Grande soddisfazione per gli spunti emersi dall’incontro, e per l’attiva partecipazione, è stata espressa dal Presidente del Gruppo GI, Gaetano Panzera, che ha sottolineato la necessità di puntare sull’innovazione per ristrutturare il tessuto imprenditoriale della provincia
Si è svolta l’Assemblea annuale dei Giovani Imprenditori di Confindustria Messina, animata da un partecipato momento di confronto sull’innovazione e sulle reti collaborative necessarie a veicolarla. Il Gruppo GI di Messina quest’anno ha voluto aprire le porte dell’ordinaria adunanza a ospiti esterni, rappresentanti dell’ateneo messinese e di associazioni e reti di animazione locale che operano per la cultura dell’innovazione, dando vita ad uno stimolante dibattito sul tema.
Al centro dell’incontro la testimonianza di un acceleratore d’impresa, che supporta sia start up sia imprese già esistenti, che ha condotto il Gruppo GI di Messina e gli ospiti presenti in un percorso che coniuga Tradizione e Innovazione.
Sono stati illustrati progetti sviluppati su imprese, positivamente attive su mercato, che operano in settori tradizionali, dall’agroalimentare di nicchia ai componenti per l’edilizia, e che si sono efficacemente riposizionate innovando processi immateriali e strategie comunicative. Grande soddisfazione per gli spunti emersi dall’incontro, e per l’attiva partecipazione, è stata espressa dal Presidente del Gruppo GI, Gaetano Panzera, che ha sottolineato la necessità di puntare sull’innovazione per ristrutturare il tessuto imprenditoriale della provincia.
“Le start up tecnologicamente innovative sono un importante driver di sviluppo – ha dichiarato il Presidente Panzera –, ma in questo momento dobbiamo dedicare altrettanta attenzione a sollecitare l’innovazione fondata su asset immateriali, ossia processi organizzativi e strategie comunicative, perché questo tipo di innovazione può essere più facilmente approcciata dalle imprese del nostro territorio, che operano soprattutto in settori tradizionali e dispongono di limitati capitali, e consente un rapido riposizionamento sui mercati. Solo una sinergica collaborazione fra tutte le reti di animazione territoriale – ha concluso Panzera – può incidere sulla nostra cultura d’impresa e condurre al rilancio dell’imprenditoria locale”.