Rinnovo di Modica, dal possibile addio all'accordo con il Messina

Rinnovo di Modica, dal possibile addio all’accordo con il Messina

Simone Milioti

Rinnovo di Modica, dal possibile addio all’accordo con il Messina

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venerdì 14 Giugno 2024 - 06:54

La rottura vicina, poi un ultimo incontro e la mediazione di una "terza persona". I retroscena e il rapporto di alti e bassi tra presidente e allenatore

MESSINA – Due giorni di incontri e passione, perché ce ne vuole sempre tanta per seguire gli sviluppi di questa squadra, e alla fine mister Modica in persona ha voluto annunciare l’esito della trattativa. Da qui l’annuncio del rinnovo con il Messina. Una modalità comunicativa di cui si è scusato ma al tempo stesso rivendica come “dopo un’attesa snervante era giusto dare risposte alla città”.

Un ritardo che l’allenatore giustifica con le priorità del presidente, prima di concentrarsi sull’iscrizione e in seguito a mettersi d’accordo per il campo con l’amministrazione, “da tifoso del Messina che ama questa piazza dico che ne è valsa la pena”. L’allenatore ha lasciato intendere di aver fatto uno strappo alle sue regole, perché aveva detto che se fosse tornato a Mazara del Vallo si sarebbe considerato libero e le offerte c’erano, “un contratto lo trovo”, alludendo a quattro squadre con potenziali offerte, ma alla fine il calore della piazza peloritana ha inciso sulla scelta.

Una terza persona e l’esigenza di ognuno al suo posto

In realtà l’impressione è che si sia passati dall’addio, che sembrava imminente con una convocazione informale direttamente dal mister e che non è arrivata dalla società tramite il responsabile della comunicazione, al rinnovo. Inizialmente convocata alle 18, l’inusuale conferenza stampa ha subito uno spostamento di due ore alle 20 della stessa sera. C’era a quanto pare un ultimo tentativo da fare alle ore 17 e che è andato a buon fine, grazie ad “un incontro decisivo – ha spiegato Modica – dove in mezzo c’è stata una terza persona”.

A questo proposito Modica non ha fatto nomi, ma a domanda di un collega se fosse Bonina ha fatto capire di no, poi gli è stato chiesto se si trattasse di Provenzano, nome circolato nelle ultime ore nell’ambiente, e stavolta non ha negato ma risposto che “è giusto lo dica lui. Io mi auguro che chi ha mediato possa entrare in dirigenza perché è un professionista”.

La stagione di Giacomo Modica al Messina

Dopo il burrascoso addio di sette anni fa i due, Sciotto e Modica, erano tornati seduti uno a fianco all’altro in una conferenza stampa di presentazione, a metà luglio, in cui si erano rivolti parole molto cordiali. Qualcosa da lì in poi deve essere cambiato già quando il mister pubblicamente, senza a quanto pare avvertire la società, chiese all’amministrazione un campo in cui allenarsi. Si registrò un primo momento di gelo, con la società che diffuse un comunicato stampa sconfessando il proprio allenatore e difendendo Palazzo Zanca, che il tecnico non digerì. Non sembra un caso che poi proprio a seguito di questo evento la squadra, che fin lì si era ben comportata nonostante i limiti difensivi, ebbe un tracollo condito da cinque sconfitte consecutive.

Poco prima di Natale presidente e allenatore, durante i saluti natalizi con la stampa, non posarono insieme per una foto ufficiale. L’allenatore in quell’occasione in conversazioni private tornò sulla questione campo, mentre Sciotto in pubblico si auto elogiava vantando di essere stato perspicace lui a non esonerare l’allenatore durante il periodo negativo. La squadra si riprese con una grandissima cavalcata che portò il Messina alla soglia della griglia playoff, poi la squadra mollò la presa, ma si salvò senza particolare patemi anche se solo con una giornata d’anticipo e comunque con il record di punti tra i professionisti nell’era Sciotto.

Alti e bassi dunque, in campo e fuori, in questa stagione per il tecnico di Mazara del Vallo. Alla fine ciò che conta sono i 45 punti in classifica e il piazzamento fuori dalla griglia playout che hanno permesso al Messina di salvarsi. Oltre ad aver allenato un gruppo di ragazzi, che nel corso della stagione ha mostrato maturità e quel rispetto per la maglia, che va sudata, tanto caro ai tifosi, ha proposto un gioco divertente a tratti per il suo sviluppo offensivo. Nelle ultime settimane, a salvezza ormai in cassaforte, il tecnico si è sempre detto disponibile a sedersi a un tavolo e parlare del futuro. C’erano delle richieste a partire dall’impianto e sulla lunghezza del contratto, che sarà un biennale, su cui evidentemente il tecnico ha avuto le giuste rassicurazioni.

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