L’appello Feneal Uil: “Aprire i cantieri dei progetti già pronti nel giro di 3 mesi”

L’appello Feneal Uil: “Aprire i cantieri dei progetti già pronti nel giro di 3 mesi”

L’appello Feneal Uil: “Aprire i cantieri dei progetti già pronti nel giro di 3 mesi”

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domenica 22 Dicembre 2013 - 08:10

Convegno a Palazzo Zanca per discutere della crisi del settore edilizio. Presenti anche il sindaco Accorinti, l’assessore regionale ai trasporti Bartolotta e l’ex candidato sindaco del centro-sinistra Calabrò

Apertura di un tavolo tecnico con le parti sociali per rimuovere gli ostacoli che impediscono la cantierizzazione delle opere edili coerenti con il “modello di città a misura d’uomo” dell’amministrazione”. E’ questa la risposta del sindaco Accorinti all’appassionato appello lanciato dal segretario generale della Feneal Uil di Messina Giuseppe De Vardo nel corso del Convegno “Dal rilancio dell’Edilizia più occupazione più sicurezza più sviluppo ”, presieduto dal commissario della Uil provinciale Carmelo Catania.

Dopo aver sottolineato il ruolo trainante per lo sviluppo più complessivo giocato dall’industria edile, De Vardo ha manifestato grande preoccupazione per la crisi

attraversata dal settore, nel quale si sono dimezzati i lavoratori attivi e migliaia di imprese sono state falcidiate. Per il rappresentante sindacale,l’aspetto però paradossale è che, a fronte di una situazione così grave, si tengono nel cassetto, per intoppi politici e burocratici, progetti di opere edili per milioni di euro, finanziati con risorse pubbliche e private, che potrebbero dare risposte occupazionali, incoraggiare ulteriori investimenti e rilanciare

lo sviluppo. Progetti rispondenti alle evidenti necessità del nostro territorio,riconducibili non solo al gap infrastrutturale, ma anche all’edilizia abitativa con interi

quartieri da risanare e riqualificare, aree immense da valorizzare ( si pensi, per non parlare d’altro, solo al waterfront dalla zona falcata a Tremestrieri) e all’edilizia di sviluppo.

Secondo De Vardo “vi sono alibi che non reggono più e vanno smascherati. Le chiacchiere sul modello di sviluppo o sulla struttura dell’area metropolitana non sono

più tollerabili; servono solo a perpetuare l’agonia del territorio. Abbiamo già un modello di sviluppo. Anzi, di più, la città ha il Piano Strategico, uno strumento di

programmazione ritenuto dall’Ue trainante e privilegiato ai fini dell’accesso alle agevolazioni comunitarie, passate e future, indispensabili, con le risorse dei privati, per fronteggiare la crisi” . Per segretario generale della Feneal Uil di Messina è arrivato il momento di sciogliere i nodi dicendo chiaramente se il Piano Strategico, la programmazione pregressa e la progettualità conseguente vanno cancellati in toto o, seppur con le dovute modifiche, occorre farvi riferimento per far ripartire lo sviluppo e dare risposte occupazionali. Interrogativi cui rispondere in fretta per decidere priorità e fattibilità dei tanti progetti che si possonocantierizzare.

Progetti che hanno già copertura finanziaria (dalla Via Don Blasco al Porticciolo di Marina Guardia, dalla Mortelle Tono alla Stu Tirone, dallaPiattaforma logistica ai mini grattacieli, Palagiustizia, Porto di Tremestieri, ecc…); e progetti in via di definizione per i quali ci si espone al rischio di perdere risorse private nonché risorse pubbliche già assegnate e successivamente sottratte per il nostro inspiegabile immobilismo (dal risanamento, ai parcheggi, dal contratto di quartiere, al piano città, ecc…) .

De Vardo ha, quindi lanciato un appello: “aprire i cantieri”, molti dei quali nel giro di 3 mesi.

A sostegno delle tesi del segretario generale sono intervenuti l’ing.Cavallaro della Stu Tirone, il Dr. Lupò, presidente della Cassa Edile di Messina e l’Ing.Arcovito,Presidente dell’Ance Sicilia.

Felice Calabrò, candidato sindaco nelle recenti amministrative, nel suo intervento, pur non tribuendo responsabilità dirette all’amministrazione Accorinti, ha invitato ad agire concretamente ripartendo dalle linee guida del nuovo Prg, approvato dalla precedente amministrazione e accelerando sulla progettazione esecutiva, fondamentaleper competere con altri territori e intercettare risorse regionali e nazionali in settori

come l’edilizia scolastica, per spendere le risorse della L.R. 10/90 sul risanamento rispettando il crono programma, le risorse del contratto di quartiere nel Tirone o nelle aree Zir e Zis.

Infine l’Assessore regionale ai trasporti e alle infrastrutture Nino Bartolotta ha confermato l’impegno suo e del Presidente Crocetta per la città di Messina in ossequio al protocollo d’intesa sottoscritto nel mese di giugno, ricordato le tante risorse recuperate, dalla Via Don Blasco, al Risanamento, agli svincoli, alla Stu Tirone, etc e rassicurato sul sostegno agli input che verranno dal tavolo tecnico promosso dal Sindaco

Accorinti.

5 commenti

  1. Finalmente si parla di lavoro e non di chicchiere, speriamo ………
    Accorinti usali sti fondi che Bartolotta sta portando a Messinaaaaaaa

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  2. Finalmente FATTI speriamo siano veri e si riparta a LAVORARE

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  3. Quando la smetterete di parlare dell’universo e farete qualcosa per Messina?
    Togliete le foreste che hanno invaso le strade, eliminate buche e spazzatura, date ordine agli ambulanti a posto fisso, dopo parlate di tutto quello che vi piace, altrimenti fate il favore di togliervi di mezzo.
    Ritengo che soltanto l’onestà non sia sufficiente ad amministrare la città (non la comunità).

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  4. Sono spiacente di dovervi comunicare che per il momento non è possibile perchè il sindaco e la giunta sono impegnati in tavole rotonde dove si dovrà decidere il destino dell’universo: la presenza di Renatino il tibetano la ritengono indespensabile.
    Potrebbero mandare Ialacqua in sua sostituzione ma questo non è stato gradito agli interlocutori perchè potrebbero rimanere terrorizzati.

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