Nella Sicilia della segnaletica a misura di residente....Maria Andaloro fa un appello al partito degli astensionisti, il partito del Das "Demotivati, assenti e silenti" , perchè solo quel 50% che finora per ovvi motivi ha scelto di non votare, può, con un atto d'amore, tornando ad occuparsi di politica,cambiare le cose.
#qualunquisticamente
Bisognerà dar voce al partito degli astenuti. Perché purtroppo il loro silenzio, la loro protesta, la loro assenza, in democrazia non aiuta. Specie quassud.Anzi… E perché?! Perché stamattina #cadìadaseggia. Ho visto la parola "turismo" sbandierata su una foto suggestiva, bello! Usati, la suggestione e la parola, entrambi come bandiera, finalmente per la scelta giusta del candidato “Giusto nel posto Giusto!” E ho visto ad Agrigento candidarsi a sindaco alla prossime amministrative, nel caos generale di scandali e scoop, un veneto, leghista. Avremo presto tanti arancini col radicchio?
http://livesicilia.it/2015/02/06/salvini-apre-la-caccia-grossa-in-sicilia-e-tenta-lo-sfondamento-degli-alfaniani_594659/
E ho visto Salvini arrivare a Palermo a sostegno far salire sul carroccio della Lega Lines un po' di siciliani. Campagna acquisti si chiama?! Saliranno sul carroccio che non è il carretto siciliano. Ma a questi non importa come vanno, con chi vanno, importa dove vanno. Ecco, fossi del partito degli astenuti, se dovessi votare in quel posto Giusto e quindi non trovassi in tutta l'offerta propinata il mio/a candidato/a per tutta la campagna elettorale, partita sotto traccia, starei ferma ma non a casa, andrei sarei presente e manifesta, in mezzo. Parteciperei e ascolterei i confronti dei vari candidati "Giusti" senza stare fra le tifoserie. E porrei domande! Aspettando le risposte, possibilmente non alibi e nemmeno promesse. Esempio: Si voterà a Milazzo?! Parleranno, dibatteranno e si confronteranno solo i pro e i contro ci saranno i tifosi dei pro e dei contro che tenderanno ognuno a difendere e dividere e/o compiacere l'elettorato, rivolgendosi con messaggi, programmi e progetti rivolgendosi a elettori che, forse, andranno a votare senza minimamente badare, senza occuparsi di quel 50% degli elettori del partito DAS: Demotivati Assenti e Silenti.
Preoccupandosi così solo dei numeri, degli incroci sezioni/votanti/quartiere che gli consentiranno di vincere e non della qualità di consenso che offriranno e condivideranno col territorio. L'appello è al partito del DAS, quindi. Questo circa 50%, dovrebbe, uscire fuori per amore della storia, della sua comunità, di figli e nipoti e magari ultima ma non ultima, della Democrazia! Non dal basso, lista di tecnici e professori e nemmeno con la scelta di genere, la "lista rosa" mi fa venire l'orticaria. Siamo 60 milioni gli italiani, e tutti devono essere rappresentati, contadini e professionisti, uomini e donne. Ma è necessario votare, tutti. Gli astenuti, le schede bianche, le nulle sono persone, non numeri. Scegliessero pure loro per amore di democrazia, noi che ce l'abbiamo e che possiamo esercitare il diritto di voto. Che è pure un dovere. Io credo nelle differenze, nella integrazione e nella condivisione di esperienze pure sbagliate, messe insieme per il Bene comune. L'indifferenza, no. Genera una politica difettosa. Che si ribalta su chi ci crede ancora. Ecco, loro, gli uomini e le donne del DAS, composto da vecchi elettori delusi e da giovani demotivati, dovrebbero fare uno sforzo, temporaneo, e dedicarsi con attenzione alle prossime vicende politiche, locali e non. Capisco che appare loro come uno spettacolo perdibile, anzi, da evitare. Intravedono noiose compagini occasionali, simili a compagnie teatrali (leggi liste inciuciate e approntate spesso last minute oramai con difficoltà per eccesso di usura dei nervi e fine copioni). Ma forse, se tutti i vecchi delusi e giovani demotivati fossero nelle piazze e nelle "convescion" da uomini liberi quali sono, seriamente come sanno (non come le sceneggiate tipo forconi e forchette & c. …) Guardassero dritto negli occhi chi si propone, potrebbero e saprebbero così scardinare le modalità di composizione liste (mischiando sauri e opi e opi** dove l'opi sono vestite da sauri, i sauri travestiti da opi e che sono in realtà tanti, troppi, pisci surici, ossia inutili!). Ci mancavano giusto le trote (i leghisti di quassud in maniche corte…) Chi si propone, sarebbe costretto a scolpire a fuoco sulle tavole come Mosè gli obiettivi, dovrebbero assumere le responsabilità di proporre pochi ma seri progetti. E non per forza il libro dei sogni e le ipotesi futuristiche; presentassero proposte di buon senso e programmazioni serie; proposte fattibili e soluzioni urgenti al dissesto idrogeologico prima di pensare e protestare per le solite storie, dal ponte sullo stretto all'aeroporto sotto casa…
Si preoccupassero ad esempio della messa in sicurezza di strade ed edifici in caso di sisma e a come aiutare l'agricoltura e il patrimonio culturale, storico e artistico che assieme alle spiagge e al clima favorevole ci liberassero dalle catene delle industrie inventate per inquinare a bordo mare. Che portano solo alle battaglie per gli ammortizzatori sociali che azzerano la produttività. Impegni precisi piuttosto che cavalcare i difetti dell'avversario o mandare messaggi subliminali, millantare competenze e lanciare accuse per creare caos e spostare l'attenzione. Buoni solo per strappare applausi figli di astio e rancore, spesso, personale e soprattutto utili a racimolare i voti necessari promettendo Sviluppo e Magie !
Insomma, il partito dei DAS dovrebbe chiedere i cv dei "nuovi" salvatori della patria che si candidano raccontando cosa e dove erano negli ultimi 30 anni. Magari fra un riciclo e l'altro… Capire se conoscono e cosa hanno detto e FATTO per esempio su alcune banali criticità.
Esempio banale: sanno che se scendi dal treno a Milazzo, trovi quella stazione sporca, abbandonata, pericolosa e senza servizi? E senza esseri umani in servizio?
Che c'è solo la biglietteria che sputa i biglietti se paghi col metodo che dice lei. Lo sapranno!? Certo, se ti muovi in centro a piedi o usi l'auto per gli spostamenti è ovvio che non potrai capire cosa significhi arrivare nel nulla e restare, straniero o indigeno, solo nella campagna stretta fra la raffineria e il mar mediterraneo e le Isole Eolie unico motivo che li porta fin li! E i pendolari? Boh! Forse i giovani sopportano tutto, tanto andranno via, il resto se ne escono con il solito "tanto non cambia nenti…" Un po' come la segnaletica stradale. Tutta la Sicilia ha la segnaletica a misura di residente. Non c'è! …e se c'è, ad un certo punto o non si legge o sparisce. Tanto quelli che stanno li, i locali non ne sentono il bisogno, le strade, le conosciamo. E i turisti? Se ci sono, S'arrangino! Tanto stanno sparendo pure loro. E non solo per la segnaletica…Amen
Maria Andaloro