Il decreto regionale avrebbe dovuto sostenere le Amministrazioni comunali nei costi extra per il trasferimento dei rifiuti all'estero. Il deputato Giuseppe Lombardo annuncia azioni drastiche per recuperare i fondi, mentre il presidente Schifani propone soluzioni con i termovalorizzatori
di Carmelo Caspanello
PALERMO – I 45 milioni di euro stanziati dalla Regione per sostenere le Amministrazioni comunali nel gestire i costi aggiuntivi nel settore dei rifiuti per il trasferimento all’estero delle quantità eccedenti la capacità degli impianti regionali non raggiungeranno i bilanci degli enti locali. Il decreto che approvava l’elenco dei Comuni beneficiari e la quantificazione del contributo, emanato l’7 novembre 2023, è stato revocato con un nuovo decreto notificato agli enti locali “afferenti a ciascuna Srr”. In particolare, nella nostra provincia, 104 Comuni, tra cui la città di Messina, non percepiranno il contributo. Quest’ultima perderà una somma considerevole, pari a 5,5 milioni. Cosa è accaduto tecnicamente? E, soprattutto, è possibile correre ai ripari?
Il deputato di Sud chiama Nord, Giuseppe Lombardo, ha commentato l’accaduto sottolineando la necessità di intervenire prontamente per risolvere la situazione. Lombardo ha dichiarato che è essenziale trovare le risorse necessarie nel bilancio per emettere un nuovo decreto che ripartisca i fondi. Ha espresso la sua preoccupazione per l’errore legato all’annualità e ha annunciato di aver presentato una richiesta di convocazione urgente in IV Commissione per ascoltare gli assessori competenti. “E’ doveroso – taglia corto il deputato di ScN – correre ai ripari. Faremo le barricate se non saranno trovate le risorse in bilancio per un nuovo decreto che riassegni i fondi. Non è possibile che accada ciò per un errore, che è legato all’annualità. E’ necessario che l’argomento sia adeguatamente trattato in Commissione con gli assessori competenti e, in particolare, con chi ha la delega al Bilancio, ovvero Marco Falcone. Ieri sera ho già presentato una richiesta di convocazione urgente, per sentire in audizione in Commissione sia Falcone quanto l’assessore Giovanni Di Mauro affinché ci si attivi per trovare i fondi.
Quanto accaduto – chiosa Lombardo – significa che i Comuni che contavano su questa risorsa per non aumentare la tariffa, già nel 2023 avevano programmato l’entrata e adesso si vedono costretti ad aumentare gli extra costi sostenuti nel 2023 e quelli che saranno sostenuti quest’anno. Ecco perché faremo le barricate. Non si può dire ad un Comune ti do le risorse, c’è il decreto e a distanza di tre mesi dico che… abbiamo scherzato (IN ALLEGATO L’INTERVISTA INTEGRALE AL DEPUTATO REGIONALE GIUSEPPE LOMBARDO, DI SUD CHIAMA NORD).
Il presidente della Regione Renato Schifani, nominato commissario straordinario per l’emergenza rifiuti in Sicilia, si dice convinto che “con i termovalorizzatori sarà messa la parola fine ad una triste era”. Sull’annullamento del decreto che assegnava ai Comuni 45 milioni per gli extracosti nel settore rifiuti è intervenuta anche l’Anci sostenendo che è “a rischio la stabilità dei Comuni ed è necessario trovare compensazioni urgenti”.
Schifani non sta facendo niente: dimissioni.
Un grazie (l’ennesimo) a chi ha regalato (per l’ennesima volta) a FI questa regione.
però i fondi li stanziamo per il ponte. Giusto..
Grandeeeee
Che belli i proclami di poco tempo fa “abbassiamo la tari, fate la differenziata”
Chiudiamo messinaservizi,basta ,sempre aumenti,non ha senso fare la differenziata se poi si comprano milioni di bidoni,voglio i cassonetti,
Questo problema dipende da musumeci in primordine e schifani in secondo, per terzo i partiti quelli verdi che dicono no ai brucia munnizza
MUNNIZZA A ROTTERDAM COSTA TANTO