Il sindaco Cateno De Luca dà la colpa ai suoi predecessori
MESSINA – Era ormai diventata una foresta, ora finalmente iniziano gli interventi di pulizia. Come al rione Taormina, “abbiamo censito 105 siti (villette – aree pubbliche) articolati per tutta la città” – dice il sindaco Cateno De Luca.
“Si tratta di aeree dove da oltre cinque anni non si effettua la scerbatura e la manutenzione degli impianti elettrici e dell’arredo urbano. Vi rendete conto cosa abbiamo ereditato e quanto tempo ci vuole per raggiungere un livello di normalità?”.
La vecchia società in stato di dissesto non era in grado di gestire un beato nulla. La nuova ha la possibilità di ripartire gli investimenti e gli interventi. Senza l’opera di dismissione della vecchia Messinbiente oggi lo stesso De Luca non avrebbe potuto neanche immaginare di promettere 10 milioni di euro di premi per la differenziata, che parte, è bene ricordarlo anche per via dei nuovi investimenti, e grazie anche al tanto vituperato impianto di Pace. A Cesare quel che è di Cesare. P.S
anche molte opere pubbliche in primis don Blasco non sono farina del suo sacco, però ama pubblicare foto sue nei cantieri. Meno Europa e più Messina in testa.