Al suo posto subentrerà il coordinatore regionale di Fratelli d'Italia Manlio Messina
Ad “aprire le danze”, nonostante alcune resistenze in direzione opposta, è stata l’area autonomista che fa riferimento all’ex governatore Raffaele Lombardo. Già da fine 2018 le indiscrezioni davano per imminente un rimpasto in giunta e sul taccuino dei “nominati” per lasciare spazio, sono finiti diversi assessori.
Così, come da copione, a lasciare la giunta Musumeci è stata Mariella Ippolito, alla quale subentra come assessore alla Famiglia ed alle politiche sociali, Antonio Scavone, lombardiano di ferro ed ex parlamentare.
Scavone, 62 anni, radiologo, è attualmente direttore medico e capo Dipartimento di radiologia all’ospedale Garibaldi di Catania. Da oltre 25 anni è ai vertici della professione medica nel settore della Sanità pubblica e dal 2005 al 2009 ha ricoperto l’incarico di direttore generale dell’Usl 3 di Catania. Il neo assessore è stato deputato e senatore della Repubblica.
Ma la Ippolito non era la sola finita nelle danze dei rimpasti.
Il prossimo a lasciare la giunta regionale sarà l’assessore al turismo, sport e spettacolo Sandro Pappalardo, quota Fratelli d’Italia.
Un cambio in programma da settimane, ma che con ogni probabilità slitterà al dopo elezioni Europee e rientra anche nell’ottica di un’alleanza in lista dei “sovranisti” e che vedrebbe insieme Fratelli d’Italia e Diventerà Bellissima.
Pappalardo dovrebbe quindi essere in lista per le Europee di maggio e subito dopo lasciare il posto in giunta all’attuale coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Manlio Messina.
Oggi a Roma nel corso dell’assemblea del partito sicuramente uscirà un quadro più chiaro. Nei giorni scorsi la Conferenza Stato Regioni ha raggiunto l’accordo sul nome di Pappalardo per il Cda dell’Enit (Agenzia nazionale per la promozione del turismo).
E’ la prima volta che nel Cda dell’Agenzia viene nominato un assessore in carica e la scelta sembra quindi rientrare nell’operazione rimpasto in giunta regionale.
A dicembre Musumeci nel tirare le somme del primo anno di governo si era detto insoddisfatto dell’operato di alcuni assessori, tra i quali la Ippolito e Pappalardo (ma anche Edy Bandiera è finito nel mirino).
La prima casella è stata sostituita, per la seconda con ogni probabilità si dovrà attendere maggio, ma non è detto che il clima pre-elettorale non cambi le carte in tavola. All’appello infatti manca la Lega, che finora è rimasta alla finestra, lanciando spesso e volentieri frecciate. Ma più si avvicina la data delle Europee e più il clima si fa rovente.
Rosaria Brancato