Ripensamenti in corso sulla nuova stazione a Taormina

Ripensamenti in corso sulla nuova stazione a Taormina

Redazione

Ripensamenti in corso sulla nuova stazione a Taormina

venerdì 11 Aprile 2025 - 08:32

Vertice a Roma sul raddoppio Messina-Catania. Si studiano, con Italferr, soluzioni alternative. Il commento di Schifani e De Luca

“Il vertice di giovedì a Roma rappresenta un passo concreto verso una mobilità sostenibile per Taormina e il suo comprensorio. Ringrazio l’amministratore delegato di Italferr, Dario Lo Bosco, e il sindaco Cateno De Luca per la disponibilità e la visione condivisa su un progetto strategico per il nostro territorio. La nuova stazione e il raddoppio Messina-Catania della tratta Giampilieri-Fiumefreddo dovranno inserirsi in una pianificazione più ampia, attenta all’ambiente e alla sicurezza, anche alla luce dell’emergenza dichiarata dalla Regione”. A sottolinearlo il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, commentando la riunione di ieri mattina a Roma. Nel frattempo, il sindaco di Taormina, Cateno De Luca, parla di “radicale revisione del progetto grazie al confronto” soprattutto in relazione alla discussa nuova stazione di Taormina.

“Accolgo con favore – prosegue da parte sua Schifani – il tavolo tecnico promosso dai sindaci, strumento essenziale per valutare impatti e benefici. La Regione sarà al fianco dei territori, con l’obiettivo di trasformare le criticità in opportunità concrete per cittadini e turisti. Il mio governo vuole agire con metodo e concretezza: basta emergenze gestite a parole, servono soluzioni rapide e durature”.

De Luca: “Si valuta un’implementazione dell’opera, in discussione la collocazione della nuova stazione”

E così De Luca: “Avanti tutta su Taormina con la condivisone del gruppo Ferrovie dello Stato e del presidente Renato Schifani. Nel programmato incontro, definito in accordo con il presidente Schifani, con l’amministratore delegato di Italferr Dario Lo Bosco, per approfondire i temi connessi al miglioramento del sistema legato al raddoppio ferroviario Giampilieri-Fiumefreddo. E in particolare sulla ricollocazione della stazione ferroviaria di Taormina. Ciò anche alla luce dell’emergenza in corso, ufficializzata con la delibera n. 98 della Giunta regionale che ha posto tutta l’evidenza della fragilità del territorio dell’intero comprensorio turistico costituito dai Comuni di Taormina, Giardini Naxos, Letojanni e Castelmola. Sono state poste sul tavolo le questioni dell’opportunità di una possibile implementazione dell’opera, votata al rispetto dell’ambiente nel suo complesso e a un approccio legato a anche alla più moderna visione dell’analisi del ciclo di vita dell’opera. Il tutto con un focus sull’analisi costi-benefici sulla realizzazione della nuova stazione”.

“Verso la Conferenza dei servizi per affrontare le emergenze del territorio”

Evidenzia il sindaco di Taormina: “Tale analisi verrà approfondita in apposito tavolo tecnico richiesto dai quattro primi cittadini del Comprensorio alla Regione siciliana, durante il quale verranno anche verificati tutti gli impatti ambientali attesi che il progetto della nuova stazione, anche in relazione alle nuove e mutate condizioni al contorno dell’ambito collocativo. Ringrazio il professore Lo Bosco per la disponibilità a rivedere una complessiva e complessa strategia che, alla luce degli ultimi movimenti del costone che sovrasta la via Garipoli, impone un cambio radicale con una visione di area vasta della mobilità più sostenibile tra i Comuni di Taormina, Giardini Naxos, Letoianni e Castelmola”.

E infine: “L’incontro è stato un momento propedeutico alla Conferenza dei servizi che sarà convocata dal commissario per l’emergenza Taormina, ingegnere Salvo Cocina, che su input del presidente Schifani, sta agendo per la risoluzione immediata delle criticità viarie e per definire una strategia risolutoria per evitare di continuare a mettere a dura prova il sistema turistico ricettivo Taormina-Naxos. Anche in questa occasione il presidente Schifani sta dimostrando che passare dalle parole ai fatti è solo una questione di metodo, e questo per noi è fondamentale, per evitare le ataviche dichiarazioni di emergenza che si concludono senza un nulla di fatto o con risultati non risolutori”.

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