Un Polo di Sviluppo nell'area della Fiera, il Consiglio comunale prepara una proposta per l'amministrazione

Un Polo di Sviluppo nell’area della Fiera, il Consiglio comunale prepara una proposta per l’amministrazione

F.St.

Un Polo di Sviluppo nell’area della Fiera, il Consiglio comunale prepara una proposta per l’amministrazione

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sabato 14 Settembre 2013 - 00:46

Il consigliere comunale Rizzo (Udc) ha redatto il progetto per la creazione di un grande polo in cui proporre le più svariate attività. La proposta sarà tra i punti all'ordine del giorno del consiglio di giovedì.

Oltre 50mila metri quadri in una porzione di territorio con caratteristiche uniche: nel centro della città, lungo il litorale, con un paesaggio tra i più suggestivi al mondo e ben servita dai sistemi di mobilità urbana. Si tratta dell’area della Fiera di Messina, ormai ex Fiera, luogo simbolo di una Messina che non c’è più ma che potrebbe reinventarsi proprio partendo anche da lì. In un ottica di proiezione futura dello sviluppo di un territorio cittadino, ancora oggi troppo sperato e mai concretamente attuato, sarebbe d’obbligo considerare le potenzialità dell’area che ha ospitato le varie edizioni della Fiera Campionaria di Messina.

E’ partito da queste considerazioni il consigliere comunale Udc Mario Rizzo che ha preparato una proposta che sarà inserita nei punti all’ordine del giorno del Consiglio Comunale del prossimo giovedì. Per Rizzo, che ha trovato l’appoggio di tutti i gruppi consiliari rappresentati a Palazzo Zanca, dal centrosinistra al Pdl fino al gruppo Cambiamo Messina dal basso, l’area, di pertinenza dello Stato e gestita dall’Autorità Portuale di Messina, presenta una vocazione prettamente turistica, culturale e commerciale e si presta per qualsiasi attività volta allo sviluppo e alla valorizzazione delle attività produttive della città e dell’interland. Ecco com’è nata l’idea di proporre la creazione in quella zona un Polo di Sviluppo Multifunzionale, una sorta di città dentro la città.

Secondo l’esponente Udc realizzando o adeguando le strutture già esistenti si potrebbero sviluppare numerose attività come il turismo congressuale con servizi diretti al settore promozionale turistico della città, con particolare attenzione al “WorkShop Turistico”. Eventi commerciali e saloni espositivi con spazi interni ed esterni adibiti alla proposta artigianale e commerciale delle risorse produttive locali, mercato cittadino, start-up per i giovani, con adeguamenti strutturali per ospitare direttamente nuove imprese ad elevato contenuto innovativo e tecnologico. Ci sarebbe spazio anche per attività d’intrattenimento, dunque strutture ricreative di alto livello e sintonia con la vocazione territoriale, come quelli caratterizzati dai giochi d’acqua: i cosiddetti “AcquaPark”, attività culturali, come un nuovo teatro e sistemazione dell’Arena per gli eventi musicali all’aperto, attività gastronomiche messinesi, strutture idonee per ospitare i prodotti alimentari, dolciari e gastronomici caratteristici della produzione nobile messinese al fine di creare non solo una mera attività commerciale, ma soprattutto una vera promozione nazionale ed internazionale degli stessi, grazie alla multifunzionalità del Polo. Una parte si potrebbe destinare a spazi per uffici direziona riservati ad aziende private per realizzare luoghi idonei per la funzione di gestione e rappresentanza e infine un parco urbano moderno, cioè un’area riservata esclusivamente alla connettività tra la città ed il Polo stesso con elementi naturali di verde mediterraneo.

Se la proposta verrà approvata dal Consiglio Comunale si chiederà al Sindaco e all’Amministrazione diattuare tutte le iniziative immediate e possibili per convocare una Conferenza dei Servizi con gli Enti preposti e vincolati all’area ex Fiera con l’obiettivo per il Comune di Messina di ottenere dall’Autorità Portuale la concessione pluriennale per la gestione diretta e programmatica del futuro di questa porzione di territorio cittadino, ottenibile in quanto, quest’ultima, non strettamente connessa con le attività legate alla portualità, Inoltre, scopo di tale iniziativa è quella di garantire dalla Regione Siciliana un adeguato finanziamento per rendere idonei gli spazi e le strutture ospitanti il nuovo Polo di Sviluppo Multifunzionale.

Tutto ciò rappresenterebbe per il Comune di Messina l’opportunità di trarre un enorme vantaggio economico dalla gestione del Polo grazie alla concessione onerosa a privati dell’utilizzo di tale area rinnovata. Si realizzerebbero anche concrete opportunità di sviluppo occupazionale e sociale per la comunità, sia nel privato per le nuove iniziative imprenditoriali, che nel settore pubblico per la gestione delle aree stesse tramite personale competente e a tale scopo si potrebbero utilizzare non solo il personale dell’Ente Fiera in liquidazione ed in atto senza retribuzione da circa 20 mesi, ma impiegare anche altre diverse e specifiche unità lavorative mediante bando pubblico.

