - 09:53

A segnalare la drammatica situazione un gruppo di attivisti che già nel mese di ottobre aveva fatto denuncia alla Procura della Repubblica

La segnalazione

Era gennaio inoltrato quando al numero whatsapp di Tempostretto 366.8726275 arrivava una segnalazione importante in merito alla disastrosa condizione ambientale e sanitaria riguardante la zona di San Gregorio. Una vera e propria bomba ecologica a cielo aperto, risultato di continui versamenti di rifiuti, tra i quali anche rifiuti ospedalieri. A segnalare la drammatica situazione un gruppo di attivisti che già nel mese di ottobre aveva sollecitato l’attenzione dell’europarlamentare pugliese Rosa D’Amato (già Cinquestelle, oggi con Alessandro di Battista) e formulato un regolare esposto in data 12/10/2020, alla Procura della Repubblica controfirmato da: Luvarà Mario, Quattrone Gilberto, Italiano Antonella, Teresa Maria Praticò, Rinaldi Giovanni, Maria maddalena Cicciù e Siclari Stefano.

Accolta la segnalazione e verificata l’effettiva situazione che da anni grava sugli abitanti della zona, vittime, tra le altre cose, degli effetti tossici causati dai frequenti incendi appiccati per “eliminare” le montagne di spazzatura, ci siamo attivati per attenzionare l’assessore Brunetti.

L’intervento

Stamattina, finalmente, le ruspe del comune, sono entrate in azione e per tutto il giorno ripuliranno la zona interessata. Un’azione complessa considerata la grande quantità di immondizia, la difficoltà di differenziare i vari tipi di rifiuti e il conseguente smaltimento vista la grave situazione in cui versa la nostra città. Lo sgombero dai rifiuti è solo il primo passo per riportare la situazione alla normalità. La zona è ancora un cantiere aperto in cui il collegamento stradale deve essere ultimato e naturalmente, considerate le “cattive abitudini” di alcuni, dovrebbe essere attenzionata anche da un “massiccio” sistema di telecamere oltre che dalla regolamentazione del mercato che insiste nella zona affinché non si torni presto oltre il limite della sostenibilità ambientale che non ha mai, ancora, trovato soluzione definitiva.

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