Strade di accesso a Orto Liuzzo. Ancora ritardi sul progetto

Strade di accesso a Orto Liuzzo. Ancora ritardi sul progetto

Marco Ipsale

Strade di accesso a Orto Liuzzo. Ancora ritardi sul progetto

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giovedì 19 Gennaio 2017 - 10:39

I progettisti non lo hanno fornito nei tempi previsti. Il Comune ha chiesto spiegazioni e avviato il procedimento di revoca dell’incarico

Il progetto stava per andare in appalto due anni fa, per un importo di circa 400mila euro, poi tutto si fermò. La viabilità di Orto Liuzzo non garantisce ancora oggi adeguate condizioni di sicurezza. Quel progetto prevedeva un ampio allargamento di via Fazzino (dagli attuali 2 metri e mezzo fino a 7 metri) ma non interveniva su via Marina e via Campanella, le altre due strette strade che collegano la frazione con la strada statale 113 dir, tra l’altro scollegate tra loro per la presenza di alcune costruzioni, che hanno subìto un esproprio.

I cittadini avevano quindi chiesto di dare priorità al collegamento tra le vie Marina e Campanella, in modo tale da poter prevedere un senso unico in discesa sulla via Fazzino e uno in salita sulla via Campanella, o viceversa, ed evitare l’attuale blocco che si viene a creare nel momento in cui due mezzi si ritrovano di fronte. L’altra richiesta era quella di allargare tutt’e tre le strade fino a 4 metri e mezzo. E’ poi necessario rifare l’impianto fognario e di smaltimento delle acque piovane, tanto che anche nello scorso mese di novembre alcune abitazioni si sono allagate alle prime forti piogge.

Il consigliere della VI circoscrizione, Mario Biancuzzo, è tornato a sollecitare l’amministrazione comunale. “I progettisti non ci hanno fornito il progetto nei tempi previsti – risponde il dirigente del Dipartimento Lavori Pubblici, Antonio Amato -, abbiamo chiesto spiegazioni e avviato il procedimento di revoca dell’incarico. Può anche darsi che tutto rientri, dipende dagli esiti dell’istruttoria. Ma, in caso contrario, dovremo fare un progetto interno e non posso dire in che tempi sarà pronto”.

(Marco Ipsale)

8 commenti

  1. Mandateli a casa i progettisti. In venti anni di progetti hanno cercato solo di tutelare gli interessi degli “amici degli amici”. Vergogna!!!

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  2. Mandateli a casa i progettisti. In venti anni di progetti hanno cercato solo di tutelare gli interessi degli “amici degli amici”. Vergogna!!!

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  3. L’iter progettuale è stato abbastanza contorto, forse sarebbe il caso di pensare di affidare l’incarico a dei progettisti del comune

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  4. L’iter progettuale è stato abbastanza contorto, forse sarebbe il caso di pensare di affidare l’incarico a dei progettisti del comune

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  5. Non conosco i progettisti a cui, forse, revocheranno l’incarico (caso abbastanza anomalo). Però non saranno i progettisti dei Comune a provvedere perché la successiva domanda è “chi sono i progettisti del Comune?”…

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  6. Non conosco i progettisti a cui, forse, revocheranno l’incarico (caso abbastanza anomalo). Però non saranno i progettisti dei Comune a provvedere perché la successiva domanda è “chi sono i progettisti del Comune?”…

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  7. Una cosa è certa, questi progettisti in venti anni non sono riusciti, o forse non hanno voluto, trovare una soluzione. Forse perché la soluzione più ovvia, cioè quella di creare il senso unico non è gradita ai loro amici. Vanno comunque sostituiti, anche con altri tecnici esterni che non siano influenzati dai politicanti del luogo che hanno interessi personali e che per un ventennio non hanno consentito di mettere in sicurezza il villaggio. Ma la procura dov’è?????

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  8. Una cosa è certa, questi progettisti in venti anni non sono riusciti, o forse non hanno voluto, trovare una soluzione. Forse perché la soluzione più ovvia, cioè quella di creare il senso unico non è gradita ai loro amici. Vanno comunque sostituiti, anche con altri tecnici esterni che non siano influenzati dai politicanti del luogo che hanno interessi personali e che per un ventennio non hanno consentito di mettere in sicurezza il villaggio. Ma la procura dov’è?????

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