I consiglieri Pd Calabrò e Russo denunciano la sovrapposizione di graduatorie e sottolineano le divisioni nel centrodestra messinese
MESSINA – “Non si può tacere dello scontro in atto, tutto all’interno del centrodestra, con speciale riferimento alle due frange di Forza Italia. Scontro che certamente ha conseguenze negative sul risanamento messinese“. I consiglieri comunali del Partito democratico, Felice Calabrò e Alessandro Russo, parlano di “pasticcio del centrodestra” e invocano la revoca della nuova ordinanza sui fragili. E, soprattutto, sollevano dei dubbi di natura giuridica: “Le ultime novità decretate con ordinanza dal nuovo sub commissario, Santi Trovato, in ordine all’assegnazione degli alloggi di risanamento ai 130 nuclei familiari che presentano condizioni di estrema fragilità, fanno insorgere delle preoccupazioni che — nel dibattito fino a oggi tenutosi — sono sfuggite. La disposizione di cui all’articolo 2, “trasmissione dell’elenco dei soggetti fragili richiedenti priorità nell’assegnazione fino alla data del 28.01.2025”, con l’espressa finalità di garantire priorità ai soggetti nell’ambito del bando Erp– Emergenza casa, determina un evidente conflitto. La seconda graduatoria è gestita interamente dal Comune di Messina. E si crea la
sovrapposizione di due graduatorie di assegnazione alloggi, soggiacenti a norme differenti, che in nessun modo possono essere sovrapposte”.
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Si crea, insomma, una sovrapposizione di graduatorie tra Comune e Ufficio del commissario per il risanamento. Continuano Calabrò e Russo: “La graduatoria del risanamento ha una logica di smaltimento derivante dalla normativa di settore. L’altra, di emergenza abitativa, invece segue la logica di assegnazione per tutte le altre casistiche previste dalle leggi di settore Erp (Ediizia residenziale pubblica). Ed è disciplinata dal regolamento comunale di recentissima approvazione”.
Insistono i due consiglieri del Pd: “Le due graduatorie non possono in alcun modo essere sovrapposte, perché in entrambe sono presenti nuclei familiari fragili, che nell’ipotesi di commistione si rischia di danneggiare. Invero, a operare nel modo contestato, si corre il concreto rischio di danneggiare irrimediabilmente le famiglie più deboli, allungando sine die la possibilità di assegnare alloggi proprio a coloro i quali ne hanno più bisogno”.
E ancora: “Delineato a tinte foschissime il quadro d’insieme, ci si chiede, quale fonte giuridica deve prevalere, pertanto, nel complesso sistema che si è costruito in maniera bizantina in ambito Erp e risanamento a Messina? Il regolamento dell’edilizia residenziale pubblica, recentemente approvato dal Consiglio comunale, che segue la logica dettata dalla legge sull’edilizia residenziale pubblica, o l’ordinanza del sub commissario al risanamento di Messina, che sovrappone le graduatorie di assegnazione? A tal proposito, infatti, basta evidenziare che l’avviso pubblico indirizzato ai richiedenti l’alloggio popolare, da poco approvato dal Comune, espressamente esclude che possano fare domanda quanti siano in graduatoria per gli ambiti di risanamento”.
“L’ordinanza di Trovato incide sul’assegnazione degli alloggi ai fragili”
Di conseguenza, “si comprende, quindi, come l’ordinanza dell’ingegnere Trovato incida profondamente sulla effettiva efficacia delle procedure di assegnazione alloggi per tutte le famiglie coinvolte nella fragilità e nel disagio. Il quadro di sovrapposizione delle due graduatorie, peraltro, si realizzerebbe in un momento in cui le aziende comunali deputate al reperimento di alloggi, specialmente Patrimonio Messina S.p.A., sono da mesi impantanate nella loro operatività e gli alloggi effettivamente reperiti a oggi sono
davvero pochi”.
Per i consiglieri Calabrò e Russo manca “la sinergia tra le istituzioni” e il quadro si è davvero complicato sul piano giuridico. Da qui la necessità di revocare l’ordinanza della discordia.

Sinergia fra le istituzioni. Belle parole,peccato che voi siete i primi a intralciare questa SINERGIA.