Il guasto si è verificato nel corso dei lavori per metanizzazione ed è stato riparato in 24 ore, durante le quali il paese è rimasto all'asciutto e le scuole sono state chiuse
La… bufera dopo la tempesta. Rientrata l’emergenza idrica, a causa di un guasto nel corso dei lavori per la metanizzazione, a Roccalumera esplodono le polemiche. Puntuali sono giunte le dichiarazioni dei consiglieri di minoranza Rita Corrini, Giuseppe Melita, Antonella Totaro, Ada Maccarrone e Maria Grazia Saccà. I disagi sono durati 24 ore, dalla mattinata di lunedì al giorno successivo, con totale mancanza di acqua. “Anche in questa occasione – esordisce il capogruppo Corrini – abbiamo trovato un’Amministrazione incapace ad intervenire prontamente per garantire i servizi minimi necessari per i cittadini. Un’Amministrazione attenta e che sa programmare – aggiunge – tiene in deposito i pezzi di ricambio (giunti e quant’altro) che possono servire in caso di interventi tampone, nell’immediato: sono le regole basilari ed elementari per garantire una buona manutenzione”.
Ad avviso di Giuseppe Melita “non può passare, inoltre, una mattinata ed un pomeriggio per il reperimento del materiale adeguato: segno di disorganizzazione? Di disinteresse? Solo in tarda serata, anche a seguito di numerose richieste di cittadini e della stessa minoranza, gli amministratori – incalza Melita – si sono resi conto della gravità della situazione ed hanno emanato un’ordinanza di chiusura delle scuole per martedì al fine di evitare ulteriori intuibili disagi. Il sindaco, quale massima autorità locale per emergenze igienico sanitarie – chiosa il consigliere di opposizione – sarebbe dovuto intervenire immediatamente e coordinare gli interventi fino alla risoluzione della problematica”.
L’acqua è tornata nei rubinetti nella tarda mattinata del giorno dopo. “Nel frattempo – si legge in una nota dell’opposizione – alcune attività (bar, barbieri, ecc.) hanno dovuto chiudere: in un momento di congettura economica sfavorevole non è certo il massimo per gli imprenditori del nostro paese. Chi risarcirà i commercianti? Perché quest’Amministrazione procede affannosamente quando c’è da affrontare con tempestività le problematiche che si vanno presentando? Noi – si legge ancora nel documento – abbiamo fatto silenziosamente la nostra parte chiedendo informazioni e, nel contempo, girandole ai cittadini che erano spiazzati e avevano notizie divergenti”. Il presidente del Cosiglio, Antonio Garufi, ha dichiarato dal canto suo che una volta tranciata la condotta, l'Amministrazione comunale si è prodigata, prontamente, per riparare il danno nel più breve tempo possibile. E per la verità non è stato semplice".
Carmelo Caspanello