"C'è ancora tempo per istituire l'Autorità Portuale dello Stretto" dichiara la deputata messinese che ha presentato la sua prima proposta di legge
La parlamentare di Forza Italia Matilde Siracusano ha scelto di presentare, quale prima proposta della sua attività alla Camera l'istanza di istituzione della 16esima Autorità Portuale, quella dello Stretto (e che comprende Messina, Milazzo, Reggio Calabria e Villa San Giovanni).
"È necessario valorizzare le enormi potenzialità dell'Autorità portuale di Messina e rivedere l’accorpamento previsto dalla riforma della logistica elaborata dal precedente governo nazionale, in modo da prevedere che le stesse autorità siano competitive nell'ambito delle aree portuali europee e mediterranee”, scrive la deputata- Portare da 15 a 16 le AdSP (Autorità di Sistema Portuale) non è affatto impossibile e siamo ancora in tempo per intervenire. Messina è attualmente il primo porto italiano passeggeri ed uno dei principali in Europa; è inclusa nel corridoio europeo Helsinki-La Valletta e gestisce i collegamenti con le Eolie. Per le merci, poi, la nostra Autorità occupa una posizione di enorme rilievo collocandosi tra le prime quindici tra i porti italiani, e ha un raccordo ferroviario pronto ed adeguato al traffico"
La Siracusano evidenzia come alla luce delle peculiarità dell’ Authority che coinvolge Messina, Milazzo e Tremestieri, si debbano assolutamente tutelare escludendo l'accorpamento con altre realtà che hanno caratteristiche e specificità di tipo assolutamente diverso dalla nostra, per di più perdendo la governance sui porti, rinunciandone, oltretutto, in favore di Gioia Tauro.
"L’AP di Messina è un ente sano e non può certo essere ridotta a bancomat per sanare i deficit del porto core calabrese. In tal senso ho ritenuto di intervenire subito in merito. Sono orgogliosa che la mia prima proposta alla Camera verta su una tematica che interessa il mio territorio. E soprattutto che questa interessi un tema di tanta delicatezza sul quale tantissimo si è detto e pochissimo si è fatto. La politica ha il dovere di lottare per raggiungere traguardi di interesse comune. Su questo argomento (e molti altri) non bisogna abbassare la guardia e io non intendo farlo”, conclude.