Riceviamo e pubblichiamo questa riflessione di Fabio Puglisi, dal suo blog, che invita ad un approccio nel rapporto con i figli più consapevole e meno irresponsabile di quello che oggi viene adottato dalla gran parte delle famiglie. L'associazione Gli invisibili dedica ai più piccoli numerose iniziative
Educare non significa riempire un secchio ma accendere un fuoco
…il contenuto sociale che intende perseguire l'associazione Gli Invisibili, non si limita alla mera assistenza di tutte quelle persone che si trovano, per svariate motivazioni, in difficoltà. Il fine più nobile di questa associazione è quello di prendersi cura del prossimo in una ottica di crescita non solo delle persone adulte, ma principalmente dei giovani.
I giovani sono lo specchio di noi adulti. I giovani, in particolare i bambini, emulano i nostri comportamenti; vedere una mamma o un papà prendersi cura di una persona, di una famiglia, aiuta il bimbo o il ragazzo nella sua crescita psichica.Ormai sappiamo tutti che in questa società c’è qualcosa che non va. Il prototipo della società in cui viviamo è quella del "mondo dei più furbi". Se tu mi passi davanti allora lo faccio anche io. No. Non va bene. Se a 6 anni consenti a tuo figlio di fare quel che vuole, se lo difendi quando è indifendibile, se ridi quando fa il maleducato, se lo giustifichi quando risponde male ad un’insegnante o ad un amico allora non hai capito nulla né sull’educazione né sul rispetto del prossimo.
Si parla di bullismo e non solo a scuola ma anche per strada, sugli autobus, negli oratori. E tutto questo perché sta avvenendo?
Perché il concetto che ormai passa è quello della prevaricazione, perché prevaricare in una società in cui manca il rispetto delle regole è il solo modo di poter sopravvivere!
Ma tutto questo non porterà altro che la distruzione dei principi umani; la distruzione del concetto stesso dell'uomo. Poco tempo ancora e piano piano il mondo si dividerà tra i potenti e gli oppressi; tra chi vivrà nel benessere e chi quel benessere lo creerà con la loro sofferenza. Se tu aiuti il prossimo, sorridi, saluti, ringrazi, stai certo che lo faranno anche i tuoi figli. Gli verrà naturale. Se tu sei al bar e tuo figlio mangia la brioche o le noccioline e quando ti alzi per terra sembra che sia passato uno tsunami allora ti pieghi sulle tue belle ginocchia, prendi un fazzoletto di carta e pulisci. Magari ti ricordi di tenere il bambino vicino la prossima volta e di insegnargli piano piano a stare al mondo. Noi genitori dobbiamo stare attenti a quel che diciamo. Se l’insegnante sgrida nostro figlio o si lamenta del suo comportamento non possiamo dare giudizi negativi in merito al comportamento di chi rappresenta un’istituzione, soprattutto non davanti a nostro figlio. Sminuiremmo la figura del l’insegnante e nostro figlio si sentirà autorizzato a comportarsi come vuole perché difeso direttamente da noi.
Altro errore gravissimo che facciamo è quello di criticare qualcuno in presenza dei nostri figli. La critica non è costruttiva. Il paragone non è costruttivo. Nostro figlio non è onnipotente !!! Nostro figlio ha pregi e difetti. A noi sembrerà il migliore e magari lo è anche. Possiamo gratificarlo, dirgli che siamo orgogliosi di lui. Ma non dobbiamo farlo sentire onnipotente perché il passo dall’egocentrismo alla maleducazione è brevissimo. Ecco che quanto intende perseguire l'associazione Gli Invisibili, non è solo aiutare gli altri, ma ancor prima aiutare noi stessi, noi che Gli Invisibili rappresentiamo con la nostra vita, con i nostri comportamenti, con i nostri modi di essere.
Aiutare spesso non ha un significato univoco. Spesso chi aiuta ha come un fine recondito di soddisfare un proprio desiderio; mettere a posto la propria coscienza! Ma se da un lato questo può anche essere bello, perché ci rende sereni nel farlo, dall'altro non dobbiamo perdere l'occasione per crescere dentro. Aiutare l'altro significa aiutare te stesso, perché l'altro è l'uomo ossia ciò che sei tu. E se l'altro sta bene, tu stai bene, tutti stiamo bene. Ed ecco il motivo per il quale Gli Invisibili chiedono agli adulti di far partecipare i propri figli agli eventi che organizza; chiede e chiederà a tutti i volontari di portare sempre con loro i propri figli poiché loro possano vedere, possano imparare e possano crescere insieme a noi.
La crescita di una società, passa dalla crescita dei singoli. La crescita di una società avviene solo attraverso i giovani.
Buon Natale, Fabio Puglisi
Davvero invisibili.. senzatetto e famiglie disagiate ancora si domandano dove sono finiti… ah ecco! Ad educare bimbi. -.-
Davvero invisibili.. senzatetto e famiglie disagiate ancora si domandano dove sono finiti… ah ecco! Ad educare bimbi. -.-