Risanamento a Messina. Arisme vuole consegnare 200 case entro fine 2019

Risanamento a Messina. Arisme vuole consegnare 200 case entro fine 2019

Marco Ipsale

Risanamento a Messina. Arisme vuole consegnare 200 case entro fine 2019

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mercoledì 02 Ottobre 2019 - 07:29

Disponibili 42 milioni per acquistare 550 case, che sono state reperite sul mercato e sono in fase di verifica tecnico-amministrativa. L'Agenzia per il risanamento punta a consegnarne 200 entro fine anno

MESSINA – 554 case consegnate dal 2004 al 2019 a fronte di una necessità di 2722 case, almeno stando al censimento del 2002. Facendo un calcolo matematico ne servirebbero ancora 2168, l’ultima stima è molto vicina e si ferma a quota 2151.

“La valutazione – scrive l’assessore Mondello nella sua relazione di primo anno – va comunque letta anche in considerazione di altri nuclei non censiti, in quanto fuori dalla perimetrazione delle aree di risanamento, collocate in gran parte in aree di frangia degradate e soprattutto mai prese in considerazione. Una stima approssimativa in via prudenziale può essere valutata in altre 500 unità”.

L’ACQUISTO DI CASE SUL MERCATO

Un sistema fallimentare, quasi anno zero. Ecco perché l’amministrazione Accorinti e, sulla stessa linea, l’amministrazione De Luca, hanno deciso di cambiare: non più costruzione di nuovi alloggi e tempi lunghissimi ma reperimento sul mercato, visto che in città ce ne sono tanti disabitati. I vantaggi? Tempi più brevi, iter burocratico permettendo, e risparmio economico.

L’UNICO ESPERIMENTO DELLA GIUNTA ACCORINTI

L’unico esperimento dell’amministrazione Accorinti, in realtà, è fallito. La Regione aveva stanziato 5 milioni per l’acquisto di 39 case per i baraccati di Fondo Fucile ma poi li aveva revocati, dopo che alcune ditte escluse avevano vinto ricorso al Tar. Poi sulla vicenda è calato il silenzio.

IL COSTO MEDIO E I NUOVI BANDI

L’idea generale, però, sembra lo stesso quella vincente. “Il costo medio per alloggio costruito è stato di 122mila euro – prosegue Mondello -. Attualmente l’Arisme (Agenzia per il risanamento), con riferimento agli alloggi da acquistare sul libero mercato, con le due procedure di manifestazioni d’interesse attivate durante l’anno in corso, ha valutato un costo medio di circa 80mila euro”.

L’amministrazione De Luca ha pubblicato due bandi per trovare alloggi sul mercato, 600 quelli reperiti finora e in fase di verifica tecnico-amministrativa. 90, in particolare, sono già stati validati, notificati alle ditte e in attesa della documentazione ai fini del rogito. Nel frattempo si sta predisponendo un nuovo bando.

I FONDI

Ma con quali soldi si pensa di acquistare queste case? La famosa legge regionale 10 del 1990 prevedeva uno stanziamento di 500 miliardi di lire, pari a 258 milioni di euro. Negli anni, invece, la somma realmente erogata è stata di 118 milioni, servita a costruire e consegnare circa 600 case.

E adesso? Adesso zero, almeno fino allo scorso 12 aprile, quando la Regione ha deliberato l’assegnazione di circa 9 milioni. Ma non solo fondi regionali, ora il Comune punta anche a reperirli da sé, tramite una riprogrammazione dei fondi Pon e Poc, prima assegnati ad altri progetti ora messi da parte, circa 30 milioni.

E poi ci sono i fondi del progetto Capacity, finora 1 milione per 14 case per i baraccati di Fondo Fucile e 2 milioni e mezzo per 35 case per quelli di Fondo Saccà. Arisme ha consegnato al gruppo di lavoro Capacity circa 100 fascicoli relativi a possibili immobili da utilizzare per l’eventuale acquisto.

20 MILIONI PERSI PER FARE 106 CASE A BISCONTE

Il risanamento è anche storia di fondi persi. Come i 20 milioni per fare 106 case a Bisconte, un progetto misto pubblico-privato. La giunta Accorinti ha dato la colpa ai privati, la giunta De Luca ha dato la colpa ad Accorinti e annunciato di voler tentare di recuperare i fondi, prima di darsi per vinta. Il finanziamento è perso definitivamente (vedi correlati).

GLI OBIETTIVI

Ricapitolando: con 39 milioni tra fondi regionali ed europei e 3 milioni e mezzo di Capacity, sarebbe possibile acquistare circa 550 alloggi, ad un costo medio di 80mila euro ciascuno. “Arisme, quale obiettivo per lo scorcio di anno rimasto – dice Mondello -, si è impegnata a consegnare 200 alloggi entro dicembre 2019”.

LE DEMOLIZIONI

Poi c’è il capitolo demolizioni. Dovevano essere conseguenti alle ultime consegne, 46 case il 15 dicembre 2018 a Camaro Sottomontagna, 50 ad Annunziata Matteotti il 23 febbraio 2019. Nulla di tutto ciò. Perché? Anzitutto c’è il problema amianto. E’ stato quantificato ed è stato predisposto il piano di smaltimento, per l’approvazione da parte degli enti competenti.

E poi ci sarebbero difficoltà perché le baracche rimaste vuote “spesso hanno parti in comune con altre abitate” – conclude Mondello -. Tra case D’Arrigo, Camaro Sottomontagna e Annunziata/via delle Mura/via Macello Vecchio, “si prevede di completare almeno due dei lotti entro l’anno”.

(Marco Ipsale)

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