"Rimboschiamoci le maniche": giovani per la salvaguardia del territorio. Piantati 30 alberi a Gravitelli

“Rimboschiamoci le maniche”: giovani per la salvaguardia del territorio. Piantati 30 alberi a Gravitelli

Giovanni Brancatelli

“Rimboschiamoci le maniche”: giovani per la salvaguardia del territorio. Piantati 30 alberi a Gravitelli

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sabato 26 Novembre 2011 - 15:43

L'associazione Vivaio delle Idee ha promosso oggi un iniziativa per riporre al centro dell'attenzione la cura degli alberi, dell'ambiente e del territorio cittadino, contro l'abbandono e il rischio idrogeologico. Giovani ragazzi e ragazze hanno piantato circa 30 nuovi alberi nella zona del “Castellaccio”-Gravitelli.

Nella mattinata di Sabato 26 Novembre nei pressi della Città del Ragazzo a Gravitelli, in zona “Castellaccio”, si è svolta la manifestazione organizzata dall'associazione di promozione sociale “Vivaio delle Idee”. L'iniziativa denominata “Rimboschiamoci le maniche” ha visto la collaborazione di associazioni studentesche come Università Democratica, Ass.Cult Indipendentemente, Fed. Degli Studenti e Agorà ed è stata sposata in pieno dall'Azienda Demanio e Foreste, dall'ispettorato agricolo e dalla Protezione Civile regionale, oltre che dalla IV e V circoscrizione.

Questa manifestazione è ricaduta nella settimana Mondiale dell'albero, che nell'occasione del 150esimo anniversario dell'Unità Italia, è stata dedicata alla Storia d'Italia attraverso gli alberi e i boschi come testimoni di memorie storiche.

E si ha l'impressione che, come i testimoni di giustizia, ce ne siano pochi di alberi, rimasti ancora in piedi a voler dimostrare la resistenza della natura e dell'ambiente contro lo strapotere e lo scempio del cemento.

E' per questo motivo che bisogna ripartire, anche simbolicamente, a innalzare gli alberi a difensori della nuova civiltà e società dell'avvenire. Perché il nostro futuro, volenti o nolenti appartiene anche a queste piante, che danno un grande apporto quotidiano di ossigeno e di difesa dei territori.

A questa prima iniziativa dell'associazione di promozione sociale Vivaio delle Idee, hanno risposto di buon grado tanti giovani che si sono ritrovati intorno alle 10.30 nella zona del “Castellaccio”, alla quale si arriva attraverso la Citta del Ragazzo. Divisi in gruppi e forniti degli appositi attrezzi si sono messi all'opera per piantare i 35 alberelli donati dall'Azienda Demanio e Foreste. In tutto sono stati piantati nelle zone più idonee lungo il crinale della collina (da cui si scorge anche un magnifico panorama della città) circa trenta alberi tra pini marittimi, una quercia e un leccio.

Il senso dell'iniziativa, come ha detto uno dei volontari dell'associazione, è anche quello di "inviare un messaggio all'amministrazione e a chi degrada il nostro territorio”. Un territorio sempre più martoriato dalle tragedie come quella recente di Saponara alle cui vittime è stato dedicato un minuto di silenzio prima dell'inizio dell'opera.

Questa festa dell'albero è stata infatti un'occasione importante per una necessaria e doverosa riflessione sulle alluvioni avvenute sia al Nord che al Sud d'Italia e sulle morti che hanno portato con se . Dal volontario Sandro Usai, a cui è stata dedicata questa giornata dell'albero dal Ministero dell'Ambiente e dal Miur, fino alle ultime vittime dell'alluvione che ha colpito il 22 Novembre, Saponara e i comuni tirrenici.

Queste tragedie ci richiamano all'esigenza assoluta, ricordata anche dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napoletano, di adeguate e costanti politiche di prevenzione, perchè i recenti eventi hanno mostrato che l'incuria del territorio e il continuo disboscamento hanno avuto un ruolo determinante nell'aggravare gli effetti già pesanti degli importanti fenomeni atmosferici che negli ultimi anni si stanno verificando smpre con maggiore frequenza.

Questa manifestazione per Messina vuole anche l'occasione per un invito a ripartire dai giovani e a rioccupare gli spazi abbandonati sottratti alla città. Come lo è appunto il “Castellaccio”, un colle appartenente al demanio pubblico, ma abbandonato e inutilizzato. Uno spreco in una città in cui quasi inconsistenti sono le aree verdi, i servizi pubblici e le piste ciclabili, inesistente un vero monitoraggio dell'aria che respiriamo e in cui i cittadini ormai si auto-organizzano per ripulire le spiagge e le aiuole pubbliche.

Un commento

  1. I Cittadini si auto-organizzano? Ce ne siamo accorti. Sono tutti auto-organizzati. Scusate questo bisticcio ma è necessario in una Città che ha fatto dell’auto la sua auto-distruzione. In quanto alle piante, benedetti ragazzi, non potevate andare a piantare gli alberi che mancano lungo il Viale Giostra all’incrocio con la Circonvallazione? Sarete volontari, ma quand’è che aprirete gli occhi?

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