A farlo questa volta è il presidente del consiglio comunale Pippo Previti che oggi ha presentato la proposta di delibera con cui il Comune potrebbe decidere di sposare il progetto già avviato in 120 comuni italiani
Aderire alla strategia Rifiuti Zero significa puntare ad un traguardo ambizioso: azzerare i rifiuti entro il 2020. Significa anche diventare un comune virtuoso, avere incentivi importanti per la differenziata, creare opportunità di lavoro. Per farlo però bisognerebbe portare la differenziata a livelli lontani da quelli attuali, stabilendo per l'anno in corso il 45% della raccolta differenziata, per il 2014 il 55% e il 65 per il 2015. Ci crede però fermamente il Presidente del Consiglio Comunale Pippo Previti che oggi ha presentato la proposta di delibera Rifiuti Zero che porterebbe anche Messina a far parte dei 120 comuni che in Italia hanno già aderito a questa strategia. La proposta ha trovato già l’appoggio del consigliere e capogruppo del Pd al Comune, ormai candidato sindaco del centrosinistra, Felice Calabrò. E proprio al futuro sindaco il Presidente Previti vuole lasciare le redini di un percorso che potrebbe iniziare con questa delibera e che punta a ridisegnare totalmente il sistema di gestione dei rifiuti in città. Nel provvedimento si mira alla realizzazione a breve di un centro comunale per la “riparazione e il riuso”, dove ben durevoli e imballaggi potranno essere reimmessi nei cicli di utilizzo, ricorrendo eventualmente anche all'apporto di cooperative sociali e al mondo del volontariato. Previsti quindi la creazione di impianti di biostabilizzazione, di compostaggio e di valorizzazione della frazione organica recuperata e trasformata in compost, di ecopunti per l'incentivazione dell'autoconferimento per sensibilizzare la riduzione, il riuso e il riciclo, e di impianti di trattamento a freddo dei rifiuti residui, che spingono ad un ulteriore recupero di materia, l'eventuale sfruttamento senza combustione dell'energia ricavabile dai rifiuti e la possibile produzione di materia prima. Obiettivi dell'adesione alla strategia internazionale “Rifiuti Zero” sono una corretta gestione del territorio, la riduzione dell'impronta ecologica della macchina comunale e l'incentivazione di nuovi stili di vita. Prevista anche l'istituzione di un Osservatorio, che possa monitorare il percorso verso rifiuti zero, indicando soluzioni ed eventuali criticità.
Caro Presidente del Consiglio Comunale Pippo Previti, è lodevole il Suo interessamento (vicino alla campagna elettorale) al problema dei rifiuti a Messina.
Ma vorrei che Lei è i cittadini capiscano che il programma zero rifiuti, non significa anche zero costi e zero impegno collettivo.
In un momento di crisi dell’occupazione, non parlerei di volontariato e cooperative sociali per la gestione dei rifiuti, tenendo conto che i rifiuti attraverso la loro caratterizzazione si differiscono per C.E.R. di appartenenza.
Per ottenere un serio rientro economico e un risparmio sullo smaltimento, la gestione del rifiuto deve essere industrializzata.
Parola di Gatto
Caro Presidente, ma se non riusciamo a fare la differenziata minima, e cioè mettere da parte 3 contenitori con:
1: Rifiuti organici (Mangiare)
2: Sacco con carta, cartone, plastica, alluminio
3: Sacco nero con materiale non riciclabile
Come pensiamo di poter pensare a rifiuti 0!
Dobbiamo prima cambiare la testa noi Messinesi.
Cultura del riciclo, Tassa più bassa!