Continua la farsa della riforma delle Province. Come da copione sono state annullate le elezioni del 29 novembre, dopo l'impugnativa della norma da parte del governo Renzi. Commissari prorogati fino al 30 giugno 2016, la norma torna in Commissione. Il Crocetta "quasi quater" presentato all'Assemblea
Tutto come da copione. L’ultima puntata dalla riforma- barzelletta sono state le elezioni annullate ma costate già 50 mila euro per operazioni pre-elettorali che si sapeva benissimo sarebbero state inutili.
L’Ars ha infatti approvato, e non poteva essere altrimenti, la norma che annulla le elezioni del 29 novembre per i Presidenti dei Liberi Consorzi ed i sindaci delle Città Metropolitane di Messina, Catania e Palermo. La stessa norma proroga fino al 30 giugno 2016 i commissari delle ex province diventati ormai dei vicerè nominati da Crocetta nella primavera del 2013 nelle more di una riforma rimasta solo virtuale e diventata il simbolo di un governo regionale disastroso e a tratti farsesco. E non possiamo non definire che farsa tutta la vicenda della riforma delle Province, compresi gli ultimi capitoli conclusi con l’ insediamento delle Commissioni elettorali e la presentazione delle candidature quando ormai era noto che le elezioni, a causa dell’impugnativa da parte del governo Renzi, non si sarebbero tenute (leggi qui). Poichè però governatore e alleati erano troppo impegnati nelle trattative per le poltrone e la giunta era stata azzerata la norma non si è potuta votare prima del 10 novembre. Morale della favola, si sono sprecati soldi, e tempo per operazioni del tutto inutili. Annullate le elezioni frutto di una norma impugnata il testo torna in Commissione, per decidere se accogliere tutti i rilievi fatti dal Consiglio dei ministri e quindi recepire la Delrio oppure andare allo scontro fino davanti alla Corte Costituzionale per difendere gli articoli contra-personam. II presidente della Regione Crocetta infatti è orientato a tirare dritto fino alla Corte Costituzionale dal momento che ha confermato una delle norme contestate, quella relativa all’elezione dei sindaci delle Città Metropolitane (la Delrio infatti prevede che sindaco della Città Metropolitana sia automaticamente il sindaco del Comune capoluogo) e ha mantenuto l’articolo anti-Leoluca Orlando e anti-Enzo Bianco. Il presidente dell’Ars Ardizzone, che già ad agosto aveva avvisato sui rischi di costituzionalità delle norme contro Orlando ha ribadito la tesi “o si accolgono tutti i rilievi o si va davanti alla Corte Costituzionale, non è pensabile una terza via”.
La riforma, quasi 3 anni dopo l’abolizione delle province, torna di nuovo in Commissione per altri capitoli di una telenovela stucchevole.
Intanto il Crocetta quater è stato presentato in Assemblea anche se manca un assessore, quello che avrà proprio la delega alle Autonomie locali e per il quale sono in corso trattative con gli alleati minori.
“Sono orgoglioso di questo governo- ha detto Crocetta dimenticando che per 3 anni aveva posto il veto all’ingresso dei politici in giunta e adesso si ritrova lombardiani e cuffariani in squadra- Adesso gli assessori rappresentano a pieno titolo i partiti. A quelli che non hanno ancora una rappresentatività dico che c'è ancora un assessorato e spero di coinvolgere una delle forza attualmente fuori. All’Ars ora chiedo un patto di lealtà”.
Insomma Crocetta “mette in palio una poltrona” e guarda con grande interesse al Ncd che un piede in giunta l’ha già messo con il messinese Carlo Vermiglio, sbarcato a Palermo grazie al tandem Nino Germanà-Gianpiero D’Alia, provocando non pochi mal di pancia in casa Cardinale ed in Sicilia Democratica.
Ovviamente non sono mancate le repliche da parte dell’opposizione.
“Crocetta dipinge una Sicilia che non c'è, la Sicilia dei sogni che vedono solo lui e la sua inguardabile maggioranza variabile- hanno detto i 5Stelle Cancelleri, Ciaccio e Foti- A lui non possiamo che chiedere quello che praticamente chiediamo da un paio di anni a questa parte: si faccia da parte. Basta ricordare tutti i fallimenti: dalle infrastrutture, ai fondi Psr, che rischiano di mettere in ginocchio tantissime imprese, a Garanzia giovani, alla crescente sudditanza col governo Renzi, al Pil peggiore d'Italia. Da tre anni Crocetta ripete le stesse cose e da tre anni viene smentito”.