14 commenti

  1. non faranno mai nulla di tutto ciò.. come ogni volta alle belle parole e agli ottimi propositi non seguirà nulla di concreto.

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  2. Bando internazionale di DE SIMONE o l’idea di grande polo di RIZZO?

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  3. Se l’area è a vocazione TURISTICA manca l’elemento più importante: un luogo d’attrazione culturale, un museo (ad esempio) oppure un acquario.
    L’acquaPark? forse meglio zona Faro Superiore.

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  4. Certo, adesso che l’area è stata usata dai privati, senza un euro avuto dalla politica e dal comune, viene l’acquolina in bocca a tutti questi arraffatori di professione!

    IO MI RIBELLO A QUESTI VERGOGNOSI POTERI!!! COSA AVETE FATTO IN QUESTI ANNI??? QUANTO AVETE ACCUMULATO SULLE SPALLE DEI CITTADINI?

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  5. e chi le fa le imprese voi??

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  6. poi sta gente spesso annziana e non più giovane, che campa di politica da 20 anni e non ha mai saputo creare un solo posto di lavoro degno di tal nome, parla di turismo e di impresa? ahah senza contare i tanti somari e mediocri che popolano questa città, mentre ogni anno fuggono 3 4 5000 persone l’anno. Fatevi il museo della vara e dei canterini, che è meglio

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  7. si ma chi ci dovrebbe venire?? mio nonno in cariola??

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  8. il soloti disfattismo messinese: meglio polemizzare che fare.

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  9. il consiglio comunale e’ l’espressione della +++++++++sul territorio. basti vedere le facce, sentire le parole, vedere i fatti e osservare gli sguardi di tanti consiglieri. eletti con +++, false promesse, piccoli ++++++..

    invece, come ha detto un altro utente, meglio lasciare le cose in mano ai privati che hanno scommesso, investito e fatto QUALCOSA DI CONCRETO in così poco tempo.

    sono stata molto felice di leggere che non hanno avuto nessun contributo da quaesta classe politica, di cui solo Accorinti è un’eccezione.

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  10. Privati privati privati!
    Basta con i politici pd, pdl, udc… tutti a casa!
    Lasciate fare a chi investe con i propri soldi, non con quelli della collettività!
    (che vi +++++++++++++!)

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  11. Leggo sempre con interesse i vostri commenti, spesso pervasi da sentimenti contrastanti, rabbia, delusione, sfiducia, amarezza. Essi hanno un comune denominatore, a differenza della classe politica e impreditoriale messinese, che abbia governato Messina, guardono all’interesse generale. Quest’ultimo è concetto difficile da capire a chi pensa, che tanti interessi individuali privati, liberi di esprimersi senza un controllo delle regole, un pò quello che sia avvenuto in edilizia con la variante generale, producono poi un interesse generale. Chiediamo, o meglio pretendiamo, per questo caso specifico, attraverso TempoStretto, una maggiore informazione e chiarezza delle idee in gioco, a RIZZO in particolare, maggiori riferimenti normativi, la tempistica, più disegni rappresentativi del progetto, che abbia intenzione di portare alla discussione in Consiglio Comunale, l’unica istituzione rappresentativa della nostra comunità, deputata ad avere il diritto all’ultima parola sul territorio dei messinesi.

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  12. Per favore pensate anche ai tanti artisti ed artigiani, messinesi e non: basterebbe iniziare a offrire spazio a prezzi accessibili a noi artisti: garantiremmo animazione tutti i giorni dell’anno: poi si vedrá se non viene nessuno, sono anni che la struttura é inutilizzata. non c’é lavoro ma noi ce lo inventiamo se ci date gli spazi (personalmente lavoro in un metro2 e come me burattinai, giocolieri e tant’altro.

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  13. hai perfettamente ragione…

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  14. Visi pallidi che i vestono soldi?? Difficile a dirsi. Chi esulta per quello che hanno fatto i privati senza soldi pubblici si ricordi che quei soldi pubblici e i proventi delle attività della fiera sfamavano 20 famiglie. Adesso che le famiglie sono alla fame ed i soldi pubblici non arrivano a messina l’unico contento è il privato che ha arraffato tutto quello che ha potuto e che adesso può programmare gli affari del futuro. I giocolieri gli artisti di strada i volontari che hanno animato l’estate fieristica pensino come sono stati bravi a farsi usare…gratis!!!
    P.s. vi ho voluto spiegare il concetto tutto messinese dei FURBI e degli UTILI IDIOTI…..AUGH!!

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