Il ministro Alfano concede due mesi di proroga ai Comuni siciliani per votare i bilanci preventivi 2015. La decisione ha consentito al Consiglio comunale, su richiesta dell'amministrazione, di rinviare il voto su Tasi e Tari. Le delibere per la tassa sui servizi indivisibili e quella sui rifiuti erano approdate al foto finish, dal momento che il termine scadeva il 30 luglio.
Il governo concede ai soli Comuni siciliani la proroga fino al 30 settembre per votare i bilanci preventivi e il provvedimento consente all’Aula di rinviare il voto su Tasi e Tari, i cui termini scadevano il 30 luglio (e come sempre sono arrivati in Consiglio ai tempi supplementari, anzi a pochi secondi dal fischio finale).
La notizia della proroga all’esame dei bilanci (e quindi alle delibere direttamente collegate come quelle relative alle tasse sui rifiuti e sui servizi indivisibili) è arrivata a Palazzo Zanca nel pomeriggio, pertanto è apparso scontato che il Consiglio, su richiesta dell’amministrazione, decidesse di dare più tempo alla giunta per predisporre gli atti. Se per la Tasi il pomo della discordia è la destinazione delle somme, per la Tari, la tassa sui rifiuti, il nodo è stato sempre lo stesso. Il parere dei revisori è arrivato mercoledì e la delibera è approdata in Commissione bilancio nel pomeriggio di ieri, quindi a poche ore dal termine entro il quale l’Aula avrebbe dovuto votare i provvedimenti. La proroga quindi “calza a pennello”, senza saperlo il governo ha dato una mano ad un’amministrazione col “vizietto” di presentare al foto finish i provvedimenti.
Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha presieduto al Viminale, la Conferenza Stato-Città, e tra le questioni deliberate, c’è la proroga al 30 settembre dei termini per l'approvazione del bilancio di previsione 2015 dei Comuni della Regione Siciliana, così come richiesto dal presidente Anci Sicilia, Leoluca Orlando, a causa dell'approvazione della legge regionale n.12 del 10 luglio 2015, in materia di armonizzazione dei bilanci.
La seduta si è quindi aperta con l’intervento del vicesindaco Guido Signorino che, prendendo atto della proroga concessa ai Comuni dell’isola ha sottolineato la necessità che il Consiglio rinviasse l’esame delle due delibere “per avere un margine sia pure minimo, non certo di due mesi, per approfondire alcuni aspetti”. L’idea di tutti è quella di un rinvio di alcuni giorni, ma con ogni probabilità i due provvedimenti saranno votati a fine estate se non in prossimità della nuova scadenza, il 30 settembre.
Il rinvio di Tasi e Tari è stato deciso dopo due ore di dibattito nel corso del quale, il tema del contendere è stata la polemica legata alla destinazione delle somme della tassa per i servizi indivisibili. L’amministrazione infatti ha fissato uno schema indicando le sue priorità (vedi articolo allegato) ed ha poi invitato i consiglieri ad integrare o modificare la tabella, aprendo le porte a quel che secondo alcuni è stato un modo per portare acqua al proprio mulino e secondo altri una forma di partecipazione. Da qui le contestazioni su un emendamento correttivo che comunque non è ancora definito perché appunto non si è trovato l’accordo tra consiglieri.
Il capogruppo di Forza Italia Giuseppe Trischitta si è detto sia favorevole che contrario al rinvio: “Da un lato voglio ricordare a quei consiglieri che come i conigli fuggono al momento del voto che se sono stati puliti i tombini e se si è intervenuto per gli alberi è grazie alle nostre indicazioni sui proventi della Tasi e grazie a quei consiglieri coraggiosi che hanno stabilito come usarli. Dico sì al rinvio purché l’amministrazione ci dica come sono state usate finora le somme”. Per il Pd il vice capogruppo Nicola Cucinotta si è espresso positivamente per il rinvio sottolineando come “nessuno ha curato il proprio orticello, ma espresso democraticamente una proposta”. Tema del contendere è stato se la “contrattazione” dei consiglieri per sottoporre all’attenzione dell’amministrazione una serie di interventi da inserire tra le destinazioni dei soldi Tasi, sia democrazia o vecchia politica. A rimettere sui binari la discussione è stata Ivana Risitano, Cambiamo Messina dal basso: “Non capisco perché certe riunioni non si fanno nella sede istituzionale preposta, come la Commissione, è quella la sede unica per le trattative se davvero si vuole dare un contributo collettivo. Si discuta in quelle sedi, non in altre”. Ovvero, se concertazione deve essere, la si faccia in Commissione con la partecipazione di tutti.
