Rimborso utenze e affitti, lettera aperta di CittadinanzAttiva alla giunta De Luca

Rimborso utenze e affitti, lettera aperta di CittadinanzAttiva alla giunta De Luca

Redazione

Rimborso utenze e affitti, lettera aperta di CittadinanzAttiva alla giunta De Luca

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domenica 28 Giugno 2020 - 10:42

"Con quest'amministrazione non è possibile alcuna forma di collaborazione"

CittadinanzAttiva scrive al sindaco, all’assessora ai servizi sociali Alessandra Calafiore ed all’assessora alla programmazione Carlotta Previti per ribadire una serie di punti che sono stati al centro di polemiche. Nella lettera aperta Angela Rizzo, responsabile regionale di CittadinanzAttiva per i servizi sociali evidenzia il ruolo che l’associazione svolge sia a livello nazionale che regionale, nel campo del volontariato sociale.

“CittadinanzAttiva è un’organizzazione, fondata nel 1978, che promuove l’attivismo dei cittadini per la tutela dei diritti, la cura dei beni comuni, il sostegno alle persone in condizioni di debolezza. La nostra missione fa riferimento all’articolo 118, ultimo comma, della Costituzione, proposto proprio da noi e recepito nella riforma costituzionale del 2001. Tale articolo 118 riconosce l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale e, sulla base del principio di sussidiarietà, prevede per le istituzioni l’obbligo di favorire i cittadini attivi…”

CittadinanzAttiva sottolinea come con l’amministrazione De Luca non esista alcuna possibilità  di interlocuzione, certamente a causa “dell’autoreferenzialità, talvolta a livello della sicumera, con cui affronta i problemi della collettività- scrive Angela Rizzo- Vero e’ che con questa bizzarra amministrazione non e’ possibile  nessun tipo di collaborazione, constato soltanto che la campagna elettorale e in particolare la questione servizi sociali, l’avete fatta utilizzando documenti e studi (che circolano sulla rete) prodotti dalla nostra organizzazione. Ma una volta arrivati a gestire il potere, vi siete dimenticati di quanto promesso. Non posso che prendere atto che il comunicato stampa n.  635 del 20.06.2020, del comune di Messina, dà ragione a tutti coloro che a vario titolo avevano contestato la modalità a “rimborso” dei bandi utenze e fitti, perché dopo due mesi di dichiarazioni da parte dell’amministrazione con le quali si dava la colpa di queste disposizioni esclusivamente alla Regione, l’assessore con delega alla programmazione  scrive in  tale comunicato che: “il Comune non può dichiarare che tali indicazione provengano dalla Regione. Probabilmente le sfuggirà che il Comune, in qualità di capofila del Distretto d26, ha l’obbligo di indicare ai Comuni del distretto …” Quindi dopo che per mesi l’amministrazione comunale ha indicato come colpevole della formula a “rimborso” la Regione, smentisce se stessa, il sindaco e la collega dei servizi sociali, dichiarando che  le modalità a “rimborso” sono scelte dell’amministrazione comunale di Messina. Ma nonostante tali puntualizzazioni, ancora oggi, l’amministrazione attiva non interviene a modificare i bandi, continuando a mortificare ed a non dare risposte ai bisogni dei più deboli, cercando goffamente giustificazioni che appaiono ridicole e senza alcun fondamento. Confermano così, qualora ce ne fosse stato bisogno che l’assessore NON LEGGE LE CARTE e che le sue competenze, in materia, sono alquanto ballerine. Invito pertanto sindaco ed assessori a leggere con attenzione gli atti perché, purtroppo, a pagare per la loro superficialità ed improvvisazione, sono sempre le fasce più deboli dei cittadini, che a noi stanno particolarmente a cuore.  

E’ evidente che se si vuole dare risposte esaustive ai più deboli è sufficiente rispettare lo spirito di tutela con cui sono state emanate le direttive della Regione Siciliana – Assessorato alla famiglia e alle politiche sociali, per cui ci auguriamo che amministrazione comunale sia prudente e abbia come scopo primario il rispetto delle norme.

Un ultimo chiarimento sul DPR n. 22 del 5 febbraio 2018, frequentemente citato, il più delle volte a sproposito: si riferisce al rapporto tra l’erogatore dei fondi (UE) e il beneficiario dei fondi erogati (nel nostro caso e’ il Comune di Messina) non come l’interpretazione data dall’assessore Previti. Appare chiaro che l’errore di lettura del DPR ha generato la modalita’ di “rimborso” che ancora oggi dopo svariate segnalazioni da parte di diverse associazioni e di smentite da parte dell’assessorato Regionale alla famiglia e alle politiche sociali, questa amministrazione continua a difendere la modalita’ a “rimborso” come una scelta dettata da norme e leggi. Per opportuna conoscenza invito l’amministrazione a leggere con attenzione la: “GUIDA PER I BENEFICIARI DEI FONDI STRUTTURALI E DI INVESTIMENTO EUROPEI E RELATIVI STRUMENTI UE - Il termine «beneficiari» comprende un’ampia gamma di soggetti interessati, dalle piccole e medie imprese (PMI)1 alle grandi aziende, dagli enti pubblici alle organizzazioni non gover-native e della società civile. Nella definizione di beneficiari rientrano anche università, studenti, ricercatori, agricoltori o pescatori.”

Fermo restando che la rendicontazione dei fondi dei Pdz della 328/2000 e’ regolata da altre Direttive Bastava prendere atto dell’errore grossolano e dire: abbiamo sbagliato, ci siamo confusi, siamo neofiti in materia, riaprire i termini dell’avviso utenze e ripubblicare il bando per i canoni, invece di reagire in modo scomposto ed inutilmente scortese, tenendo sempre presente il ruolo che si riveste nelle istituzioni.

Non e’ consentito a nessuno specialmente a chi riveste ruoli istituzionali, che nell’immaginario dovrebbero tutelare i diritti di tutti, giocare e/o utilizzare chi ha piu’ necessita’ o e’ in uno stato di assoluto bisogno.

Angela Rizzo

Responsabile Regionale di CittadinanzAttiva per i servizi sociali e i rapporti con gli Enti Locali

Un commento

  1. De Luca è prigioniero della immagine di infallibilità autoreferenziale che ha costruito. Vale un quarto di quanto lascia vedere.

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