L'amministrazione De Luca ha varato tre regolamenti per incentivare il compostaggio domestico ma anche quello di comunità e di prossimità
Tre nuovi regolamentiper incentivare la pratica del compostaggio. Nell’ottica di ampliare e rafforzare la raccolta differenziata, ma soprattutto per provare a ridurre la quantità di rifiuti che i messinesi gettano nel cassonetto. Ecco perché l’amministrazione comunale ha dato vita a tre nuovi regolamenti che indicano regole, vantaggi e azioni da adottare.
E’ stato tutto inserito in una delibera di giunta che naturalmente dovrà passare al vaglio del consiglio comunale. Le basi però sono state gettate. E l’obiettivo è chiaro: puntare anche sul compostaggio per evitare di buttare l’umido nel cassonetto e diminuire così la quantità di spazzatura che ogni giorno Messina deve portare in discarica.
I regolamenti sono tre perché si punta a creare tre diverse tipologie di compostaggio: quello domestico, in realtà già utilizzato anche in città, quello di comunità e quello di prossimità. Ma vediamo nello specifico di cosa si tratta.
COMPOSTAGGIO DOMESTICO
Il compostaggio domestico può svolgere una rilevante azione ai fini di incrementare la fertilità dei terreni, orti e giardini, utilizzando sostanze che abitualmente vanno ad incrementare la massa complessiva dei rifiuti. Si opera quindi un doppio risparmio, sia collettivo che personale di chi lo pratica.
Chi può farlo?
Tutti gli utenti residenti nel Comune di Messinache intendono praticare il compostaggio domestico, secondo le modalità previste dal presente regolamento, e che si impegnano a non conferire al circuito di raccolta pubblica i rifiuti organici provenienti dalla cucina e/o giardinaggio.
Come e dove si può fare?
I contenitori per il compostaggio devono essere posizionati all’aperto e poggiare su suolo naturale. Il compostaggio dovrà essere effettuato su terreni privati, di proprietà o in disponibilità, pertinenziali o quantomeno adiacenti all’abitazione per cui si richiede l’agevolazione, in quanto presupposto della riduzione della tariffa sui rifiuti è la pratica continuativa e non occasionale.
È ammessa la pratica del compostaggio anche in terreni di proprietà o in disponibilità che non si trovano nelle immediate vicinanze dell’abitazione, qualora l’utente dimostri la frequentazione abituale dei luoghi.
Compostiere
Per agevolare la pratica del compostaggio, il Comune di Messina distribuisce ai cittadini che ne faranno richiesta un contenitore apposito detto “compostiera”. Le compostiere sono progettate per portare a termine il processo di compostaggio di quantità di scarti biodegradabili, prodotti da una famiglia media di tre/quattro persone con circa 80/100 mq di giardino.
Non è vietato effettuare il compostaggio senza avvalersi del contenitore fornito dal Comune, se si possiede lo spazio sufficiente possono essere utilizzati altri sistemi.
Benefici
L’utente che aderisce al compostaggio domestico può usufruire, in comodato gratuito, di una compostiera domestica, nonché di una agevolazione della parte variabile della tariffa TARI.
Il vantaggio principale del compostaggio domesticoè costituito dall’ottenimento, in casa e a costo zero, di un prodotto di alto potere fertilizzante, fino al doppio del valore nutritivo dei prodotti chimici in commercio.
La comunità intera beneficia dell’attività di compostaggio domestico per la riduzione dei costi e delle emissioni nocive legate alla raccolta, al trasporto e al trattamento della frazione umida dei rifiuti in impianti esterni.
Verifiche
L’Amministrazione Comunale può disporre di effettuare in qualsiasi momento presso gli utenti che aderiscono al progetto compostaggio, le verifiche necessarie, al fine di valutare la corretta applicazione del presente regolamento.
Nel caso in cui l’utente si rifiutasse di sottoporsi a tali verifiche o risultasse inadempiente, l’Amministrazione dispone il ritiro della compostiera e la perdita dei relativi benefici.
IL COMPOSTAGGIO DI COMUNITÀ
Il secondo regolamento riguarda questa nuova possibilità di fare compostaggio. Non solo gli utenti singoli quindi, ma anche condomini, associazioni, consorzi, attività non industriali potranno avviare questa pratica.
Le regole ovviamente sono diverse, chi vorrà aderire dovrà presentare intanto un’autorizzazione SCIA dopo l’installazione dell’apparecchiatura. In questo caso le apparecchiature utilizzate non dovranno superare la capacità di 130 tonnellate annue. Dovrà essere nominato un “responsabile” e un “conduttore” che avranno il compito di vigilare e assicurare il corretto utilizzo delle compostiere.
Benefici
Anche in questo caso il Comune può riconoscere a tutte le utenze che svolgono il compostaggio di comunità una agevolazione tariffaria della TARI.
IL COMPOSTAGGIO LOCALE O DI PROSSIMITA’
E’ il compostaggio aerobico di rifiuti biodegradabili, derivanti da attività agricole e vivaistiche o da cucine, mense, mercati, giardini o parchi, condotto in apparecchiature che hanno una capacità di trattamento che non supera le 80 tonnellate annue.
In questo caso dovrà essere il Comune a fornire le apparecchiature che potranno essere posizionate all’interno di Centri Comunali di Raccolta, di Isole Ecologiche, di terreni agricoli e demaniali.
Potranno utilizzare questi punti di compostaggio anche i singoli utenti. E anche in questo caso sono previste delle riduzioni sulla Tari per chi dimostra di utilizzare continuativamente questa tecnica.
QUANDO SI INIZIA?
I regolamenti sono pronti, ma non ancora in vigore. Sarà il consiglio comunale a dire l’ultima parola. Però forse è bene iniziare ad informarsi e a comprendere come funziona questa pratica.
Francesca Stornante
Sono 40 anni che faccio il compostaggio. Chi ha del terreno, in un angolo, mette dei legnetti per respirare, mettere gli scarti vegetali, ogni tanto coprire con terra, e bagnare.-
Non mettete avanzi del mangiare. L’olio inquina.
Quando avete raggiunto l’altezza di un metro, coprite con qualche palata di terra e lasciate il tempo che occorre.
Iniziate un’altra parte, con lo stesso procedimento-