Il capogruppo di Felice per Messina Giuseppe Santalco si è invece soffermato sulla Tari, che porterà non pochi dolori ai contribuenti messinesi, anche alla luce di quanto emerso dalla lettera di Ciacci nel giorno dell’addio a Messinambiente: “Il discorso sulla Tari deve essere approfondito. Dopo aver letto la lettera di Ciacci ho capito perché ha abbandonato la nave che sta per affondare, lasciando altri con il cerino in mano”. Avere tempo a disposizione, più delle due ore che senza la proroga sarebbero state concesse all’Aula per valutare la delibera Tari, è indispensabile per non votare a scatola chiusa norme che avranno ripercussioni per le tasche dei messinesi, oltre che per la gestione dei rifiuti. Proprio su questi temi si è soffermato Daniele Zuccarello: “Il rinvio deve essere breve, perché se aspettiamo fino al 30 settembre ci saranno una serie di ritardi per incassare la prima rata e si arriverà a fine 2015. Se il Comune non incassa non potrà fornire servizi efficienti e anche i messinesi pagheranno le conseguenze perché le altre rate si accavalleranno con enormi disagi”.
Sulla Tasi e sull’elenco degli interventi segnalati dai consiglieri è ritornato il Dr Carlo Abbate: “Mi auguro che si proceda non secondo il criterio dell’unicità della richiesta ma della molteplicità degli interventi da fare e spero che l’amministrazione non giudichi la nostra indicazione come se fosse un compitino fatto bene o male, ma nell’interesse della città”. Tutti hanno sottolineato la necessità che il rinvio sia breve “purchè non si arrivi alle calende greche- ha detto Piero Adamo, SiAmo Messina-Spero inoltre che si avvii una riflessione sul fatto che ognuno di noi ha dato un’indicazione come destinazione delle somme non per pensare a sé stesso, ma per la collettività. La pianta dell’antipolitica è cresciuta talmente tanto che ormai si vede una zona grigia anche dove è bianca”.
E’ stato Gino Sturniolo, gruppo misto, a ricordare come il meccanismo adottato possa portare distorsioni: “Ogni consigliere inserisce una proposta e sa che se voterà quella del collega lui farà altrettanto. E’ il metodo di spartizione della torta. Lo scorso anno, per la Tasi avvenne che l’Aula votò dando indicazioni in un certo modo, e dicendo no all’utilizzo delle somme per i servizi sociali, mentre noi sostenevamo il contrario. Ebbene a fine anno è stato lo stesso consiglio a modificare le destinazioni iniziali per far fronte all’emergenza servizi sociali, dando quindi ragione a noi”.
L’unica contraria al rinvio è stata Simona Contestabile: “Non lo dico in riferimento all’ennesimo atto che ci arriva all’ultimo momento, ma se noi votiamo per il rinvio poi c’è chi dichiarerà che non siamo operativi, come l’ex assessore Filippo Cucinotta che ci fa la morale quando lui si è dimesso anteponendo il suo interesse personale a quello della collettività”. Dichiarazioni che hanno scatenato la reazione del vicesindaco pronto a dire “allora votate stasera”, ma Signorino è stato “bacchettato” dall’Udc Franco Mondello. “Lei stasera si rivolge ad un’intera Aula non ad una singola consigliera. Voglio ricordare che è competenza del Consiglio stabilire le modalità d’uso delle somme e lo abbiamo fatto lo scorso anno dando risposte alla città. Ma se leggendo la vostra delibera vedo 500 mila euro per il randagismo e zero euro per i cimiteri allora sono il primo a chiedere più tempo per emendare il provvedimento”.
A chiarire che ancora una volta gli atti sono arrivati in Consiglio in corner è stata la presidente Emilia Barrile per replicare al vicesindaco che ha ribadito che la giunta ha esitato la delibera Tasi il 30 aprile. Elencando le tappe del provvedimento, dal 30 aprile in poi, la Barrile ha spiegato come la delibera sia arrivata per l’esame dell’Aula il 22 luglio senza parere dei revisori ed il 24 completa di parere. La Tari poi è approdata poche ore prima della seduta.
Ultimo intervento quello di Daniela Faranda. Anche l’esponente del Ncd ha bacchettato l’amministrazione per la prassi di mandare i provvedimenti sul fil di lana “il rinvio può quindi servire ad avere gli approfondimenti necessari. Quanto alla Tasi voglio ricordare che non stiamo mettendo i soldi in tasca ma li stiamo destinando ad opere reali" e ha poi concluso ironicamente"è la legge che prevede che sia il consiglio a dare indicazioni sulle destinazioni per le somme, non è un'esclusiva di questa giunta, non possiamo mica dire grazie ad Accorinti perché grazie a lui c’è una democrazia partecipata, Stiamo solo facendo quel che la legge consente e prevede”.
