di seguito la riflessione di un lettore di Tempostretto, Danilo Perri sull'attuale situazione politica italiana
Ma cos’è la destra cos’è la sinistra” questa è una strofa di una canzone apparentemente satirica di Giorgio Gaber del 1994 nella quale l’autore, da ironico intellettuale qual era, aveva constatato la fine delle ideologie qualche hanno dopo la caduta del muro di Berlino.
Destra e sinistra non hanno oggi degni rappresentanti come Berlinguer e Almirante che si rivolterebbero nella tomba vedendo l’attuale proscenio politico.
Da una parte una destra sgretolata e ingurgitata da un “aziendalismo” dilagante composto da un padrone e da tanti maggiordomi che, simili a prefiche, ripetono a memoria la stessa cantilena funebre al capezzale di Dio, Patria e Famiglia. (Dio è morto per davvero!)
Dall’altra una sinistra intenta a dedicare il suo tempo parlamentare e mediatico a battaglie ideologiche che, per quanto sopra, non attirano più l’attenzione di alcuno. Mentre il pensionato sociale, il disoccupato (giovane o di mezza età), il sottopagato, lo sfruttato, il malato cercano disperatamente prosa, la sinistra ha offerto (e continua a offrire) solo poesia per la gioia di chi promette di riempire la pancia e non la mente (non commettiamo l’errore di definire di destra tali personaggi).
Un solo esempio dirimente.
Ogni 23 maggio si commemora l’omicidio dei giudici Falcone e Borsellino che hanno fatto il loro dovere di servitori dello Stato dando la vita a difesa della Patria contro il nemico “mafia”.
In questa manifestazione non di rado capita di vedere sventolare delle bandiere rosse di chi, a suo modo di pensare, accumuna questi due eroi a un'altra vittima della mafia: Peppino Impastato militante comunista.
Ma per la sinistra, soprattutto quella estrema, esiste lo Stato? esiste la Patria? Non è un concetto chiaramente di destra la difesa della Patria? Ma la sinistra non si schiera apertamente con la teoria negazionista del “concetto Italia” che oggi è tanto diffusa e che vuole l’abbattimento di ogni confine geografico e antropologico?
In Italia ci si accorse della perdita di Destra e Sinistra nei primi anni 90; il cittadino messinese non avvertì tale perdita…il motivo? La nostra città aveva precorso i tempi! Salvo rarissime eccezioni destra e sinistra non sono mai esistite. Anzi, per dirla tutta, sono sempre state commiste, a guisa delle acque di Punta Faro, originando una chimera dai mille volti.
(un breve inciso a proposito di Punta Faro: qualche baldo rappresentante messinese ha mai richiesto all’UNESCO di inserire tra i patrimoni dell’umanità Capo Peloro?)
Tale mostro, al cospetto del quale Scilla e Cariddi sono due innocui granchietti, ha vissuto indisturbato in mezzo ai pesci buddaci che hanno accettato di buon grado questa orrifica chimera perché utile alla loro sopravvivenza.
Da qualche anno, però, i buddaci, di cui sopra, mal sopportano questa malefica creatura e la sua progenie di purpiceddi, quaglie (famose per i loro salti) e camaleonti così si sono rivolti a Budda con la speranza di interrompere queste reincarnazioni e vedere così il mostro raggiungere il Nirvana.
Ma il mostro non ha religione e prosegue imperterrito a sbranare ogni ideologia che timidamente compaia tra Giampilieri e Ortoliuzzo (e anche oltre…).
Il destino ineluttabile del cittadino messinese è quindi quello di avere un elenco telefonico limitato a soli 4 cognomi dei quali, come se non bastasse, uno solo indigeno? Non esiste speranza per i vari Rizzo, Russo, Arena, Ruggeri, etc (in rigoroso ordine di diffusione)?
Purtroppo il pesce buddace vive alla giornata e , tranne uno sporadico rigurgito, si abitua presto a qualsiasi cibo trovi nel suo mare.
L’unica speranza è che il mostro abbia una folgorazione (da Budda, Dio, Brahama, Shiva, Vishnù, Allah, o qualsiasi altra divinità compassionevole) e, prendendo atto della sua crescente impopolarità, decida sua sponte di scomparire tra i gorghi di Scilla e Cariddi.
Credo che ciò avverrà quando il buddace imparerà a chiudere la bocca…
Grazie a queste due fortunate coincidenze Messina potrebbe precorrere nuovamente gli eventi nazionali facendo rinascere in riva allo Stretto la Destra e la Sinistra:
“Tutti noi ce la prendiamo con la Storia ma io dico che la colpa è nostra è evidente che la gente è poco seria quando parla di sinistra o destra…Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra.…” (G.Gaber)
Danilo Perri