L'avvocato Pittelli aveva scritto una lettera al ministro Carfagna, violando il divieto di interlocuzione con soggetti diversi da quelli con lui conviventi
CATANZARO – L’avvocato Gaincarlo Pittelli, imputato nel maxi processo “Rinascita Scott”, dal carcere ritorna nuovamente agli arresti domiciliari. La decisione è stata emessa dal Tribunale di Vibo Valentia. L’ex parlamentare di Forza Italia, si trovava nel carcere di massima sicurezza di Melfi, dove era tornato in seguito alla lettera inviata al ministro Mara Carfagna, violando il divieto “di interlocuzione con soggetti diversi da quelli con lui conviventi”.
Pittelli, scrisse la lettera al ministro Carfagna lo scorso 12 ottobre, quando si trovava ai domiciliari, chiedendole sostanzialmente un aiuto in merito alla sua vicenda giudiziaria dov’è accusato per concorso esterno e di essere al servizio della cosca Mancuso di Limbadi : “Cara Mara, non potrei avere rapporti di corrispondenza con nessuno ma ti prego di credere che sono disperato. Ti chiedo di non abbandonarmi perché sono un innocente finito nelle grinfie di folli per ragioni che rivelerò alla prima occasione. Grazie per quanto potrai fare. Aiutami in qualunque modo, io vivo da due anni in stato di detenzione, finito professionalmente, umanamente e finanziariamente”.
Il ministro Carfagna naturalmente appena ricevuta la lettera la consegnò all’ispettorato di Pubblica sicurezza di Palazzo Chigi che poi la inoltrò alla squadra mobile di Catanzaro. Da qui il ritorno in carcere dell’avvocato Giancarlo Pittelli. L’ex deputato di Forza Italia, transitato poi in Fratelli d’Italia, da ieri dunque, si trova nuovamente agli arresti domiciliari, nella sua casa di Catanzaro, con la disposizione “di non allontanarsi dal luogo di esecuzione della misura cautelare, anche verso pertinenze, in assenza di preventiva autorizzazione dell’autorità giudiziaria e di non comunicare (con alcun mezzo, anche telefonico o telematico) con persone diverse da quelle che con lui coabitano o che lo assistono”.
Inoltre, potrà inoltre raggiungere l’aula bunker di Lamezia Terme per partecipare alle udienze di Rinascita Scott, libero e senza scorta, “senza soste intermedie e senza interloquire con soggetti estranei ai motivi dell’autorizzazione resa”. L’istanza dei legali Salvatore Staiano e Guido Contestabile è “fondata sulle attuali condizioni di salute” di Pittelli, “come emergerebbero dalla documentazione allegata”.