L’esame di Tasi e Tari, grazie alla proroga concessa dal ministro Alfano, è stato rinviato. La prossima seduta ordinaria del Consiglio è il 4 agosto e se in quella sede, o nel corso delle successive sedute ci saranno consiglieri che vorranno prelevare le due delibere potranno farlo. In teoria quindi il voto potrebbe esserci, almeno per la Tasi, già il 4 agosto. In pratica non prima di fine estate, se non a ridosso della nuova scadenza, fissata al 30 settembre, si arriverà al voto.
Anche perché, nel frattempo, sul fronte Tasi i consiglieri devono ancora concordare le destinazioni e se sugli interventi a Piazza Cairoli sono tutti d’accordo è su tutto il resto che c’è chi è più d’accordo e chi meno. Per le trattative adesso ci sono due mesi.
Rosaria Brancato
Per questo mese siamo stati ” graziati” vedremo successivamente le mazzate che ci darà l’amministrazione dal basso.
Comunque il far pervenire in commissione la proposta di delibera è una tecnica ad hoc, per non consentire i necessari approfondimenti da parte degli organi a ciò deputati. Usano le stesse tecniche di tutte le precedenti amministrazioni. Dal Basso, dall’alto di centro di dx di six. è tutto uguale.
Per questo mese siamo stati ” graziati” vedremo successivamente le mazzate che ci darà l’amministrazione dal basso.
Comunque il far pervenire in commissione la proposta di delibera è una tecnica ad hoc, per non consentire i necessari approfondimenti da parte degli organi a ciò deputati. Usano le stesse tecniche di tutte le precedenti amministrazioni. Dal Basso, dall’alto di centro di dx di six. è tutto uguale.
PENSO CHE AL DI LA’ DELLE LEGGI VI E’ LA COSCIENZA – OVVERO IL CONSIGLIO COMUNALE ESPRESSIONE DEL POPOLO E NON DEL SINDACO E GIUNTA – DOVREBBE FARE EMERGERE IN QUALE CONDIZIONE VIVONO I MESSINESI – NON E’ CONSENTITO A NESSUNO SOTTRARRE DALLE TASCHE DEI CITTADINI SOMME DA DESTINARE PER QUELLE CHE SONO OPERE SICURAMENTE NECESSARI MA NON QUANTO IL PANE QUOTIDIANO, NON DIMENTICHIAMO LA CONDIZIONE SOCIO/ECONOMICA DELLA NOSTRA CITTA’ – NON SI RIESCE A DARE ASSISTENZA A CHI HA BISOGNO MA RIUSCITE A DESTINARE SOMME PER SERVIZI CERTAMENTE UTILI MA NON INDISPENSABILI. L’AMMINISTRAZIONE DOVREBBE TROVARE ALTRE FORME DI FINANZIAMENTO CHE NON SIA SEMPRE LA SOLITA “LE TASCHE DELLA GENTE” SMETTETELA NON SI PUO’ CONTINUARE COSI.
PENSO CHE AL DI LA’ DELLE LEGGI VI E’ LA COSCIENZA – OVVERO IL CONSIGLIO COMUNALE ESPRESSIONE DEL POPOLO E NON DEL SINDACO E GIUNTA – DOVREBBE FARE EMERGERE IN QUALE CONDIZIONE VIVONO I MESSINESI – NON E’ CONSENTITO A NESSUNO SOTTRARRE DALLE TASCHE DEI CITTADINI SOMME DA DESTINARE PER QUELLE CHE SONO OPERE SICURAMENTE NECESSARI MA NON QUANTO IL PANE QUOTIDIANO, NON DIMENTICHIAMO LA CONDIZIONE SOCIO/ECONOMICA DELLA NOSTRA CITTA’ – NON SI RIESCE A DARE ASSISTENZA A CHI HA BISOGNO MA RIUSCITE A DESTINARE SOMME PER SERVIZI CERTAMENTE UTILI MA NON INDISPENSABILI. L’AMMINISTRAZIONE DOVREBBE TROVARE ALTRE FORME DI FINANZIAMENTO CHE NON SIA SEMPRE LA SOLITA “LE TASCHE DELLA GENTE” SMETTETELA NON SI PUO’ CONTINUARE COSI.