Citta' metropolitane, al via i tavoli tecnici: tanti attori, poca chiarezza

Citta’ metropolitane, al via i tavoli tecnici: tanti attori, poca chiarezza

Alessandra Serio

Citta’ metropolitane, al via i tavoli tecnici: tanti attori, poca chiarezza

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lunedì 08 Settembre 2014 - 16:33

La vice presidente della Regione Patrizia Valenti apre alla Provincia i tavoli tecnici per definire la riforma nel messinese. Dai sindaci del territorio le richieste sono diversificate. Tanti gli ostacoli tecnici da superare.

Entra nel vivo anche nel messinese il percorso che mira a realizzare la riforma delle autonomie, attraverso il superamento della Provincia e la formazione di liberi consorzi e città metropolitana. Il primo tavolo tecnico è stato avviato oggi a Palazzo dei Leoni, dove la vice presidente regionale Patrizia Valenti e il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone hanno incontrato la deputazione, i sindaci e i delegati dei comuni. Malgrado la legge detti tempi stringenti, entro un mese il percorso dovrebbe essere completato, il quadro emerso oggi è ancora molto diversificato, e i punti fermi sono pochi. Un quadro che proprio TempoStretto ha anticipato nell’Agorà Città Metropolitane pubblicato nei mesi scorsi.

Da un lato ci sono le esigenze del territorio, che sono molto diverse. Lo ha spiegato il commissario della provincia Filippo Romano, e lo hanno ribadito i sindaci alla Valenti. I comuni montani più lontani guardano infatti ad Enna, molti comuni della Valle dell’Alcantara lavorano già al Consorzio Taormina-Etna, con un occhio a Giarre, mentre nella zona nebroidea pare chiaro l’obbiettivo di formare un libero consorzio che avrebbe come comune capofila Patti o Capo d’Orlando.

La Valenti ed Ardizzone hanno chiarito alcuni punti della riforma, soprattutto per quel che riguarda le modalità di attuazione, i tempi, le competenze. I comuni che vogliono aderire all’area metropolitana, ad esempio, devono varare una delibera di consiglio comunale. I comuni che vogliono confluire nel consorzio, invece, devono avviare in tempi rapidi il referendum. Hanno poi annunciato che i tavoli tecnici andranno avanti nelle prossime settimane, per arrivare ad un documento unitario da presentare alla Regione, ed in particolare all’Assemblea, che ha l’ultima parola sulla norma da varare in via definitiva.

“E’ chiaro che si tratta di un processo che sarà definito in maniera graduale”, ha spiegato Patrizia Valenti: “Siamo qui perché sono i comuni che devono metabolizzarlo, inanzittutto, e perché anche noi dobbiamo aggiustare, in corso d’opera, le norme. Deve essere chiaro pure, però, che anche se lavoriamo su realtà che somigliano più a consorzi di comuni, dobbiamo tendere a realizzare l’area metropolitana. E’ nelle città metropolitane, ci insegna il resto d’Europa, che si realizza meglio lo sviluppo, e che il reddito pro capite per abitante cresce più delle altre aree dove invece le città metropolitane non sono state create. Rispetto alle altre due città siciliane, Messina per noi ha una particolarità importante, l’area dello Stretto, alla quale guardiamo con interesse, visto che in quest’ambito si potrebbe finalmente realizzare un’area integrata di trasporti che coinvolge anche sponda calabra”.

“Seguiamo con attenzione anche il dibattito in corso – ha spiegato la Valenti – sul trasferimento delle funzioni, visto che molti comuni chiedono che vengano trasferiti ai consorzi anche le così dette funzioni primarie, che al momento restano alla ex provincia. E’ fondamentale però che le realtà locali accelerino i tempi. La regione farà tutto il possibile anche per aggiustare il tiro, lì dove la mediazione politica dell’assemblea ha sacrificato qualcosa al disegno originario o dove alcune norme non sono chiare, ma il lavoro è in una fase inoltrata: già la prossima settimana, ad esempio, si aprirà a Roma il tavolo tecnico col Governo per definire il capitolo che riguarda i mutui e i tributi, nelle regioni a statuto speciale”.
La parola è passata in fretta alla deputazione locale: l’onorevole Giampiero D’Alia, scettico sulla norma attuale in discussione, ha chiesto comunque di fare in fretta per non perdere le opportunità che la riforma prospetta. La rappresentanza di Capizzi ha prospettato alla Valenti tutte le particolarità che li riguardano, poiché operano sostanzialmente con enti e istituzioni della provincia di Enna. Qualche battuta anche dai sindaci di Castell’Umberto e Antillo, poi tutto è stato aggiornato alla prossima riunione, che il commissario Romano convocherà con le rappresentanze dei comuni che hanno annunciato l’adesione all’area metropolitana.

6 commenti

  1. ma figurati se cè qualcuno che ha voglia di associarsi con Messina,retta da una amministrazione scarsa e con una città che sta sprofondando.Secondo me sara’ Messina ad essere assorbita da Catania in un futuro prossimo se si continua con questi incapaci.

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  2. ma figurati se cè qualcuno che ha voglia di associarsi con Messina,retta da una amministrazione scarsa e con una città che sta sprofondando.Secondo me sara’ Messina ad essere assorbita da Catania in un futuro prossimo se si continua con questi incapaci.

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  3. Messina è sempre stata scarsa, è storia

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  4. Messina è sempre stata scarsa, è storia

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  5. tavoli tecnici?? solo chiacchiere mentre per fare 3 km di mare è una impresa

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  6. tavoli tecnici?? solo chiacchiere mentre per fare 3 km di mare è una impresa

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