Picciolo: "Crocetta ha confermato la sede decentrata della Regione a Messina"

Picciolo: “Crocetta ha confermato la sede decentrata della Regione a Messina”

Rosaria Brancato

Picciolo: “Crocetta ha confermato la sede decentrata della Regione a Messina”

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sabato 12 Aprile 2014 - 16:18

Nel corso dell'incontro dei Dr a Monreale il governatore ha ribadito la volontà di realizzare una sede decentrata della Regione a Messina. Il dibattito si è poi concentrato sui temi del rimpasto e delle Europee. "Finora Crocetta ha avuto una giunta di persone poco autonome- ha dichiarato Picciolo- noi non saremo così, lo incalzeremo all'Ars, in giunta e in commissione". Ma sul Crocetta bis pesano nuvoloni legati agli scontri con il Pd ed alle liste per le Europee.

Messina non ha un assessore regionale ma Crocetta ha assicurato l’apertura di una sede decentrata della Regione in riva allo Stretto, così come a Catania.

E’ quanto ribadito oggi, dopo l’annuncio di ieri, nel corso dell’incontro dei Drs a Monreale per lanciare “il patto dei moderati”.

Presente il governatore, i temi affrontati sono stati quelli del rimpasto, dei rapporti col Pd e delle Europee. Non sono mancati i toni accesi e, da parte del capogruppo regionale dei Dr, Beppe Picciolo, che non ha ancora “digerito” l’assenza di un messinese in giunta, le bacchettate alla squadra precedente, unite all’appello per imprimere un diverso cambio di marcia al governo se non si vuole restare in panne.

“La verità- ha tuonato Picciolo- è che Crocetta ha avuto una giunta asservita al suo sistema di gestione, composta da persone non dotate di una particolare autonomia politica. Noi non saremo così, abbiamo indicato la persona migliore. La gente vuole fatti, non possiamo più dire, ci sarà un Crocetta tris, un Crocetta quater, basta pause. Dobbiamo portare avanti un’azione incalzante e il nostro movimento deve continuare nella strada intrapresa, con impegno generoso”.

Picciolo ha poi ribadito che il governatore ha dato risposta positiva alla richiesta avanzata da Marcello Greco in merito alla realizzazione a Messina di una sede decentrata della Regione, “per dare maggiori opportunità di crescita e di sviluppo progettuale alla terza città della Sicilia, che è uscita fortemente umiliata dal rimpasto governativo posto in essere recentemente. Apprezziamo – hanno concluso Picciolo e Greco – la risposta data dal presidente su una materia come il diritto di rappresentanza e confermiamo la piena condivisione di un progetto che ci vede come Drs forza ufficialmente di governo, in grado di dare risposte politiche al nostro territorio."

Ma il dibattito a Monreale non poteva non soffermarsi sulla vicenda rimpasto, con il Crocetta bis che nasce sotto una pessima stella, tra le polemiche di mezzo Pd e mezza Udc nei confronti delle scelte operate dal governatore, nonché sui metodi.

C’è chi ipotizza un “rimpasto del rimpasto” alla luce dell’aventino annunciato dai deputati pd cuperliani e da 4 deputati dell’Udc che contestano i nomi indicati da Gianpiero D’Alia (la conferma della Valenti e l’ingresso di Torrisi). Da capire poi cosa faranno sia l’assessore Nelli Scilabra che l’assessore Patrizia Valenti, entrambe candidate alle Europee, la prima con il Pd e la seconda con l’Udc. Nei giorni scorsi Crocetta aveva dichiarato: “Gli assessori candidati alle europee dovranno dimettersi dalla giunta”. La pensa ancora così?

All’incontro di oggi Crocetta ha spiegato perché, nonostante gli scontri ancora in corso ha deciso ieri di assegnare le deleghe “Il Pd non voleva chiudere, voleva rinviare tutto al dopo Europee, ho assegnato le deleghe per un gesto d’amore nei confronti del partito”.

Il segretario regionale del Pd Fausto Raciti ed i cuperliani (e non solo) non la pensano così e metà gruppo è pronto a rendere durissima la vita all’Ars al nuovo governo.

A sostenere le scelte di Crocetta ha pensato il presidente dei Dr, Totò Cardinale: “Ha fatto bene a dare subito le deleghe, ma la giunta non è ancora definitiva. Doveva farlo perché eravamo nelle sabbie mobili. C'era il rischio di ingovernabilità, ma la sua è una posizione di attesa rispetto ai partiti”. Cardinale si è poi soffermato sulla nascita del patto dei moderati che all’Ars conta otto deputati “ci hanno contattato in tanti, e non escludo che il gruppo potrà allargarsi. L'obiettivo è costruire la fiancata destra del centrosinistra siciliano, a sostegno del governatore”.

Rosaria Brancato

4 commenti

  1. Ci mancava l’ennesima cazbeepta…

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  2. Ci mancava l’ennesima cazbeepta…

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  3. Gioacchino Silvestro 13 Aprile 2014 07:42

    L’esperienza della sede della Regione a Catania , aperta dal governo Lombardo, dimostra che questa iniziativa e’ inutile. Di ben altro ha bisogno Messina.

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  4. Gioacchino Silvestro 13 Aprile 2014 07:42

    L’esperienza della sede della Regione a Catania , aperta dal governo Lombardo, dimostra che questa iniziativa e’ inutile. Di ben altro ha bisogno Messina.

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