La Banca d’Italia chiuderà la sede messinese entro il 2018. L’appello del sindaco Accorinti

La Banca d’Italia chiuderà la sede messinese entro il 2018. L’appello del sindaco Accorinti

La Banca d’Italia chiuderà la sede messinese entro il 2018. L’appello del sindaco Accorinti

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martedì 22 Settembre 2015 - 11:58

L’obiettivo è quello di scongiurare la chiusura della filiale di Messina della Banca d'Italia, cui hanno già aderito numerosi rappresentanti politici, a partire da Garofalo e Mancuso, che pressano il direttore

“Il piano di riorganizzazione della rete territoriale predisposto dai vertici di Banca d'Italia prevede la chiusura della filiale di Messina entro la fine del 2018, senza tener conto del nuovo status di Città Metropolitana. Messina diventerebbe, quindi, l'unica Città Metropolitana d'Italia che non ha più la sede della Banca d'Italia”. E’ l’incipit del testo che il sindaco, Renato Accorinti, ha inviato ai rappresentanti messinesi del governo nazionale e regionale ed alla presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile.

Un appello al fine di scongiurare la chiusura della filiale di Messina della Banca d'Italia, cui hanno già aderito numerosi rappresentanti politici. “E' di fondamentale importanza, in un periodo di grave crisi economica fortemente percepita da Messina – prosegue il sindaco Accorinti – non privare una città ad alto tasso di usura e di racket e di percezione illegale del credito, di un importante presidio di legalità quale la Banca d'Italia. Ciò anche in relazione ai compiti istituzionali demandati alla Città Metropolitana di Messina per lo sviluppo socio economico del territorio. Chiediamo, quindi, che venga assunta ogni iniziativa utile al fine di scongiurare la chiusura della sede di Messina della Banca d'Italia, prevista dal Piano di riordino della rete di Bankitalia entro la fine del 2018, e, al contempo, di verificare la fattibilità della trasformazione della sede medesima in Filiale ad ampia operatività, attribuendole funzione consona ad una città metropolitana che sarebbe, viceversa, privata di un presidio indispensabile per la realtà territoriale locale”.

Un appello subito raccolto dal deputato di Area Popolare Vincenzo Garofalo che, insieme con il senatore Bruno Mancuso, ha scritto una lettera al direttore della Banca d'Italia, Salvatore Rossi. "E’ opportuno che riveda la sua posizione in merito alla chiusura della filiale di Messina. Ci sono oggi- scrivono i parlamentari che ad aprile avevano già incontrato il direttore per discutere della vicenda- elementi ulteriori rispetto a quelli analizzati nei mesi scorsi che rendono necessario un nuovo esame del caso. Tra questi- aggiungono- il fatto che l’Assemblea Regionale Siciliana si accinge ad approvare una mozione contraria alla chiusura della quale Bankitalia non può non tenere conto. Qualora venisse meno il presidio della città dello Stretto, nonostante la presa di posizione forte della Regione- concludono Garofalo e Mancuso- ne deriverebbe di certo un grave danno all’immagine dell’Istituzione che è presente a Messina dal 1894”.

6 commenti

  1. E CHI SE NE FREGA VI DICO CIAO CIAO. DA 75 ANNI DI POLITICHE FOLLI SCELLERATE MENEFRGEHISMO DI POTERE DELL’AMICO DEL COMPARE DEL POLITICCHIO DI TURNO E FAVORITISMO DI PERSONE DICHIARATE IDONEE COL 3 NEI CONCORSI, ERA NATURALE CHE L’ITALIA CADEVA NEL NELLO ST….CO. CHE VOLETE TUTTI HANNO APPROFITTATO SOPRATUTTO I SINDACATI, PIU’ DI QUELLO CHE SI POTEVA AVERE E ORA TUTTI PAGANO LE CONSEGUENZE. VENITE AL NORD C’E’ PULIZIA 3 VOLTE LA SETTIMANA PULIZIA CON IDROGETTO DEI MARCIAPIEDI DERRATTIZZAZIONE E PULIZIA TOMBINI NON CI SONO TOPI BRATTE E ALTRO AUTOBUS OGNI 4 MINUTI LA MATTINA IL POMERIGGIO OGNI 5 MINUTI E TUTTI PASSANO PERFETTI IL MEDICO E’ COLLEGATO CON L’ASL DALO STUDIO PER RINNOVO DI MALATTIE CRONICHE NVALIDI NON VANNO ALL’ASL VENITE

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  2. E CHI SE NE FREGA VI DICO CIAO CIAO. DA 75 ANNI DI POLITICHE FOLLI SCELLERATE MENEFRGEHISMO DI POTERE DELL’AMICO DEL COMPARE DEL POLITICCHIO DI TURNO E FAVORITISMO DI PERSONE DICHIARATE IDONEE COL 3 NEI CONCORSI, ERA NATURALE CHE L’ITALIA CADEVA NEL NELLO ST….CO. CHE VOLETE TUTTI HANNO APPROFITTATO SOPRATUTTO I SINDACATI, PIU’ DI QUELLO CHE SI POTEVA AVERE E ORA TUTTI PAGANO LE CONSEGUENZE. VENITE AL NORD C’E’ PULIZIA 3 VOLTE LA SETTIMANA PULIZIA CON IDROGETTO DEI MARCIAPIEDI DERRATTIZZAZIONE E PULIZIA TOMBINI NON CI SONO TOPI BRATTE E ALTRO AUTOBUS OGNI 4 MINUTI LA MATTINA IL POMERIGGIO OGNI 5 MINUTI E TUTTI PASSANO PERFETTI IL MEDICO E’ COLLEGATO CON L’ASL DALO STUDIO PER RINNOVO DI MALATTIE CRONICHE NVALIDI NON VANNO ALL’ASL VENITE

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  3. Meglio tardi che mai!!!
    George

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  4. Meglio tardi che mai!!!
    George

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  5. CITTA? METROPOLITANA? ma di cosa stiamo a discutere, di una città priva di un sindaco che comanda e che fa il burattino nelle mani di un nugolo di professori che gli dicono cosa dire e fare e gli permettono solo di portare una maglietta con una scritta ormai ridicola. Una citta’ piena di erbacce e gli alberi mai potatura, tombini otturati , strade piene di buche che occorre avere la patente da pilota di rally per poter ciorcolare a Messina, un consiglio comunale eletto dai cittadini ma che non fanno ciò che i cittadini chiedono e cioè di mandare a casa il sindaco e assessori anche se bisogna rinunciare al gettone di presenza, tanto quasi tutti hanno un lavoro ben pagato e se manca qualcosa vorra dire che stringano la cinghia.Tutti a casa.

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  6. CITTA? METROPOLITANA? ma di cosa stiamo a discutere, di una città priva di un sindaco che comanda e che fa il burattino nelle mani di un nugolo di professori che gli dicono cosa dire e fare e gli permettono solo di portare una maglietta con una scritta ormai ridicola. Una citta’ piena di erbacce e gli alberi mai potatura, tombini otturati , strade piene di buche che occorre avere la patente da pilota di rally per poter ciorcolare a Messina, un consiglio comunale eletto dai cittadini ma che non fanno ciò che i cittadini chiedono e cioè di mandare a casa il sindaco e assessori anche se bisogna rinunciare al gettone di presenza, tanto quasi tutti hanno un lavoro ben pagato e se manca qualcosa vorra dire che stringano la cinghia.Tutti a casa.

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