Il vicesindaco Salvatore Mondello spiega i motivi e annuncia che verranno valutate anche case da acquistare con piccole ristrutturazioni da fare
MESSINA – “L’acquisto di case è un’intuizione vincente. Basti pensare che dal 1994 al 2018/19 ne sono state consegnate 500, dal 2018/19 al 2024 sono invece 650”. Così il vicesindaco Salvatore Mondello, in VI Commissione consiliare. Cioè 500 case nei primi 25 anni di risanamento, 650 negli ultimi 5, una evidente sproporzione a favore del recente passato.
Eppure rischia di non bastare. Anche mantenendo il passo degli ultimi tempi, servirebbero ancora almeno dodici anni per completare l’operazione, visto che restano circa 1600 famiglie in baracca.
Il progetto PinQua (Programma innovativo Qualità dell’abitare) prevede sì l’acquisto di altre 300 case ma ne prevede anche la costruzione di altre 400 a Bisconte, rione Taormina, Fondo Fucile, Camaro Sottomontagna, Annunziata e via Cuore di Gesù, a Giostra.
I requisiti di legge
Perché se l’acquisto di case è vincente e velocizza di molto i tempi rispetto alla costruzione non si prosegue esclusivamente così? “Perché ci sono dei requisiti di legge che poche case osservano rispetto a quelle in vendita – spiega Mondello -. Su 10 case proposte riusciamo a concretizzare l’acquisto per 2 o al massimo 3. Così i tempi si allungano ancora. Le case devono avere anzitutto certificato di agibilità, poi si può acquistare solo se il prezzo viene valutato congruo. Nelle trattative fra privati non ci sono paletti mentre, quando ad acquistare è l’ente pubblico, la legge regionale impone obblighi sui metri quadri e il valore di mercato”.
Le valutazioni
E come si valutano requisiti e prezzo? “Si fa una prima stima interna, con un perito comunale, e già qui c’è una grande scrematura perché inizialmente era passata l’idea che si potesse appioppare al Comune la qualunque. Poi c’è un secondo livello, la valutazione fatta da certificatori abilitati, e anche qui si fa un grosso filtro. L’acquisto può essere anche condizionato al soddisfacimento dei requisiti. Alcuni proprietari hanno fatto migliorie prima di vendere. Tutto deve rispondere ai requisiti di legge e non ci possono essere deroghe”.
Piccole ristrutturazioni
Anche se comporta un grosso lavoro è comunque una strada che si continuerà a perseguire perché, se si riescono a trovare case con requisiti a norma, è sicuramente molto più veloce rispetto alle costruzioni ex novo. “L’ultima linea di indirizzo fornita a Patrimonio Messina e Arisme è di valutare anche case non completate o con piccole ristrutturazioni da fare. Già a ottobre le due società acquisteranno un’altra serie di case”.
Consumo di suolo ridotto
L’obiettivo resta quello di evitare il consumo di altro suolo. “Anche lì dove andremo a costruire – conclude Mondello – i rapporti di copertura saranno esigui. A Fondo Fucile, ad esempio, 4mila metri quadri saranno destinati alle case e i restanti 10mila a un parco e altre opere di urbanizzazione”.
Non basta il cemento che c’è in città, bisogna aggiungerne altro? La popolazione non cresce ci sono tante case vuote e voi vorreste costruirne altre?