Altrettanto duro l’intervento del capogruppo di Forza Italia Mario Falcone “Questo è il governo dei nuovi amici di Crocetta, Cracolici che mesi fa parlò di giunta dei camerieri, Pistorio, Cascio, Digiacomo che lo hanno attaccato per tre anni”.
Spara a zero anche Cordaro del Cantiere Popolare: “Siamo passati da Zichichi e Battiato per finire a Cracolici… Noi restiamo opposizione e andremo al governo quando e se vinceremo le elezioni”.
A sottolineare come sia finita la rivoluzione ci ha pensato Nello Musumeci: “Ha tradito Crocetta il patto con i siciliani non può ora chiedere lealtà. E questo governo dovrebbe rappresentare il nuovo? Cracolici e Pistorio sono alcuni tra i più autorevoli rappresentanti dell'esperienza di Lombardo. L'unica novità potrebbe essere Ncd, che si riscalda ai bordi del campo”.
Ma che il Nuovo centro destra sia già crocettiano lo si evince dalle dichiarazioni del vicecapogruppo Fontana: “Questo è un momento solenne. Il quarto governo Crocetta presenta figure politiche che mi rendono fiducioso. Noi siamo il partito della responsabilità. Sottolineando che i politici validi al posto giusto possono realmente fare un buon lavoro, confermo il già assodato ruolo responsabile e propositivo del Nuovo Centro Destra nella imminente stagione delle riforme, essenziale per risolvere crisi e annullare emergenze, se pur rimanendo comunque fuori da governo e maggioranza" . Fontana dimentica o finge di dimenticare che il neo assessore Vermiglio è in quota Area Popolare (cioè Ncd-Udc) e aggiunge “Crocetta non ha comunque la bacchetta magica e nemmeno è colpa sua se si è trovata una regione in preda alla emergenza economica e a quella lavorativa. Siamo fiduciosi che si saprà recuperare il tempo perduto". Fontana ha poi annunciato la collaborazione sempre più stretta con Udc con l'auspicio che possa formarsi gruppo unico nei prossimi mesi.
Rosaria Brancato
Mi viene il vomito a sentire queste dichiarazioni, di tutti nessuno escluso.Mi sento violentato nella mente e nell’anima.
Mi viene il vomito a sentire queste dichiarazioni, di tutti nessuno escluso.Mi sento violentato nella mente e nell’anima.
INCAPACI BANDA DI RAGAZZINI NON CONOSCETE E NON SAPETE GESTIRE NULLA DI NULLA. QUANDO C’E’ UDC E NCD (VEDASI A LIVELLO NAZIONALE ALF ANO-D’ALIA), QUESTI SONO I RISULTATI. E’ INUTILE DIRE CHE CORCETTA SI E’ TROVATO UNA REGIONE DISASTRATA. LA COLPA E’ ANCHE SUA QUANTI ASSESSORI HA SOSTIUITO? PIU’ DEGLI ANNI DI MATUSALEMME. CHE VOLETE ORMAI LA SICILIA NON HA PIU’ LE FAMOSE “3 GAMBE” HA SOLO UNA E IN BILICO DA SITUAZIONE DA UBRICO FRADICIO. AREA UDC AREA NCD AREA DEL CONTINENTE AREA DI PESCESTOCCO. MA CHE VOLETE. TRA MESSINA POLITICA E PALERMO POLITICA ALTRO CHE I BARBARI CHE HANNO DISTRUTTO L’IMPERO ROMANO QUESTI SONO I RISULTATI DI PERSONAGGI CHE VORREBBERO FARE MISCHINI,SOLO DISTRUGGERE SICILIA|
INCAPACI BANDA DI RAGAZZINI NON CONOSCETE E NON SAPETE GESTIRE NULLA DI NULLA. QUANDO C’E’ UDC E NCD (VEDASI A LIVELLO NAZIONALE ALF ANO-D’ALIA), QUESTI SONO I RISULTATI. E’ INUTILE DIRE CHE CORCETTA SI E’ TROVATO UNA REGIONE DISASTRATA. LA COLPA E’ ANCHE SUA QUANTI ASSESSORI HA SOSTIUITO? PIU’ DEGLI ANNI DI MATUSALEMME. CHE VOLETE ORMAI LA SICILIA NON HA PIU’ LE FAMOSE “3 GAMBE” HA SOLO UNA E IN BILICO DA SITUAZIONE DA UBRICO FRADICIO. AREA UDC AREA NCD AREA DEL CONTINENTE AREA DI PESCESTOCCO. MA CHE VOLETE. TRA MESSINA POLITICA E PALERMO POLITICA ALTRO CHE I BARBARI CHE HANNO DISTRUTTO L’IMPERO ROMANO QUESTI SONO I RISULTATI DI PERSONAGGI CHE VORREBBERO FARE MISCHINI,SOLO DISTRUGGERE SICILIA|
