"La stima e la fiducia dei miei colleghi, che nonostante le dimissioni del sottoscritto, non revocate, mi hanno rieletto alla Presidenza della II Commissione Urbanistica e Tutela del Territorio, mi ha indotto a rivedere la mia posizione, e riappropriarmi del ruolo di Presidente per riprendere il cammino interrotto da oltre quattro mesi"

4 mesi e 10 giorni di vuoto. E’ passato tanto tempo dal 26 gennaio, quando il presidente della II commissione Urbanistica e Tutela del Territorio, Domenico Guerrera, aveva rassegnato le proprie dimissioni. Le ultime sedute erano state caratterizzate dalla continua mancanza del numero legale che aveva di fatto bloccato l’attività. Le polemiche erano fioccate anche da parte dei presidenti degli Ordini professionali, che lamentavano la paralisi e il conseguente acuimento della crisi del settore, in virtù dell’attuale strumento urbanistico e nell’infinita attesa della redazione di un nuovo Piano Regolatore Generale. Oggi, finalmente, Guerrera si riappropria della carica di presidente: “La stima e la fiducia dei miei colleghi, che nonostante le dimissioni del sottoscritto, non revocate, mi hanno rieletto alla Presidenza della II Commissione Urbanistica e Tutela del Territorio, mi ha indotto a rivedere la mia posizione, e riappropriarmi del ruolo di Presidente per riprendere il cammino interrotto da oltre quattro mesi. Nel ringraziare i componenti della Commissione, fido in una fattiva collaborazione e partecipazione ai lavori della Commissione, al fine di dare risposte esaustive ai temi per la quale è delegata”. E la speranza è che questa collaborazione e partecipazione, da parte dei componenti della commissione (Ansaldo, Barone, Barrile, Burrascano, Caliò, Capillo, Iannello, Melazzo, Restuccia, Spicuzza, Saglimbeni, vicario Barbalace, vice Cantello) sia finalmente fattiva per riprendere la strada giusta.
E’ necessario che si sblocchino i progetti fermi per le mancate autorizzazioni del Genio Civile o a causa di procedure amministrative e burocratiche infinite e che si rimetta in moto la macchina che dà lavoro a decine di professionisti.