Stamane sono intervenute le forze dell’ordine per sgomberare otto famiglie che si erano insediate abusivamente in alcune abitazioni del complesso Case Zancle, a Tremonti. Dopo qualche momento di tensione, con due nuclei familiari che non volevano andar via, tutto si è risolto. La V Circoscrizione attacca il Comune
E’ la solita guerra tra poveri: i legittimi assegnatari delle abitazioni e coloro che le occupano senza avere alcun titolo. E così, stamane, sono dovute intervenire le forze dell’ordine per far sgomberare otto famiglie che hanno occupato abusivamente otto abitazioni del complesso Case Zancle, a Tremonti.
Sei famiglie hanno reagito in modo pacifico ed hanno collaborato portando via quanto loro di proprietà. Più restie ad abbandonare le case, le altre due famiglie, ma alla fine lo sgombero è scattato anche per loro.
Sul posto, oltre ai legittimi assegnatari che rivendicano i loro diritti, tutte le forze dell’ordine: polizia, digos, carabinieri, vigili urbani e guardia di finanza. Presente anche il 118 per fronteggiare eventuali emergenze.
Il “blitz” è avvenuto senza che nessuno degli occupanti se lo aspettasse ed anche per questo motivo è stata opposta poca resistenza. Gli assegnatari, di Fondo Fucile e Camaro San Paolo, avevano più volte denunciato al Comune ed allo Iacp l’occupazione abusiva dei loro appartamenti.
Sulla vicenda, è intervenuta la V circoscrizione, che ricorda di aver sollecitato più volte il Comune, “che non ha mai voluto intraprendere azioni di rispetto della legalità e di ristabilimento delle situazioni di legittimità degli aventi diritto”.
“Nelle Case Zancle – spiega il presidente del V quartiere, Alessandro Russo – regna da diversi anni l’anarchia, che soltanto con la spiacevole vicenda di oggi sta emergendo all’attenzione della opinione pubblica. Diverse le situazioni di abusivismo nell’occupazione degli alloggi, proprio a ridosso di famiglie regolarmente assegnatarie, che spesse volte denunciavano l’inerzia dell’Amministrazione nel compiere le minime operazioni di manutenzione degli stabili, pur essendo regolari con i pagamenti e i titoli di assegnazione degli alloggi. Ancora più inopportuno, inoltre, che le abitazioni erano occupate mentre i nuclei familiari legittimi assegnatari attendevano da tempo la giusta assegnazione dell’alloggio. Ma sono anche altri i motivi di preoccupazione che si verificano presso le “Case Zancle” di Tremonti, tutte regolarmente messe a conoscenza dell’Amministrazione ma mai approfondite. Specificamente, ci si chiede come e in base a quale argomentazione si procede con la manutenzione di alloggi occupati da abusivi, mentre quella dovuta ai regolari occupatari degli alloggi veniva rinviata per presunta mancanza di risorse a disposizione. Da numerosi anni, diversi alloggi sono manutenuti, senza verificare la legittimità de titolo di assegnazione degli alloggi, e – casualmente sospetto – la manutenzione degli alloggi viene eseguita spesso in case che risultavano essere occupate abusivamente, mentre i legittimi assegnatari erano costretti a osservare passivamente. Nel silenzio dell’Amministrazione, nello strano “sonno” degli organi competenti e nonostante le nostre forti richieste”.
Secondo Russo “occorre che l’Amministrazione, con le forze dell’ordine e le altre Istituzioni, innanzitutto stringano ancora di più la rete di controllo e di repressione dell’abusivismo: il principio di legalità prevalga, e non si tollerino mai più occupazioni abusive in spregio ad ogni elementare logica di civile convivenza e calpestando i diritti delle famiglie coinvolte. In secondo luogo, vengano eseguite le assegnazioni a quelle famiglie che ne hanno diritto, e non si lasci strada ad una guerra tra poveri del bisogno e della necessità. Infine, si verifichino le modalità operative dei dipartimenti comunali preposti al controllo degli stabili e alla loro manutenzione, per capirne i bizzarri metodi di funzionamento “a macchia di leopardo”. E’ disarmante dover assistere al ristabilimento di condizioni di diritto solo dopo eclatanti “blitz” delle forze dell’ordine quando, se soltanto si fosse prestata attenzione alle denunce che provenivano dalla Circoscrizione, tali vicende sarebbero evitate, tenendo sempre ferma la linea della legalità”.
Speriamo che queste case siano date subito ai legittimi assegnatari e,per giustizia, si agisca così per tutte le case occupate abusivamente. E per evitare nuove occupazioni abusive,perchè,per i senza casa, non si utilizzano temporaneamente case confiscate a mafiosi? NON SAREBBE ANCHE QUESTA UN’UTILIZZAZIONE A FINI SOCIALI? Non si possono affidare questi beni ad associazioni,lasciando le famiglie in mezzo ad una strada!