A giugno 2016 saranno 3 anni esatti che il commissario dell’ex provincia di Messina (funzionario prefettizio) , senza alcuna investitura popolare, amministra un territorio estesissimo che va da Tusa a Giardini Naxos. È’ evidente che tale lungo ed inaccettabile commissariamento ha trasformato un nostro validissimo dirigente statale in un abile politico. Non potrebbe essere diversamente, del resto. Viene spontaneo chiedersi, pertanto, se alla stregua di un magistrato che decide di fare politica, possa un vice prefetto, dopo un impegno politico ( perché è politico e non ci sono dubbi basta spulciare gli articoli di tempo stretto sull’ operato Commissario) così lungo possa poi rientrare nei ranghi ministeriali? Per quanto riguarda le spese n
A giugno 2016 saranno 3 anni esatti che il commissario dell’ex provincia di Messina (funzionario prefettizio) , senza alcuna investitura popolare, amministra un territorio estesissimo che va da Tusa a Giardini Naxos. È’ evidente che tale lungo ed inaccettabile commissariamento ha trasformato un nostro validissimo dirigente statale in un abile politico. Non potrebbe essere diversamente, del resto. Viene spontaneo chiedersi, pertanto, se alla stregua di un magistrato che decide di fare politica, possa un vice prefetto, dopo un impegno politico ( perché è politico e non ci sono dubbi basta spulciare gli articoli di tempo stretto sull’ operato Commissario) così lungo possa poi rientrare nei ranghi ministeriali? Per quanto riguarda le spese n
E gli straordinari ed i gettoni dei componenti delle commissioni chi li paga?
E gli straordinari ed i gettoni dei componenti delle commissioni chi li paga?
..a parte il commissario che decide senza contraddittorio ed ha trasformato l’Ente in un Barnum,dove alcuni dipendenti si arrogano diritti ed autorità senza ostacolo alcuno..mi chiedo da umile ignorante se il tutto, già a monte, sia stato studiato abilmente a tavolino..vedi legge fatta pochi mesi fa (dopo 2 anni di attesa)..di opposizione del governo (già preventivata)..di vizi procedurali (studiati affinchè tutto avvenisse)..e per ultimo mi son chiesto se la manovra che si vuole operare per la sfiducia ad Accorinti sia frutto anche di questo..visto che il governo si oppone alle condizioni scritte su chi deve essere sindaco di questa città metropolitana…Crocetta = elezioni fra tanti..Governo = sindaco del comune più grande..sbaglierò?
..a parte il commissario che decide senza contraddittorio ed ha trasformato l’Ente in un Barnum,dove alcuni dipendenti si arrogano diritti ed autorità senza ostacolo alcuno..mi chiedo da umile ignorante se il tutto, già a monte, sia stato studiato abilmente a tavolino..vedi legge fatta pochi mesi fa (dopo 2 anni di attesa)..di opposizione del governo (già preventivata)..di vizi procedurali (studiati affinchè tutto avvenisse)..e per ultimo mi son chiesto se la manovra che si vuole operare per la sfiducia ad Accorinti sia frutto anche di questo..visto che il governo si oppone alle condizioni scritte su chi deve essere sindaco di questa città metropolitana…Crocetta = elezioni fra tanti..Governo = sindaco del comune più grande..sbaglierò?
CI SONO O CI SARANNO DANNI ERARIALI? ALLORA DEVE INTERVENIRE LA CORTE DEI CONTI DI PALERMO
CI SONO O CI SARANNO DANNI ERARIALI? ALLORA DEVE INTERVENIRE LA CORTE DEI CONTI DI PALERMO
FIDUCIA NEL MINISTERO DEGLI INTERNI? MA QUANDO MAI
FIDUCIA NEL MINISTERO DEGLI INTERNI? MA QUANDO MAI